Come diventare Educatore
Come diventare Educatore
Vuoi intraprendere una carriera nel settore sociale e educativo e vorresti sapere come diventare educatore professionale?
In Italia l’educazione professionale si articola in due figure distinte: quelle operanti nel campo socio-sanitario e quelle nell’ambito socio-pedagogico.
In questo articolo, noi del polo La Dotta ti spiegheremo cosa fa l’educatore socio-pedagogico, quale corso di laurea intraprendere per diventare un educatore, gli aggiornamento normativi e quanto guadagna un educatore.
Buona lettura!
Come diventare Educatore
Le differenze tra educatore socio-pedagogico e socio-sanitario
Cosa fa un educatore socio-pedagogico?
Un esempio: l’educatore di asilo nido
Requisiti di accesso all’albo degli educatori
Quanto guadagna un educatore professionale socio-pedagogico?
Qual è la differenza tra un educatore e un insegnante di sostegno?
Differenze tra educatore socio-pedagogico e socio-sanitario
L’educatore professionale socio-sanitario generalmente lavora in contesti socio-assistenziali, sanitari e socio-educativi, mentre l’educatore socio-pedagogico tende a operare principalmente nei servizi educativi e formativi, come ad esempio nelle scuole, nelle cooperative, nel settore terziario, ecc.
La prima distinzione significativa riguarda il percorso formativo. Le due professioni richiedono due percorsi di studi distinti:
- L’educatore professionale socio-sanitario deve conseguire una laurea triennale in Educazione Professionale, parte delle professioni sanitarie della riabilitazione (L/SNT2).
- L’educatore socio-pedagogico deve ottenere una laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19), sia presso atenei tradizionali o anche presso una delle università telematiche riconosciute dal MIUR come Università Pegaso.
Le mansioni di un educatore professionale socio-sanitario includono la pianificazione e l’attuazione di interventi educativi e riabilitativi, lavorando in strutture come ospedali, comunità terapeutiche e centri di riabilitazione.
Invece, l’educatore socio-pedagogico tende a operare principalmente nelle strutture pubbliche o private di carattere socio-educativo, socio-assistenziale, formativo, culturale e ambientale nonché socio sanitario, per quest’ultimo limitatamente agli aspetti educativi, e può svolgere attività didattica e di sperimentazione nello specifico ambito professionale.
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Cosa fa un educatore socio-pedagogico?
L’educatore socio-pedagogico opera principalmente nell’ambito educativo, formativo e pedagogico.
Si dedica alla progettazione, organizzazione e gestione di progetti e servizi educativi per persone in situazioni di svantaggio o fragilità.
Il suo obiettivo primario è favorire lo sviluppo completo e l’integrazione o reintegrazione sociale di soggetti come:
– minori,
– famiglie,
– persone con dipendenze da sostanze, alcol,
– detenuti,
– disabili,
– pazienti psichiatrici
– anziani
– ecc.
L’educatore supporta anche persone in situazioni di disagio, lavorando per il loro reinserimento sociale e il recupero della quotidianità.
Inizialmente, l’educatore si impegna nell’individuare le principali esigenze della comunità in cui opera, conducendo analisi dei dati e delle fonti per identificare i bisogni locali.
Una volta delineate le principali sfide, procede alla mappatura delle risorse disponibili per affrontare tali bisogni, creando così una rete territoriale per promuovere iniziative educative e riabilitative nell’ambito in modo coerente ed efficace.
Tra i suoi compiti rientrano anche la gestione delle pratiche amministrative, l’organizzazione del team di lavoro, la progettazione e l’implementazione di interventi educativi o di reinserimento sociale, nonché la valutazione (sia finale che in corso d’opera) delle iniziative avviate.
La professione di educatore professionale socio-pedagogico può essere esercitata in forma autonoma o con rapporto di lavoro subordinato.
Un esempio: l'educatore di asilo nido
Gli educatori/educatrici di asilo nido si occupano dei bambini dai 3 mesi ai 3 anni, mentre le maestre d’asilo lavorano con i bambini dai 3 ai 6 anni.
L’obiettivo dell’educatore o educatrice di asilo nido è assistere ed educare i bambini, fornendo stimoli che favoriscano lo sviluppo dell’autonomia e dell’indipendenza nelle interazioni con altri bambini e adulti.
Quali sono le mansioni di un educatore?
Il ruolo dell’educatore è quindi quello di promuovere le capacità di socializzazione dei bambini e di supportare le famiglie nel loro compito educativo. Le sue mansioni includono:
- Igiene, alimentazione e cura dei bambini: l’educatore deve cambiare i pannolini, somministrare i pasti e, se necessario, lavare i bambini. Deve anche garantire che l’ambiente sia sempre pulito e conforme alle norme di sicurezza.
- Progettazione e organizzazione di attività stimolanti, come giochi e esercizi linguistici.
- Relazione con i genitori in modo collaborativo e aperto, stabilendo un rapporto di mutuo supporto.
È fondamentale che l’educatore abbia l’attitudine e la capacità di relazionarsi con i bambini, mantenendo la calma e gestendo i progetti educativi in modo professionale e responsabile.
L’ingresso all’asilo nido rappresenta spesso per i bambini il primo contatto con un ambiente esterno alla famiglia, e richiede pertanto delicatezza, comprensione e pazienza.
Inoltre, a seconda dell’età, ogni educatore può prendersi cura di un numero massimo di bambini: fino a 6 bambini tra i 3 e i 12 mesi, 8 bambini tra 1 e 2 anni, e 10 bambini tra i 2 e i 3 anni.
Per lavorare in un asilo nido, è essenziale avere nervi saldi per gestire le emozioni in situazioni delicate e stressanti.
Legge 55 del 15 aprile 2024
L’8 maggio 2024 è entrata in vigore la Legge 15 aprile 2024 n. 55 con la quale il settore delle professioni pedagogiche ed educative in Italia subisce una significativa trasformazione.
La legge punta a valorizzare e riconoscere chi lavora in tali settori, istituendo albi professionali specifici e delineando chiaramente i requisiti per l’esercizio di queste professioni.
Viene definito con precisione il ruolo e le funzioni del:
– Pedagogista
– Educatore professionale socio-pedagogico (e educatore nei servizi educativi per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65),
assegnando loro compiti di consulenza, progettazione, gestione, e valutazione in vari ambiti educativi e formativi.
Importante novità è l’istituzione di albi professionali per entrambe le categorie, garantendo così un controllo più efficace sulla qualificazione dei professionisti e sulla qualità dei servizi offerti.
Un altro punto di rilievo è la creazione di Ordini regionali delle professioni pedagogiche ed educative, enti pubblici per la tutela degli interessi legati all’esercizio professionale.
Questo organismo avrà il compito di amministrare gli albi, regolamentare le attività e svolgere funzioni consultive e di vigilanza.
L’Ordine è articolato su base regionale e, limitatamente alle province autonome di Trento e di Bolzano, su base provinciale.
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, il presidente del tribunale dei capoluoghi delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, ha nominato un commissario, scelto tra i magistrati in servizio, che deve provvedere alla formazione degli albi dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici.
Sui siti dei tribunali si possono reperire informazioni su nomine, iscrizioni e tempistiche.
Requisiti di accesso all'albo degli educatori
Secondo l’articolo 4 della L. 55/2024, i requisiti principali per l’iscrizione all’albo degli educatori socio-pedagogici includono:
– il possesso di una laurea triennale abilitante, come la L-19 (Scienze dell’Educazione e della Formazione), previo accertamento delle competenze professionali acquisite con il tirocinio previsto dal corso di studi (in Unipegaso è disponibile attualmente un tirocinio da 12 CFU per un totale di 300 ore, ndr).
La prova valutativa delle competenze professionali acquisite con il tirocinio svolto presso una struttura sarà sostenuta alla presenza di un componente designato dall’Ordine professionale. La prova valutativa è svolta prima della discussione della tesi di laurea, nell’ambito dell’esame finale per il conseguimento del titolo di studio abilitante all’esercizio della professione di educatore professionale socio-pedagogico;
oppure
– il possesso di qualifiche specifiche riconosciute dalla L. 205/2017. Queste qualifiche includono la laurea L-19 senza tirocinio o altri titoli riconosciuti dalle normative regionali.
La legge prevede anche un regime transitorio (da maggio 2024 al momento in cui verranno istituiti gli Ordini e albi a partire dal 2025), che consente a chi ha acquisito una qualifica di educatore entro determinate scadenze di iscriversi all’albo.
I requisiti transitori di accesso all’albo degli educatori professionali socio-pedagogici sono definiti all’articolo 11 della Legge 55 del 2024.
Possono accedere all’albo:
- I laureati in scienze dell’educazione L19 (o ex classe 18),
- coloro che hanno conseguito la qualifica professionale di educatore professionale socio-pedagogico ad esito del corso da 60 cfu ai sensi del comma 597.
La Legge 205 prevedeva che requisito professionali dal 01.01.2018 fosse la qualifica professionale acquisita con laurea in Scienze dell’educazione e con un corso qualificante da 60 cfu che andava intrapreso entro il 31.12.2020. - coloro che hanno conseguito la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico per servizio ai sensi del comma 598.
La Legge 205/2017 consentiva di acquisire la qualifica professionale di educatore professionale socio-pedagogico ai sensi del comma 598 a coloro che il 01.01.2018 erano a tempo indeterminato e a quella data potevano autocertificare 20 anni di servizio o 10 anni di servizio avendo a quella data 50 anni di età. - coloro che sono in possesso dei requisiti per esercitare la professione di educatore nei servizi educativi dell’infanzia di cui al Decreto Legislativo 65/2017.
Il Decreto 65 ha previsto che per operare come educatore nella fascia 0-6 anni fosse necessaria la laurea + un corso di indirizzo infanzia da 55 cfu (o la magistrale in formazione primaria + anno di specializzazione).Tale corso da 55 CFU era chiamato corso ESEI in Università Pegaso ed è stato possibile iscriversi fino a luglio 2024.
Nel momento in cui scriviamo (dicembre 2024, ndr) non escludiamo la possibilità di un nuovo corso presto disponibile per chi deve abilitarsi alla professione.CONTATTA I TUTOR DEL POLO LA DOTTA PER INFORMAZIONI SUL CORSO DI LAUREA L-19 E LM-85 >> CLICCA QUI
Quanto guadagna un educatore professionale socio-pedagogico?
Lo stipendio mensile di un educatore varia notevolmente a seconda del tipo di contratto e del contesto socio-economico in cui opera.
Nel settore pubblico, gli stipendi oscillano generalmente tra i 1100 e i 1600 euro. Ad esempio, un educatore con un contratto di categoria C in un asilo nido può aspettarsi uno stipendio di circa 1260 euro al mese.
Anche nel settore privato gli stipendi variano in base al contratto e alla seniority dell’educatore, e bisogna fare riferimento al CCNL delle cooperative sociali.
Un educatore con un livello D2 riceve uno stipendio lordo di circa 1500 euro al mese, che corrisponde a circa 1100 euro netti.
Un’educatrice di asilo nido con 10-20 anni di esperienza guadagna mediamente 1400 euro netti al mese. Alla fine della carriera, con oltre 20 anni di esperienza, lo stipendio medio aumenta a circa 1470 euro netti mensili.
Qual è la differenza tra un educatore e un insegnante di sostegno?
Un educatore è un professionista che si dedica all’educazione e allo sviluppo di persone in difficoltà in vari contesti.
Crea e mette in pratica programmi educativi per favorire lo sviluppo di competenze e strategie in tutte le aree della vita (sociale, emotiva, cognitiva).
Un insegnante di sostegno, invece, lavora con studenti che hanno bisogni educativi speciali, come disabilità intellettive, fisiche o emotive.
Si focalizza sull’adattamento dei materiali didattici e sull’utilizzo di metodi di apprendimento specifici. In breve, l’educatore si occupa principalmente di reintegrazione sociale, mentre l’insegnante di sostegno si concentra su attività legate all’apprendimento.
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Università online in Italia
Università online:
quali sono e come funzionano
Ogni anno aumenta l’interesse verso le Università online in Italia: i numeri ci indicano + 39% delle iscrizioni ai corsi di laurea digitali registrato nella prima metà del 2024 e +59% delle richieste di informazioni.
Soprattutto negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom di immatricolazioni online: Ingegneria, Psicologia ed Economia sono gli indirizzi più popolari.
Approfondiamo il mondo delle Università online e delle loro caratteristiche, costi e funzionamento.
Università telematiche
Dati e statistiche
Secondo gli ultimi dati ufficiali del MIUR (1), nel 2022-23 in Italia si sono immatricolati 334.885 studenti (di cui 186.092 sono donne) che, sommandosi alle persone già iscritte, fanno arrivare il numero degli studenti universitari a 1.909.360.
I laureati nel 2022-23 sono stati 366.061.
È utile conoscere anche alcuni dati percentuali dei laureati italiani, aggiornati al 2023 (2):
– i laureati in corso sono il 61,5%
– le donne rappresentano il 60% dei laureati in Italia
– i laureati di primo livello che proseguono gli studi iscrivendosi alla laurea di secondo livello sono il 67,5%
– Tasso di occupazione a 1 anno dalla laurea oltre il 74%
In cosa si laureano gli studenti? Riportiamo i numeri dei laureati 2023 per area disciplinare:
- 32,8% area economica, giuridica e sociale
- 27,8% STEM (science, technology, engineering and mathematics)
- 21,2% artistica, letteraria, educazione
- 18,3% sanitaria e agro-veterinaria
(1) Fonte: https://ustat.mur.gov.it/dati/didattica/italia/atenei
(2) Fonte: https://www.almalaurea.it/i-dati/tutti-i-dati
Quale università scegliere?
In Italia ci sono decine e decine di Università in cui studiare, ognuna con la propria offerta formativa post-diploma.
In questo articolo ci focalizziamo sugli atenei digitali, sono 11 quelli riconosciuti dal MIUR:
Università telematica degli studi IUL
Università telematica eCampus
Università telematica Giustino Fortunato
Università telematica Guglielmo Marconi
Università telematica internazionale Uninettuno
Università telematica Leonardo da Vinci
Università telematica Niccolò Cusano
Università telematica Pegaso
Università telematica San Raffaele
Università telematica Unitelma Sapienza
Università telematica Universita Mercatorum
Ci sono diversi parametri di cui tenere conto per scegliere il giusto Ateneo, tra cui:
- La varietà dei corsi di laurea, master e alta formazione
- Il numero delle sedi di esame e localizzazione
- L’importo delle rette annuale, agevolazioni, tasse aggiuntive
- La classifica di preferenza degli studenti
- La classifica ufficiale dell’ANVUR – Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca
Ogni università ha le sue specifiche caratteristiche e modalità organizzative, quindi consigliamo di informarsi direttamente sui siti web delle università che interessano o presso i centri di orientamento ufficiali.
Il polo La Dotta è centro accreditato di orientamento e iscrizione di Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele.
Puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti
Come funziona l'università online
In questa sezione illustreremo il funzionamento generale degli Atenei digitali.
Per dettagli su Università Pegaso, Mercstorum e San Raffaele Roma, puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti
ISCRIZIONE
- Come iscriversi: La maggior parte delle procedure di iscrizione è semplice, veloce e avviene interamente online.
È consigliato sempre affidarsi ad un tutor ufficiale evitando il FAI DA TE.
Il referente chiederà una valutazione, eventuale convalida di CFU, individuerà la retta e rateizzazione più vantaggiosi, si occuperà della parte burocratica. - Tempi: Le iscrizioni sono generalmente aperte per tutto l’anno, ma è consigliabile informarsi sui periodi di apertura dei singoli corsi per eventuali agevolazioni o scadenze.
- Requisiti: I requisiti di accesso variano a seconda del corso di laurea scelto e dell’università.
In linea di massima, è richiesto il diploma di scuola superiore per le lauree triennali ed una laurea triennale per le lauree magistrali biennali.
STUDIO
- Piattaforme e-learning: L’apprendimento avviene attraverso piattaforme online dedicate, con lezioni prevalentemente registrate, incontri di didattica interattiva, testi e dispense, forum e chat online.
- Flessibilità: Puoi studiare quando vuoi e dove vuoi, purché tu abbia una connessione a Internet.
- Autonomia: Avrai una maggiore autonomia nella gestione del tuo tempo e dei tuoi ritmi di studio.
ESAMI
- Modalità: Gli esami si svolgono in presenza nelle sedi di esame (e attualmente anche online tramite piattaforme dedicate o videochiamata, fino all’anno 2024-25).
- Tipologia: Possono essere scritti, orali o pratici, a seconda del corso di laurea e della materia.
- Calendario: Gli appelli d’esame sono solitamente frequenti, per permettere agli studenti di organizzarsi al meglio.
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Costi università online
Scegliere un percorso di studi universitario online è una decisione che offre numerosi vantaggi, tra cui la flessibilità e la possibilità di conciliare gli impegni lavorativi. Ma quanto costa una laurea telematica?
A differenza delle università tradizionali, dove le rette possono variare in base all’ISEE e reddito familiare, le università telematiche offrono solitamente una tariffa fissa che di solito oscilla tra i 1.500€ e i 5.000€ all’anno.
Uno dei vantaggi più apprezzati delle università online è la disponibilità di tutto il materiale didattico in formato digitale. Questo significa niente più spese per l’acquisto di libri, per trasferte e vitto / alloggio e un notevole risparmio sul lungo termine.
A seconda della formula prevista da ogni ateneo, nella retta annuale sono inclusi o meno:
- Tutte le lezioni e i materiali didattici
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- Servizi di supporto, segreteria, certificati, tassa regionale, ecc.
Come pagare?
Per facilitare la gestione economica, molte università telematiche offrono la possibilità di rateizzare il pagamento della retta annuale in comode soluzioni mensili.
Per conoscere le rette e le agevolazioni di Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele, puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti
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Il Valore delle Certificazioni Linguistiche
Certificazioni linguistiche
Le certificazioni linguistiche sono un requisito sempre più richiesto nel mondo del lavoro e della formazione.
Contribuiscono a rendere più autorevole un curriculum presso un’azienda privata e aumentano anche il punteggio nei concorsi pubblici.
In questo articolo, il polo La Dotta approfondirà l’argomento relativo alle certificazioni linguistiche riconosciute dal MIUR.
Certificazioni linguistiche:
quali scegliere e perchè sono importanti
I vantaggi delle certificazioni linguistiche
Il conseguimento delle certificazioni linguistiche comporta molteplici vantaggi ed è quindi un vero e proprio investimento sul proprio futuro.
Riepiloghiamo i motivi principali per cui è consigliato puntare su questo titolo:
- migliori opportunità di lavoro, perché le certificazioni linguistiche sono un ottimo biglietto da visita per le aziende e arrichiscono un curriculum capace di distinguere il candidato;
- maggiore punteggio in concorsi e graduatorie pubbliche, perché le certificazioni sono spesso incluse tra i titoli che attribuiscono punti in graduatoria;
- possibilità di ottenere borse di studio e bonus, perché molti enti scolastici offrono tali premi a chi dimostra di avere una certificazione come requisito di accesso;
- accesso a corsi di formazione e master, perchè alcune scuole e università richiedono una certificazione linguistica ufficiale qualora si voglia iscriversi a corsi in lingua straniera;
- residenza e viaggi all’estero, perché per ottenere un visto o permesso di soggiorno può essere richiesta una certificazione linguistica internazionale.
Quali sono le certificazioni linguistiche riconosciute dal MIUR?
Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) riconosce una vasta gamma di certificazioni linguistiche, rilasciate da enti accreditati a livello internazionale.
Riportiamo le tipologia più diffuse e richieste:
- Cambridge Assessment English: Offre una serie di certificazioni, dal livello base al proficiency, che attestano le competenze linguistiche in tutte le abilità (lettura, scrittura, ascolto e conversazione).
- IELTS: International English Language Testing System, molto utilizzato per l’accesso alle università e per l’immigrazione in paesi di lingua inglese.
- TOEFL: Test of English as a Foreign Language, un esame molto diffuso a livello internazionale, soprattutto per l’ambito accademico.
È stato pubblicato il DPIT n. 2813 del 21-11-2024 con cui è stato costituito il nuovo elenco dei soggetti qualificati per il rilascio delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico.
L’elenco degli Enti certificatori ha validità per un periodo di 3 anni ed è efficace a partire dall’anno scolastico 2024/2025:
- FRANCESE
- Ente certificatore: FRANCE EDUCATION INTERNATIONAL
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – DELF A1
- A2 – DELF A2
- B1 – DELF B1
- B2 – DELF B2
- C1 – DALF C1
- C2 – DALF C2
INGLESE
- Ente certificatore: BRITISH INSTITUTES
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – BI Level A1 Certificate in ESOL International (A1 CEFR)
- A2 – BI Level A2 Certificate in ESOL International (A2 CEFR)
- B1 – BI Level B1 Certificate in ESOL International (B1 CEFR)
- B2 – BI Level B2 Certificate in ESOL International (B2 CEFR)
- C1 – BI Level C1 Certificate in ESOL International (C1 CEFR)
- C2 – BI Level C2 Certificate in ESOL International (C2 CEFR)
- Ente certificatore: CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS & ASSESSMENT
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 Cambridge English Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 1)
- A2 Cambridge English Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 2)
- B1 Cambridge English Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 3)
- B2 Cambridge English Level 1 Certificate in ESOL International (First)
- C1 Cambridge English Level 2 Certificate in ESOL International (Advanced)
- C2 Cambridge English Level 3 Certificate in ESOL International (Proficiency)
- Ente certificatore: EDUCATIONAL TESTING SERVICE (ETS)
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- B1 – TOEFL Ibt
- B2 – TOEFL Ibt
- C1 – TOEFL Ibt
- C2 – TOEFL Ibt
- Ente certificatore: PEARSON EDUCATION LIMITED
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – Pearson Edexcel Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 1) (CEFR A1) (English International Certificate)
- A2 – Pearson Edexcel Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 2) (CEFR A2) (English International Certificate)
- B1 – Pearson Edexcel Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 3) (CEFR B1) (English International Certificate)
- B2 – Pearson Edexcel Level 1 Certificate in ESOL International (CEFR B2) (English International Certificate)
- C1 – Pearson Edexcel Level 2 Certificate in ESOL International (CEFR C1) (English International Certificate)
- C2 – Pearson Edexcel Level 3 Certificate in ESOL International (CEFR C2) (English International Certificate)
- Ente certificatore: TRINITY COLLEGE LONDON
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – ISE A1 Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 1)
- A2 – ISE FOUNDATION TCL Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 2)
- B1 – ISE I TCL Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 3)
- B2 – ISE II TCL Level 1 Certificate in ESOL International
- C1 – ISE III TCL Level 2 Certificate in ESOL International
- C2 – ISE IV TCL Level 3 Certificate in ESOL International
SPAGNOLO
- Ente certificatore: INSTITUTO CERVANTES
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – DELE NIVEL A1
- A2 – DELE NIVEL A2
- B1 – DELE NIVEL B1
- B2 – DELE NIVEL B2
- C1 – DELE NIVEL C1
- C2 – DELE NIVEL C2
TEDESCO
- Ente certificatore: GOETHE INSTITUT
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – GOETHE-ZERTIFIKAT A1: START DEUTSCH 1
- A2 – GOETHE-ZERTIFIKAT A2
- B1 – GOETHE-ZERTIFIKAT B1
- B2 – GOETHE-ZERTIFIKAT B2
- C1 – GOETHE-ZERTIFIKAT C1
- C2 – GOETHE-ZERTIFIKAT C2: GROSSES DEUTSCHES SPRACHDIPLOM
Quali sono i livelli di certificazione?
Le certificazioni linguistiche sono strutturate su diversi livelli, che corrispondono al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). I livelli più comuni sono:
- A1: Livello base, comprensione di frasi semplici e di espressioni quotidiane.
- A2: Livello elementare, capacità di comunicare in situazioni semplici e familiari.
- B1: Livello intermedio, capacità di comprendere i punti principali di testi chiari e in lingua standard, e di interagire con una certa scioltezza in situazioni di routine.
- B2: Livello intermedio avanzato, capacità di comprendere il contenuto essenziale di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, e di interagire con una certa spontaneità e fluidità.
- C1: Livello avanzato, capacità di comprendere testi complessi e lunghi, di produrre un discorso chiaro e ben strutturato su argomenti astratti e di usare la lingua in modo flessibile ed efficace in situazioni sociali e professionali.
- C2: Livello di maestria, capacità di comprendere praticamente tutto ciò che si legge o si sente, di riassumere informazioni da diverse fonti scritte e orali, e di esprimersi in modo spontaneo, fluente e preciso.
Quali sono le certificazioni valide per le GPS?
Per partecipare ai concorsi pubblici, è spesso richiesta una certificazione linguistica di un determinato livello.
Le certificazioni valide per i concorsi GPS (Graduatorie Provinciali Supplenti) possono variare a seconda del bando.
In generale, sono accettate le certificazioni rilasciate dagli enti accreditati dal MIUR e che attestino un livello B2 o superiore.
Quanti punti vale una certificazione linguistica?
Il punteggio di una certificazione è indicata nel bando di riferimento.
Per docente e aspiranti tali, il possesso di una certificazione linguistica viene riconosciuto come punteggio nelle Graduatorie Provinciali (GPS).
In particolare, i punteggi per le GPS sono i seguenti (agg. dicembre 2024):
– certificazione B2 conferisce 3 punti
– certificazione C1 conferisce 4 punti
– certificazione C2 conferisce 6 punti
DA SAPERE – Chi è interessato al mondo dell’insegnamento nelle Scuole può aumentare ulteriormente il punteggio in graduatoria conseguendo anche il corso CLIL, acronimo di Content and Language Integrated Learning.
Il corso CLIL vale 1 punto, ma può essere abbinato ad una certificazione linguistica ottendendo i seguenti punteggi:
– CLIL + certificazione B2 conferisce 6 punti
– CLIL + certificazione C1 conferisce 7 punti
– CLIL + certificazione C2 conferisce 9 punti
Come si svolgono gli esami?
Per ottenere una certificazione linguistica è necessario sostenere una prova presso un ente certificatore accreditato.
Gli esami per le certificazioni linguistiche si compongono solitamente di una prova scritta e di una prova orale.
La prova scritta valuta le competenze nella comprensione, ascolto e produzione scritta, mentre la prova orale è una conversazione che mira a valutare le capacità di comprensione e produzione orale.
Gli esami linguistici sono generalmente strutturati in quattro parti:
- ascolto (listening), per testare la capacità di capire conversazioni di vario tipo, ad es. notizie, presentazioni e conversazioni quotidiane
- lettura (reading and use of language), per dimostrare le proprie abilità grammaticali e di vocabolario
- scrittura (writing), per verificare la capacità di produrre differenti tipi di testi, fra cui lettere, report, recensioni
- parlato (speaking), per testare l’abilità di comunicare in maniera efficace in varie situazioni.
La durata della prova è variabile da ente a ente e da livello a livello, ma generalmente si prevede un impegno temporale da 2 ore e fino a 4 ore.
Le certificazioni linguistiche hanno una scadenza?
Le certificazioni linguistiche non hanno una scadenza, ma è possibile che un ente certificatore decida di indicare una scadenza ben precisa o che un bando preveda di ritenere valida una certificazione conseguita non oltre un certo periodo di tempo.
Quindi, a parte specifiche eccezioni, non c’è un limite di validità e il certificato rilasciato riporta una data di emissione senza alcuna data di scadenza.
Qual è il costo delle certificazioni linguistiche?
I costi delle certificazioni linguistiche variano a seconda dell’ente certificatore, del livello e della sede d’esame.
Le certificazioni di lingua inglese, maggiormente diffuse e richieste, sono quelle che offrono i prezzi più contenuti.
Le certificazioni di lingue come francese, spagnolo, tedesco, cinese o altre lingue straniere, prevedono solitamente importi più alti.
In generale, i prezzi di una certificazione di inglese partono dai 200€ in su.
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Il polo di orientamento universitario La Dotta è da sempre attento, con i suoi servizi informativi e di assistenza allo studente, al mondo delle Forze Armate e Forze dell’Ordine.
La formazione universitaria è un tassello fondamentale nella crescita personale e professionale di chi appartiene all’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale, Aeronautica, Esercito, Vigili del Fuoco, ecc.
Migliaia sono gli studenti che il polo La Dotta ha orientato e iscritto, nel corso degli ultimi anni, ai percorsi accademici disponibili; migliaia sono coloro che hanno scelto un corso di laurea online e che hanno già raggiunto il loro traguardo, utile ai fini dell’avanzamento di carriera.
Convenzioni per Forze Armate e Forze dell'Ordine
Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele di Roma prevedono il riconoscimento di particolari agevolazioni economiche, rivolte al personale militare permanente, per l’iscrizione ad uno dei corsi di laurea online o master di I e II livello, nell’anno accademico 2024-25.
Tali agevolazioni sono attive per gli appartenenti ai ruoli militari di:
- Esercito Italiano
- Marina Militare
- Aeronautica
- Carabinieri
- Guardia di Finanza
- Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale
- Vigili del Fuoco
- Corpo delle Capitanerie di Porto
- Guardia Costiera
- Corpo Militare e Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa
Gli appartenenti a tali corpi possono iscriversi ai corsi di laurea delle suddette Università con una retta annuale a partire da 1.800€ annuale, da pagare in un’unica soluzione oppure in 4 o 8 rate mensili, senza alcun interesse.
Tuttavia, per il 2024-24 è disponible la promozione con retta scontata di 1500€ annuali.
La medesima agevolazione è estesa anche ai prossimi congiunti (coniuge e figli) del personale attualmente in servizio, nonché ai conviventi e figli regolati dalla L. 20/5/2016, n. 76 (Unioni Civili).
Infine, l’agevolazione Forze Armate e Forze dell’Ordine è valida anche per il personale in quiescenza (personale in pensione).
Promozione 2024-2025
Fino al 31 luglio 2025 scriversi ad un corso di laurea di Unipegaso, Unimercatorum, San Raffaele è ancora più vantaggioso!
La promozione prevede la retta agevolata per gli appartenenti alle FFAA e FFOO e prossimi congiunti, con retta pari a:
– 1500€ per anno accademico per corsi di laurea, rateizzabili in 4 o 8 rate
– 1600€ per a.a. per corsi di laurea Premium, rateizzabili in 4 o 8 rate
Tale promozione è estesa anche al personale in ferma volontaria VFP1 e VFP2.
Corsi di laurea e riconoscimento di esami
Sono disponibili vari Master tra cui scegliere, a partire dall’ambito giuridico-economico, e numerosi percorsi di Laurea.
I Tutor del polo La Dotta sapranno individuare il corso più attinente alla propria posizione lavorativa.
Quale laurea scegliere? I corsi più richiesti sono i seguenti:
- Scienze Giuridiche L-14 con tre indirizzi Statutario, Criminologia, Sicurezza, in Unimercatorum
- Scienze Politiche L-36 e corso magistrale LM-52 Relazioni Internazionali, in Unimercatorum
- Giurisprudenza LMG-01, magistrale a ciclo unico di 5 anni, in Unipegaso
- Economia Aziendale L-18 e corso magistrale LM-56 Economia, in Unipegaso
- Scienze e tecniche psicologiche L-24, in Unimercatorum
Corsi di laurea di Università Pegaso
Corsi di laurea di Università Mercatorum
Corsi di laurea di Università San Raffaele Roma
Master di I e II livello
Inoltre, chi opera nelle Forze Armate e Forze dell’Ordine ha spesso un piano di studi ad hoc per alcuni corsi di laurea, grazie al riconoscimento di CFU.
In base al nuovo DM 931/2024, sono riconosciute le seguenti competenze e casistiche:
1) conoscenze professionali certificate, nonché abilità maturate in attività formative di livello post secondario;
2) attività formative svolte nei cicli di studio presso gli istituti di formazione della Pubblica Amministrazione, nonché alle altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario, alla cui progettazione e realizzazione l’università abbia concorso;
3) conseguimento da parte dello studente di medaglia olimpica o paralimpica ovvero del titolo di campione mondiale assoluto, campione europeo assoluto o campione italiano assoluto nelle discipline riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano o dal Comitato italiano paralimpico.
Ne abbiamo parlato in questo articolo >> https://www.pololadotta.it/riconoscimento-crediti-formativi-universitari
Protocollo di intesa con SINAFI
In questo contesto di collaborazione nell’ambito delle FFAA e FFOO, rientra anche il rinnovo del protocollo d’intesa con il Sindacato SINAFI per l’anno accademico 2024-25.
Il Sindacato Nazionale Finanzieri, infatti, ha scelto la competenza e professionalità del polo La Dotta per assicurare, a livello nazionale, i servizi di orientamento, iscrizione e assistenza universitaria ai propri associati.
Non solo, tale assistenza è estesa anche ai prossimi congiunti che vogliano iniziare un corso di laurea triennale, magistrale o master in Università Pegaso, Mercatorum, San Raffaele di Roma.
Il ruolo del polo La Dotta riguarda l’orientamento e il supporto degli studenti interessati all’offerta accademica e professionale degli Atenei partners.
L’assistenza inizia fin dalla fase informativa e dalla pratica di iscrizione e prosegue in ambito amministrativo e organizzativo durante la frequentazione del corso di laurea, post laurea o professionale scelto, per rendere più agevole, veloce e soddisfacente il percorso di studi.
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LM-77 Management: principali sbocchi professionali
LM-77 Management: principali sbocchi professionali
Le lauree in ambito economico sono da sempre tra quelle più apprezzate e richieste nel mercato del lavoro.
Tra esse, la laurea in Management LM-77 conta un crescente numero di studenti iscritti.
La laurea Magistrale in Management LM-77 Mercatorum e San Raffaele di Roma fornisce una conoscenza avanzata di gestione di un’impresa pubblica o privata, grazie allo sviluppo di competenze specialistiche e interdisciplinari di tipo aziendale, economico, giuridico e statistico.
In questo articolo il Polo la Dotta ti illustrerà i punti principali del corso in LM-77 Management.
Perchè scegliere gli studi in Management?
Il corso di laurea magistrale in Management (LM77) offre una formazione completa e approfondita per chi desidera acquisire le competenze necessarie per operare con successo nel mondo aziendale e imprenditoriale.
Il laureato in Management è una delle figure più ricercate nelle Aziende, sia pubbliche che private.
Ecco alcuni dei principali motivi per cui scegliere questo percorso:
- Capacità decisionali: imparerai ad analizzare dati, valutare rischi e opportunità, e prendere decisioni strategiche in contesti complessi
- Leadership: acquisirai le competenze per guidare team, motivare collaboratori e raggiungere obiettivi comuni
- Problem solving: sarai in grado di affrontare e risolvere problemi complessi, anche in situazioni di incertezza
- Comunicazione efficace: svilupperai abilità comunicative sia scritte che orali, fondamentali per interagire con interlocutori diversi
- Lavoro di gruppo: imparerai a collaborare efficacemente all’interno di team multiculturali
Non solo, avrai modo si approfondire tematiche fondamentali:
- Strategia aziendale: studierai le principali teorie e strumenti per formulare e implementare strategie di successo
- Marketing: apprenderai le tecniche per analizzare i mercati, sviluppare prodotti e servizi innovativi, e comunicare efficacemente con i clienti
- Finanza: acquisirai le conoscenze necessarie per gestire il bilancio aziendale, valutare investimenti e prendere decisioni finanziarie
- Organizzazione aziendale: studierai i modelli organizzativi più efficaci e imparerai a progettare e gestire processi aziendali
- Risorse umane: apprenderai le tecniche per selezionare, formare e gestire il personale.
Cosa si studia in Management LM77?
Ogni Ateneo stila il proprio piano di studi. Di seguito indichiamo i piani di studio proposti dalle Università Mercatorum e San Raffaele di Roma:
LM -77 Mercatorum
Sono disponibili i seguenti indirizzi:
1. Statutario in collaborazione con Sole 24 Ore
2. Management e Innovazione
LM-77 Università San Raffaele di Roma
Sono disponibili i seguenti indirizzi:
1. Management e consulenza aziendale
2. Economia e Management della Sanità e dell’Innovazione Tecnologica
3. Banking and Finance
4. Economia e Management delle organizzazioni sportive
Non solo, sono disponibili anche Master di I livello in Management, accessibili ai laureati almeno con titolo triennale, non necessariamente provenienti dall’ambito economico.
Per completezza, ricordiamo che è disponibile anche un ulteriore corso magistrale di area economica, cioè LM-56 Economia, Digital Data Analysis, Pubbliche Amministrazioni di Università Pegaso.
In generale, la differenza riguarda il fatto che la magistrale LM-56 è maggiormente focalizzata su materie affini al settore dell’economia, mentre le magistrali LM-77 danno maggiore spazio al settore degli studi aziendali.
Laurea in Management: le opportunità professionali
Laurearsi in Economia e Management permette di ricoprire moltissimi ruoli all’interno di istituzioni e imprese di varie settori e a livello locale e globale.
Gli ambiti principali sono:
- istituzioni pubbliche
- imprese private di diverse dimensioni
- società di consulenza aziendale
- banche e istituti finanziari
- pubblica amministrazione
Il laureato in Management LM-77 Mercatorum e San Raffaele Roma potrà accedere all’Esame di Stato per la professione di Dottore commercialista, inscrivendosi all’albo A.
Vediamo nel dettaglio le principali professioni alle quali si può aspirare:
PROJECT MANAGER
PRODUCT MANAGER
DATA ANALYST
BRAND MANAGER
MARKETING MANAGER
ACCOUNT MANAGER
SALES MANAGER
FINANCE MANAGER
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO
IMPIEGATO DI BANCA
CONSULENTE AZIENDALE
ANALISTA DI MERCATO
IMPRENDITORI IN AZIENDE DI DIVERSE DIMENSIONI E CONTESTI DI MERCATO
COMMERCIALISTA
In particolare, nelle grandi aziende il laureato LM-77 Management può inserirsi tanto nelle diverse funzioni specialistiche aziendali (marketing, finanza, produzione, strategia competitiva, gestione, elaborazione delle informazioni, sistema informativo, gestione del personale) quanto in ruoli che richiedono conoscenza interfunzionale e attitudine al cambiamento: attività tipicamente di staff e di supporto alla Direzione generale.
Chi, invece, è interessato ad una PMI (piccola-media impresa), può svolgere ruoli di assistenza agli imprenditori e ai responsabili funzionali.
Nelle società di consulenza aziendale il laureato è impiegato tipicamente nei ruoli di business analyst e assistant consultant.
Non solo, la partecipazione a concorsi pubblici costituisce un’altra possibilità significativa per i laureati in possesso di un titolo magistrale in Managament LM77, potendo concorrere per posizioni in enti pubblici, istituzioni finanziarie o organizzazioni governative.
Dalle rilevazioni di Almalaurea risulta che a 1 anno dal conseguimento del titolo magistrale in Scienze dell’economia il tasso di occupazione è del 73%, mentre per il corso in Scienze economico-aziendali è superiore al 76%.
Come diventare docente nella scuola secondaria
Per gli aspiranti al ruolo di docente di scuola superiore, ricordiamo che con la laurea LM-77 Management si può insegnare in diverse classi di concorso, in particolare:
A-21 (ex A039 ) – Geografia
A-45 (ex A017 ) – Scienze economico-aziendali
A-46 (ex A019 ) – Scienze giuridico-economiche
A-47 (ex A048 A049 ) – Scienze matematiche applicate
Dopo la laurea, sarà indispensabile seguire il percorso abilitante da 60 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche, metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche, acquisite tramite apposito percorso formativo (60 CFU/CFA) o con percorsi alternativi di 30 o 36 CFU per chi ha già esperienza nel settore scolastico.
È possibile anche iscriversi alla nostra newsletter dei corsi abilitanti tramite questo MODULO >> https://forms.gle/WZACq3b5vegLbRSV7 per rimanere sempre aggiornati sull’apertura dei bandi e iscrizioni!
Il tuo futuro inizia qui: contatta il polo La Dotta
Scegliere un percorso di laurea economica come Management LM-77 Mercatorum o San Raffaele di Roma permette di acquisire una vasta gamma di competenze trasversali.
In linea generale, la formazione econimica in Management consente di approfondire temi relativi alla gestione aziendale, alla finanza, alla contabilità, alle analisi di mercato e alla gestione del personale. Ciò apre un grande ventaglio di possibilità di carriera.
Contatta il Polo La Dotta per scoprire l’iter universitario più vantaggioso per te e avvia la tua carriera nel settore che ami!
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Eventi Ottobre 2024
Eventi Ottobre 2024
L’obiettivo del polo La Dotta è quello di offrire le informazioni più complete e aggiornate possibili ai propri studenti e a coloro che scelgono di affidarsi ai nostri tutor fin dall’inizio del proprio percorso universitario.
Il mese di ottobre è ricco di appuntamenti, sia in presenza fisica che online tramite webinar.
Il programma inizia con due webinar di approfondimento iniziale per i nostri iscritti ad un corso di Università MERCATORUM o PEGASO, rispettivamente il 9 e 10 ottobre.
Proseguiremo con un webinar di ORIENTAMENTO sulle lauree triennali aperto a tutti gli aspiranti studenti, con accesso gratuito, il giorno 15 ottobre e un incontro di ORIENTAMENTO sulle lauree magistrali e master il giorno 16 ottobre.
Infine, mercoledì 23 ottobre avremo il piacere di ospitare l’OPEN DAY per studenti e non, nella nostra sede di RIMINI.
L’evento è in collaborazione con l’agenzia del lavoro GI GROUP e verranno illustrate le ultime novità nel mondo del lavoro e percorsi di studio particolarmente richiesti e apprezzati dai datori di lavoro di aziende pubbliche e private.
Appuntamenti Ottobre 2024
- 9 ottobre: Webinar per nostri studenti Mercatorum
- 10 ottobre: Webinar per nostri studenti Pegaso
- 15 ottobre: Webinar di orientamento su lauree triennali – ISCRIVITI
- 16 ottobre: Webinar di orientamento su lauree magistrali – ISCRIVITI
- 23 ottobre: Open Day a Rimini – PARTECIPA
Webinar per studenti Polo La Dotta
I nostri Tutor illustreranno agli studenti appena iscritti come funziona la piattaforma di studio e informeranno sulle regole e tempistiche principali da ricordare durante il loro percorso di studi.
Gli studenti che hanno scelto l’assistenza (gratuita) del polo La Dotta al momento dell’iscrizione, quindi, riceveranno un’email di invito al webinar del proprio Ateneo con il link per partecipare:
– 9 ottobre per studenti Mercatorum, dalle 17:00 alle 18:00
– 10 ottobre per studenti Pegaso, dalle 17:00 alle 18:00
Webinar di Orientamento
Intraprendere un percorso universitario è una grande sfida, un impegno, un progetto di lungo termine.
Per essere certi della propria scelta è fondamentale avere subito tutte le informazioni necessarie.
- Webinar 15 ottobre: saremo online dalle 17:30 alle 18:30 per informare sui corsi di laurea TRIENNALI di Unipegaso, Mercatorum e San Raffaele di Roma, nell’anno accademico 2024-25.
Lo scopo principale dell’incontro è quello di spiegare anche come funziona la modalità di studio, come sono organizzati appelli e sedi di esame, quali agevolazioni sono disponibili e quale vantaggio deriva dal supporto gratuito del polo La Dotta, con assistenza amministrativa e organizzativa, senza alcun costo extra.
Registrati subito da QUI!
- Webinar 16 ottobre: chi è già in possesso di una laurea ha solitamente varie opzioni a sua disposizione per proseguire gli studi. Durante l’incontro, dalle 17:30 alle 18:30, saranno presentati i percorsi magistrali delle 3 Università Digitali, ma anche altre opzioni come i master e l’offerta di Sole 24 Ore Formazione.
Partecipa e iscriviti QUI!
Open Day a Rimini
“L’Università digitale al servizio del nuovo mondo del Lavoro”
L’Open Day del 23 ottobre a Rimini ospiterà vari attori che condivideranno tutte le informazioni ed esperienze utili per promuovere il dialogo tra Università e aziende, creando una sinergia continua:
- L’agenzia del lavoro GI GROUP mostrerà i dati e le casistiche relative al mondo del lavoro in Emilia-Romagna, quali sono le figure più ricercate e quali requisiti sono maggiormente richiesti;
- Una formazione universitaria adeguata è un biglietto da visita fondamentale, pertanto il polo La Dotta presenterà l’offerta formativa di Unipegaso, Unimercatorum e San Raffaele, particolarmente apprezzate da chi lavora e non vuole rinunciare a formarsi;
- La consulente Multiversity illustrerà la piattaforma digitale Jobiri – il Consulente Digitale di Carriera online – ma anche gli strumenti innovativi per la ricerca di opportunità di carriera, come stilare un CV lavorativo efficace, come prepararsi ai colloqui di lavoro e l’importanza di partecipare a eventi di networking.
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Come diventare Psicologo
Come diventare Psicologo
Il percorso, che attira da sempre tante persone, richiede una laurea triennale seguita da una laurea magistrale, con successiva iscrizione all’albo professionale di riferimento.
È un cammino accademico lungo, in cui è essenziale avere una forte motivazione personale.
Non solo, la figura dello psicologo è molto delicata, poiché implica una naturale inclinazione ad aiutare gli altri, oltre a un ampio insieme di competenze specifiche.
Nella pratica quotidiana, inoltre, ti troverai ad affrontare situazioni complesse come le dipendenze, la depressione, le difficoltà nei rapporti interpersonali e molto altro.
Diventare psicologo rappresenta una vera e propria scelta di vita, un aspetto che è importante considerare attentamente prima di intraprendere il percorso formativo.
Come diventare Psicologo:dal corso di laurea all'abilitazione
Differenza tra psicologo e psicoterapeuta
Come diventare psicologo: il ruolo cruciale del Tirocinio Pratico Valutativo
Come diventare psicologo: L’importanza della Prova Pratica Valutativa (PPV)
Differenza tra Psicologia del Lavoro e Psicologia Clinica
Percorso di studi online per Psicologi presso l’Università Mercatorum
Chi è lo Psicologo?
Prima di capire come diventare psicologo dobbiamo definire chi è lo psicologo.
Lo psicologo è un professionista specializzato nel campo della mente e del comportamento umano. Si occupa dello studio dei processi mentali, emotivi e comportamentali, nonché delle interazioni tra gli individui e l’ambiente che li circonda.
La figura dello psicologo è cruciale in molteplici contesti, che vanno dal campo clinico a quello lavorativo, dall’istruzione alla ricerca scientifica.
I compiti dello psicologo possono variare notevolmente a seconda della specializzazione e dell’ambito in cui operano.
In sintesi, lo psicologo è un professionista altamente qualificato che lavora per comprendere, sostenere e migliorare la salute mentale e il benessere psicologico delle persone. Con competenza, empatia e rispetto, lo psicologo accompagna i propri clienti lungo il percorso che lo dovrebbe condurre verso una vita più equilibrata, soddisfacente e significativa.
Differenza tra Psicologo e Psicoterapeuta
Nel linguaggio comune i termini psicologo, psichiatra, psicanalista e psicoterapeuta vengono spesso erroneamente utilizzati come interscambiabili, ma così non è.
- Lo psicologo: Lo psicologo non è un medico. È un professionista della salute laureato in Psicologia. Dal 2023-24 il laureato in LM51 è anche abilitato alla professione poiché durante la laurea si svolge sia il tirocinio che la Prova Pratica Valutativa, in tal modo potendo accedere all’iscrizione dell’Albo Professionale.
Lo scopo principale del lavoro dello psicologo è la prevenzione del disagio o dei disturbi psicologici, la promozione del benessere della persona e il recupero dello stesso, tramite un’attenzione focalizzata al funzionamento della mente. - Lo psicoterapeuta: Quello di “psicoterapeuta” è un titolo legale aggiuntivo rispetto a quello di psicologo o medico, che garantisce una specifica formazione. Tale titolo deriva infatti da un percorso di studi di 4 anni di specializzazione post-lauream, presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente. Lo psicoterapeuta – a differenza dello psicologo – è dunque il professionista indicato nella cura dei disturbi psicopatologici.
Il titolo di psicoterapeuta non abilita comunque alla prescrizione di farmaci, se non si è un medico. - Lo psichiatra: Nell’ordinamento italiano lo psichiatra è un laureato in medicina e chirurgia con specializzazione in psichiatria. Quindi, è prima di tutto un medico: può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci e richiedere e valutare esami clinici. Lo psichiatra, in quanto medico, può anche avere una formazione psicoterapeutica. In tal caso avrà il titolo aggiuntivo di psichiatra e psicoterapeuta.
Gli ambiti della psicologia
Gli psicologi lavorano in una vasta gamma di contesti e ambiti, applicando le loro conoscenze per comprendere, spiegare e migliorare il funzionamento individuale e sociale.
La disciplina è in continua evoluzione per affrontare le sfide emergenti e soddisfare le esigenze della società moderna. Gli psicologi lavorano in una vasta gamma di contesti, contribuendo al benessere individuale e collettivo attraverso la costante ricerca e pratica.
Di seguito sono elencati alcuni dei principali ambiti della psicologia:
Psicologia Clinica: Questo ambito si concentra sulla diagnosi, la valutazione e il trattamento dei disturbi psicologici e delle disfunzioni emotive e comportamentali. Gli psicologi clinici lavorano con individui di tutte le età e background, fornendo terapia e supporto per una vasta gamma di problemi, tra cui depressione, ansia, disturbi alimentari, dipendenze e disturbi della personalità
Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni: Questo ambito si concentra sullo studio del comportamento umano all’interno del contesto lavorativo. Gli psicologi del lavoro e delle organizzazioni si occupano di selezione del personale, formazione, sviluppo organizzativo, gestione delle risorse umane, leadership, motivazione e benessere dei dipendenti.
Psicologia Scolastica e dell’Istruzione: Gli psicologi scolastici si dedicano alla comprensione e al miglioramento dei processi educativi e dello sviluppo dei bambini e degli adolescenti. Si occupano di valutazioni psicologiche, consulenza agli studenti, supporto ai genitori e interventi per promuovere l’apprendimento e il benessere emotivo all’interno delle istituzioni scolastiche
Come diventare Psicologo
Diventare psicologo è un percorso gratificante e impegnativo che richiede una combinazione di formazione accademica, esperienza pratica e competenze interpersonali. Se sei interessato a intraprendere questa carriera, ecco una panoramica generale su come puoi raggiungere il tuo obiettivo:
- Educazione Universitaria: Il primo passo per diventare psicologo è ottenere una laurea triennale (laurea di primo livello) in psicologia o in un campo correlato. Durante il corso di laurea, si acquisisce una solida base di conoscenze teoriche e pratiche nella disciplina, che include aree come psicologia generale, statistica, metodologia di ricerca e psicologia dello sviluppo.
- Laurea Magistrale: Dopo aver completato la laurea triennale, molti aspiranti psicologi scelgono di proseguire gli studi ottenendo una laurea magistrale. Questo livello di istruzione offre l’opportunità di specializzarsi in un ambito specifico della psicologia.
- Tirocinio e Esperienza Pratica: Durante il percorso universitario, è fondamentale acquisire esperienza pratica attraverso un tirocinio abilitante TPV. Questa esperienza offre l’opportunità di applicare le conoscenze teoriche acquisite in aula, sviluppare competenze pratiche e ottenere una comprensione più approfondita del lavoro dello psicologo.
- Specializzazione e Pratica Professionale: Dopo aver ottenuto la licenza, puoi scegliere di specializzarti ulteriormente in un ambito specifico della psicologia, come psicoterapia, neuropsicologia, psicologia forense, psicologia scolastica o counseling. Puoi praticare in una varietà di contesti, tra cui cliniche private, ospedali, istituti scolastici, organizzazioni senza scopo di lucro o agenzie governative.
Il ruolo cruciale del Tirocinio Pratico Valutativo
Il percorso per il conseguimento dell’abilitazione di psicologo è arricchito e reso completo attraverso il tirocinio pratico valutativo (TPV), un elemento fondamentale all’interno del percorso universitario, che offre un’esperienza pratica essenziale per l’esercizio della professione.
Durante il tirocinio pratico valutativo, gli studenti hanno l’opportunità di applicare le conoscenze teoriche acquisite a situazioni reali e complesse. Attraverso la supervisione di esperti del settore, gli studenti imparano a condurre valutazioni psicologiche approfondite utilizzando una varietà di strumenti e metodologie standardizzati. Questo processo non solo consente agli studenti di affinare le proprie competenze di osservazione e valutazione, ma anche di sviluppare la capacità di formulare diagnosi accurate e di fornire raccomandazioni appropriate per il trattamento e il supporto dei pazienti.
Oltre all’aspetto formativo, il TPV svolge un ruolo cruciale nell’ottenimento dell’abilitazione necessaria per esercitare la professione di psicologo. Per poter ottenere l’abilitazione è necessario infatti aver svolto un tirocinio di 750 ore complessive.
In conclusione, il tirocinio pratico valutativo è un elemento chiave nel percorso di formazione degli psicologi, offrendo non solo un’opportunità di apprendimento pratico e significativo, ma anche un passaggio fondamentale verso l’ingresso nella professione.
L’importanza della Prova Pratica Valutativa (PPV)
In base ai nuovi ordinamenti didattici abilitanti, coloro che conseguono la laurea magistrale in psicologia e che hanno svolto il TPV, si abiliteranno alla professione di psicologo attraverso una prova pratica valutativa (PPV), in sostituzione dell’esame di Stato.
La prova è unica e verte sull’attività svolta durante il TPV e sui legami tra teorie/modelli e pratiche professionali, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale. La valutazione ha ad oggetto le competenze relative alla capacità di mettere in evidenza i legami tra teorie/modelli e alla pratica svolta durante il tirocinio, sulla conoscenza del codice deontologico degli psicologi.
La valutazione prevede una votazione massima di 100 punti e l’abilitazione è conseguita con una votazione di almeno 60/100.
Differenza tra psicologia del lavoro e psicologia clinica
Mentre la psicologia del lavoro si concentra sulle dinamiche organizzative e sul benessere dei dipendenti nelle situazioni lavorative, la psicologia clinica si occupa della diagnosi, trattamento e prevenzione dei disturbi mentali e emotivi. Gli psicologi clinici lavorano spesso in cliniche, ospedali o pratiche private, fornendo supporto terapeutico a individui, coppie o gruppi.
Come posso ottenere l’abilitazione in Psicologia Clinica se ho una laurea magistrale in Psicologia del Lavoro?
Per legge, qualsiasi psicologo può lavorare in ambito clinico, a prescindere dall’indirizzo di laurea che ha intrapreso.
Coloro che sono in possesso di una laurea magistrale in psicologia del lavoro ma desiderano esercitare la professione nel campo della psicologia clinica, possono intraprendere diverse strade.
Una delle opzioni più comuni è quella di considerare corsi di specializzazione post-laurea in psicologia clinica. Tali corsi offrono un approfondimento mirato ai principi e alle pratiche della psicologia clinica, consentendo di acquisire competenze specifiche nel trattamento e nella gestione dei disturbi mentali ed emotivi.
In alternativa, è possibile valutare la possibilità di frequentare corsi di formazione continua o workshop specifici in ambito clinico. Questi corsi possono fornire un’introduzione rapida e focalizzata agli approcci terapeutici più recenti, alle tecniche di valutazione e alle strategie di intervento, consentendovi di aggiornare le vostre competenze e di ampliare le vostre prospettive professionali.
Infine, se avete già una solida formazione in psicologia del lavoro e desiderate espandere le vostre competenze verso la psicologia clinica, potete considerare l’opzione di sostenere gli esami di abilitazione necessari per ottenere la certificazione come psicologo clinico. Questo percorso richiede uno studio autonomo e una preparazione accurata, ma può offrire un accesso diretto alla pratica clinica una volta completato con successo.
Percorso di studi online per psicologi presso l’Università Mercatorum
Chi preferisce studiare in un ateneo telematico, può intraprendere i corsi di laurea dell’Università Mercatorum.
Il percorso da noi consigliato prevede la formula 3+2, ovvero:
- corso di laurea online triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche – L24
- corso di laurea magistrale biennale in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni – LM51
Al momento il tirocinio pratico valutativo è così suddiviso:
– 250 ore nel percorso Triennale
– 500 ore nel percorso Magistrale
Prima del conseguimento del titolo finale LM51, gli studenti sosterranno la Prova Pratica Valutativa e, successivamente, l’esame di laurea.
L’Università Mercatorum metterà a disposizione degli studenti una lista di strutture convenzionate presso cui svolgere il TPV ed, eventualmente, sarà anche possibile convenzionare delle strutture ex novo.
Non solo, tramite il polo didattico LA DOTTA, sono disponibili anche i seguenti MASTER:
– Psicologia Organizzativa e delle istituzioni di Unimercatorum, in collaborazione con Sole 24 Ore Formazione
– Coaching umanistico e programmazione neuro-linguistica in Università Pegaso
– Coaching blended o Business Coaching in Unimercatorum
– Neuropsicologia dell’età evolutiva di Unipegaso (master di II livello)
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Cosa fare dopo il Liceo Linguistico
Cosa fare dopo il Liceo Linguistico
Tra tutti i titoli conseguiti nelle scuole secondarie italiane, il diploma di liceo linguistico è uno dei più apprezzati e richiesti sul mercato del lavoro. Questo è dovuto al fatto che il curriculum di studi, caratterizzato da un approccio multidisciplinare e un’ampia prospettiva internazionale, offre numerose opportunità in ambito professionale, rendendo disponibili diverse carriere anche per coloro che si fermano al diploma.
Quindi, cosa fare dopo il liceo linguistico? Chi desidera ampliare ulteriormente le proprie opportunità lavorative ha la possibilità di proseguire gli studi, iscrivendosi a un corso universitario. Se ti stai interrogando su quali strade intraprendere dopo aver conseguito il diploma di liceo linguistico, troverai in questa guida una risposta dettagliata e comprensiva alle tue domande.
Cosa fare dopo il liceo linguistico:
corsi di laurea e sbocchi occupazionali
Lavorare dopo il liceo linguistico senza Laurea
Durante il quinquennio di studi del liceo linguistico, gli studenti ricevono una formazione multidisciplinare, con un’attenzione preponderante alle lingue straniere, ma che abbraccia anche altri ambiti del sapere.
Le lingue studiate nel corso di questo percorso formativo sono tre: la prima lingua è invariabilmente l’inglese, mentre le altre due possono essere scelte tra lingue europee, come lo spagnolo, il francese o il tedesco, oppure lingue più esotiche, come l’arabo, il russo o il cinese.
In un contesto globalizzato come quello attuale, la conoscenza delle lingue straniere rappresenta una competenza essenziale, molto apprezzata nel mercato del lavoro. Per questo motivo, i diplomati al liceo linguistico possono trovare opportunità lavorative anche senza proseguire gli studi universitari. Tuttavia, le possibilità di impiego variano in base alle lingue conosciute: optare per una scuola che offre la possibilità di studiare una lingua meno comune può risultare vantaggioso per il futuro professionale.
I settori nei quali si può lavorare con il diploma di liceo linguistico sono numerosi e comprendono, ad esempio:
- Il settore turistico: si può lavorare nell’ambito della ricettività turistica, in hotel, resort, villaggi turistici, e così via, oltre che come hostess o steward, sia di volo che di terra.
- Il settore della formazione: con il diploma di liceo linguistico, si può operare come tutor o insegnante in scuole di lingue private o offrire lezioni private.
- Il settore commerciale: tutte le aziende che intrattengono rapporti con l’estero necessitano di persone competenti che possano gestire le comunicazioni con clienti e fornitori stranieri.
- Il settore dei servizi: in questo caso, si può lavorare in segreteria, in uffici amministrativi esteri con contatti internazionali, oppure al front office, se si interagisce con persone straniere.
Per coloro che desiderano entrare nel mondo del lavoro subito dopo il diploma, le certificazioni linguistiche rappresentano un’importante risorsa. Aggiungere al proprio curriculum una certificazione riconosciuta, che attesti un livello di conoscenza molto buono o eccellente di una o più lingue straniere, è un ottimo biglietto da visita per potenziali datori di lavoro.
Dopo il diploma, si può anche considerare di trascorrere un periodo all’estero, partecipando a programmi di studio o lavoro. Anche questa esperienza contribuisce ad arricchire il curriculum vitae e può facilitare la ricerca di impiego.
Quali corsi di laurea scegliere dopo il liceo linguistico
Dopo aver conseguito il diploma di liceo linguistico, è possibile iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria. I percorsi universitari che rappresentano una naturale prosecuzione per i diplomati del liceo linguistico comprendono:
- I corsi di laurea in lingue e letterature straniere
- Le scuole di interpretariato e traduzione;
- I corsi di laurea in mediazione linguistica.
Una formazione universitaria, come per esempio la laurea triennale L12 in Lingue e Mercati di UniMercatorum, apre numerose opportunità professionali: dall’insegnamento nelle scuole secondarie (previo superamento del concorso) al lavoro come interprete e traduttore, fino alla figura del mediatore linguistico.
Altri percorsi di laurea di primo e secondo livello, caratterizzati da una visione internazionale, pur non essendo focalizzati direttamente sull’uso e lo studio delle lingue straniere, sono quelli in scienze politiche e relazioni internazionali.
Tali corsi consentono di operare in ambito diplomatico, nel settore della cooperazione internazionale o nella formazione.
È possibile considerare anche altri corsi di laurea nel campo umanistico o nell’area della comunicazione.
Chi opta per queste strade può aspirare a lavorare in agenzie di comunicazione internazionale o nell’editoria, come editor o in redazioni specializzate in tematiche internazionali, come la Laurea triennale L36 in Scienze Politiche e relazioni internazionali sempre di Universitas Mercatorum.
Una volta ottenuta la laurea triennale o magistrale, si possono intraprendere le professioni più diverse. Oltre a poter lavorare in azienda, mirando a posizioni meglio retribuite rispetto a quelle accessibili con il solo diploma, si possono esplorare altre carriere.
Tra le professioni disponibili per chi possiede un diploma linguistico e una laurea di primo livello c’è quella di guida turistica. Per diventare guida turistica, è necessario superare un esame di abilitazione e iscriversi all’elenco nazionale delle guide turistiche.
Altre professioni accessibili ai laureati includono quelle di interprete e traduttore. Mentre il traduttore lavora su testi scritti o su supporti audio e video, l’interprete traduce discorsi in tempo reale o differito. Questa qualifica consente di operare come libero professionista o come dipendente di enti pubblici, multinazionali o agenzie di traduzione.
Nella scelta del percorso universitario ideale, è importante considerare sia le possibilità di carriera offerte da ciascun corso sia le proprie aspirazioni personali. Chi cerca un corso di laurea ben strutturato, fruibile anche a distanza, può valutare l’offerta formativa dell’Università telematica Mercatorum.
Infine, tra i corsi di laurea più gettonati dai diplomati al liceo linguistico ci sono anche quelli in Lettere, Sapere Umanistico e Formazione, per chi è più orientato verso le discipline umanistiche, oppure in Scienze Turistiche, per chi desidera intraprendere una delle molteplici professioni nel settore turistico, entrambi disponibili in UniPegaso.
Svolgere uno stage all'estero
Per coloro che desiderano ottenere un’esperienza pratica nell’ambito delle lingue straniere, un’opzione da considerare è lo svolgimento di uno stage all’estero. Gli stage all’estero offrono esperienze di lavoro rilevanti in settori come la traduzione, l’interpretariato, l’insegnamento delle lingue o la comunicazione interculturale.
Opportunità di lavoro all'estero
Per i diplomati del liceo linguistico, lavorare all’estero offre una straordinaria opportunità di mettere in pratica le competenze linguistiche acquisite e di immergersi in una nuova cultura. Grazie a competenze linguistiche consolidate, si aprono molteplici prospettive professionali globali, tra cui insegnamento delle lingue, attività di traduzione, interpretariato, impiego nel settore turistico e in multinazionali.
Lavorare all’estero permette non solo di ampliare le proprie prospettive professionali, ma anche di crescere personalmente attraverso nuove esperienze e incontri culturali. I cittadini italiani possono lavorare in tutti i Paesi dell’Unione Europea e in alcuni Paesi extraeuropei grazie al programma Working Holiday Visa, che consente di studiare e lavorare all’estero per un periodo fino a 12 mesi.
Dubbi su cosa fare dopo il liceo linguistico? Contatta il Polo La Dotta!
Se ancora non hai le idee chiare su cosa fare dopo il liceo linguistico contatta il Polo La Dotta e richiedi un orientamento gratuito! I nostri tutor sono a tua disposizione per aiutarti a scegliere il corso di laurea perfetto per te. Cosa aspetti? Clicca sul form.
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Master Risorse Umane Sole 24 Ore: Innovazione, Sostenibilità e Competenze Pratiche
Master Risorse Umane Sole 24 Ore:
Innovazione, Sostenibilità e Competenze Pratiche
Sviluppare nuove competenze e migliorare quelle esistenti, orientare l’atteggiamento delle persone, motivarle a operare per il bene dell’organizzazione e favorire relazioni sociali positive sono aspetti fondamentali per chi lavora in ambito HR. Queste attività richiedono una preparazione specifica e un’elevata professionalità.
Per formare professionisti competenti, è necessario combinare la formazione accademica con competenze mirate allo sviluppo organizzativo e alla gestione delle risorse umane. Un Master Risorse Umane Sole 24 Ore, è progettato per rispondere a queste esigenze. Con un approccio pratico e formativo, prepara gli studenti ad affrontare situazioni reali, integrando teoria e pratica. L’obiettivo è formare giovani laureati o professionisti che aspirano a diventare esperti nella gestione e nello sviluppo delle risorse umane.
Il programma Master Risorse Umane Sole 24 Ore promuove una visione innovativa e integrata del management HR, tenendo sempre in considerazione le dinamiche strategiche e il loro impatto sulle altre aree aziendali.
Master Risorse Umane Sole 24 Ore Formazione in partenza
Di seguito proponiamo la programmazione autunnale 24/25 dei Master Sole 24 Ore Risorse Umane:
Master HR Management: tra AI e Sostenibilità
Il Master full time in Risorse Umane, organizzato dal Sole 24 Ore Formazione, offre un percorso post laurea completo e attuale, progettato per sviluppare competenze pratiche e un’esperienza diretta nel settore HR. La sua faculty, composta da professionisti di alto profilo, garantisce un approccio formativo d’eccellenza, grazie a lezioni interattive, project work, stage, company visit, mentoring e career coaching.
Il Master inizia il 23 ottobre 2024 e si conclude il 27 marzo 2025, con la possibilità di frequentare in live streaming o in aula a Milano. Al termine, previo superamento dell’esame, verranno riconosciuti 50 CFU.
Esplora l’impiego dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti nell’ambito HR, per restare al passo con le tendenze più attuali e affrontare le sfide del futuro.
Master HR Management & People Strategy: Un Programma Avanzato
Infine il Master HR Management & People Strategy, sviluppato in collaborazione con Key2People, rappresenta una soluzione ideale per chi già lavora nel settore HR e desidera potenziare le proprie competenze. Con focus su People Analytics, gestione del cambiamento e strategie di talent attraction, il programma prevede cinque weekend di lezioni intensive, con project work e case studies.
Perfetto per HR Manager e consulenti esperti, il corso si terrà dal 25 ottobre 2024 al 14 dicembre 2024, sempre con opzione live streaming o in presenza a Milano.
Il Master Risorse Umane Sole 24 Ore si distingue per la partnership con Key2People, una delle principali società di consulenza HR, che garantisce contenuti aggiornati e una didattica basata su casi reali. Il programma si caratterizza per il suo approccio pratico, con testimonianze dirette da esperti del settore, project work e case studies che offrono un’esperienza di apprendimento immediatamente applicabile nel contesto lavorativo.
Opportunità di Carriera nel Settore HR
I partecipanti ai Master Risorse Umane Sole 24 Ore avranno l’opportunità di sviluppare competenze trasversali e tecniche nelle aree chiave delle risorse umane, con una forte enfasi su innovazione e tecnologie come l’intelligenza artificiale. Ecco alcune delle principali figure professionali per cui il Master prepara:
- Recruiter e Specialista di Selezione del Personale
- HR Generalist
- Specialista in Formazione e Sviluppo
- HR Business Partner
- Consulente HR
- HR Analytics Specialist
- Specialista in Welfare Aziendale e Wellbeing
- Esperto di Relazioni Sindacali
- Specialista in Diversity, Equity & Inclusion
Master Risorse Umane Sole 24 Ore: Flessibilità e Accessibilità
Gli studenti possono scegliere di partecipare ai Master Sole 24 ore Formazione in diretta streaming o di frequentare in presenza a Milano, con accesso alle registrazioni delle lezioni per una fruizione personalizzata e flessibile.
A chi si rivolge il Master Risorse Umane Sole 24 Ore?
Il Master è pensato per:
- Neolaureati: Chi ha appena concluso un percorso universitario, sia triennale che magistrale, e vuole specializzarsi nel settore delle Risorse Umane.
- Giovani professionisti: Coloro che stanno già lavorando o cercano una nuova opportunità professionale e desiderano orientare la propria carriera nell’ambito HR.
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Master Sole 24 ore Formazione: l’importanza della formazione continua
Master Sole 24 Ore Formazionel’importanza della formazione continua
Il valore di un Master Sole 24 ore o di un percorso post-laurea è evidente nel panorama lavorativo attuale. Non solo permette di ottenere una specializzazione avanzata in un settore specifico, ma spalanca le porte a nuove prospettive professionali, maggiori opportunità di guadagno e una rete di contatti preziosa.
La vera sfida è individuare il percorso Master Sole 24 Ore Formazione che rispecchi al meglio i propri obiettivi professionali e ambizioni personali, tenendo sempre a mente che investire nella formazione continua è una scelta strategica per il futuro. In un mercato del lavoro in costante evoluzione, dove la concorrenza è sempre più agguerrita, rimanere aggiornati è una necessità, non un’opzione.
Master Sole 24 Ore Formazione:
Programmazione autunnale 2024
Il polo La Dotta può aiutarti a comprendere quale master risulta più adatto al tuo percorso professionale.
Fisseremo una telefonata di orientamento, senza impegno e capiremo insieme quale corso è più vantaggioso per te!
Di seguito proponiamo la programmazione autunnale 2024-25 dei Master Sole 24 Ore.
AI, DIGITAL, TECH & INNOVATION
Settembre 2024
- INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MANAGEMENT E COMUNICAZIONE – 5° edizione
- CYBERSECURITY: DATA BREACH & ETHICAL HACKING – 2° edizione
Ottobre 2024
- MASTER FULL-TIME DIGITAL MARKETING, E-COMMERCE E CRM NELL’ERA DELL’AI – 2° edizione
- INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MANAGEMENT E COMUNICAZIONE – 6° edizione
- DATA SCIENCE, COMUNICAZIONE E MANAGEMENT – 2° edizione
- CYBERSECURITY – 3° edizione
- DIGITAL MARKETING POTENZIATO DALL’AI – 3° edizione
- CONTENT CREATION NELL’ERA DELL’AI – 2° edizione
Novembre\Dicembre 2024
- INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MANAGEMENT E COMUNICAZIONE – 7° edizione
- DIGITAL MARKETING ANALYTICS BOOTCAMP – 2° Edizione
- DIGITAL MARKETING SEM BOOTCAMP – 2° Edizione
ESG DE&I
Settembre 2024
- ESG MANAGEMENT – 3° edizione
- ON-DEMAND: DE&I IN AZIONE
Ottobre 2024
- ESG MANAGEMENT – 4° edizione
- MOBILITY MANAGER
- ON-DEMAND: DE&I IN AZIONE
Novembre\Dicembre 2024
- DE&I MANAGEMENT – 2° edizione
- ESG MANAGEMENT – 5° edizione
- ON-DEMAND: DE&I IN AZIONE
NEW WAYS OF WORKING
Settembre 2024
- PROJECT MANAGEMENT – 2° edizione
- COACHING SKILL – 2° edizione
- ON-DEMAND: INTRODUZIONE AL PROJECT MANAGEMENT
- ON-DEMAND: PREPARAZIONE ALL’ESAME CAPM
- ON-DEMAND: PREPARAZIONE ALL’ESAME PMP
- ON-DEMAND: NEGOZIAZIONE STRATEGICA
Ottobre 2024
- MASTER FULL-TIME HR MANAGEMENT: TRA AI E SOSTENIBILITÀ NETWORKING EXCELLENCE – 3° edizione
- NEGOZIATORE STRATEGICO PROFESSIONISTA
- HR MANAGEMENT & PEOPLE STRATEGY – 2° edizione
- ON-DEMAND: INTRODUZIONE AL PROJECT MANAGEMENT
- ON-DEMAND: PREPARAZIONE ALL’ESAME CAPM
- ON-DEMAND: PREPARAZIONE ALL’ESAME PMP
- ON-DEMAND: NEGOZIAZIONE STRATEGICA
Novembre\Dicembre 2024
- NETWORKING EXCELLENCE – 4° edizione
- ON-DEMAND: INTRODUZIONE AL PROJECT MANAGEMENT
- ON-DEMAND: PREPARAZIONE ALL’ESAME CAPM
- ON-DEMAND: PREPARAZIONE ALL’ESAME PMP
- ON-DEMAND: NEGOZIAZIONE STRATEGICA
BUSINESS BUILDING
Settembre 2024
- SALES MANAGEMENT: L’EVOLUZIONE DELLE VENDITE AI TEMPI DELL’AI – 2° edizione
Ottobre 2024
- MASTER FULL-TIME MANAGEMENT CONSULTING
- LOBBYING E ADVOCACY
- MANAGEMENT SANITARIO – 3° edizione
Novembre\Dicembre 2024
- SALES MANAGEMENT PRO & AI AUGMENTED
- LUSSO SENSORIALE E PNL: STRATEGIE DI MANAGEMENT E LEADERSHIP
Novembre 2024: borse di studio per master Sole 24 Ore Formazione
Comunichiamo che, entro il 16 ottobre 2024, è possibile candidarsi per l’assegnazione di n. 8 BORSE DI STUDIO per ognuno dei seguenti MASTER FULL TIME POST LAUREA:
- Digital Marketing, E-commerce e CRM nell’era dell’AI
- Management Consulting
- HR Management: tra AI e Sostenibilità
Il regolamento è scaricabile da QUESTO LINK e prevede uno sconto del 50% sulla quota di iscrizione ai Master indicati, in partenza nel 2024.
Le borse di studio hanno un valore di €5.500 ciascuna e sono destinate ai candidati meritevoli che dimostrano particolari requisiti di eccellenza accademica e motivazionale.
Le competenze evolvono, la formazione non si ferma coi Master Sole 24 Ore Formazione
Le tue conoscenze sono come un organismo vivente: vanno curate e alimentate. La formazione continua è la chiave per rimanere competitivi e affrontare con successo le sfide future. Non pensare al Master Sole 24 Ore come la fine di un ciclo, ma come l’inizio di un percorso che richiederà costante aggiornamento.
Quanto costa un Master al Sole 24 ore?
Ogni Master Sole 24 Ore ha un costo parametrato su durata e complessità.
Non si possono considerare poi solo i costi del Master Sole 24 ore, ma anche le spese collaterali come alloggi, spostamenti e pratiche amministrative, soprattutto se sono previste anche lezioni in presenza.
Cerca soluzioni di finanziamento: molte istituzioni offrono borse di studio o agevolazioni, che potrebbero coprire parte o tutti i costi. Oppure potresti confrontarti con il tuo datore di lavoro se è disposto a coprire in tutto o in parte il tuo Master Sole 24 Ore.
Inoltre il Polo La Dotta è centro accreditato Sole 24 ore Formazione e autorizzato ad applicare ulteriori scontistiche. Contattaci per avere maggiori informazioni!
Scegli il percorso formativo giusto per te, contatta il Polo La Dotta per i Master Sole 24 Ore Formazione
Bilancia passione, utilità e richieste del mercato del lavoro per la scelta del tuo Master Sole 24 Ore.
Ogni scelta potrebbe comportare qualche rinuncia, ma tenere d’occhio i trend lavorativi ti aiuterà a prendere decisioni più consapevoli. Inoltre, non dimenticare l’importanza delle relazioni umane: il network che costruisci durante il tuo percorso sarà uno dei tuoi asset più preziosi.
Continua a investire su te stesso: il viaggio verso la crescita professionale non ha mai un punto d’arrivo definitivo!
Contatta il polo La Dotta per un orientamento gratuito e senza impegno sui Master Sole 24 ore Formazione.
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Come diventare Esperto di Marketing
Come diventare Esperto di Marketing
Come diventare esperto di Marketing?
Viviamo nell’era digitale in cui marketing e comunicazione, soprattutto sui social media, rivestono un ruolo centrale nel mondo degli affari, della politica, delle aziende e dell’intrattenimento.
Il web marketing è essenziale per la formazione di specialisti nel coordinamento dei processi di innovazione nella comunicazione interna ed esterna d’impresa, gestione delle campagne di marketing, nuove tecnologie multimediali e strategie aziendali.
Che si tratti di promuovere prodotti e servizi o costruire un proprio brand, l’abilità di muoversi magistralmente in queste intricate reti di social media è fondamentale per chiunque abbia ambizioni professionali eccelse in cui si svolgerà.
Se vuoi iniziare a studiare per lavorare in questa emozionante professione, continua a leggere per capire come diventare un esperto in marketing, comunicazione e social media.
Noi tutor del polo La Dotta possiamo aiutarti a costruire il percorso di studi perfetto per te per raggiungere i tuoi obiettivi e diventare esperto di marketing, comunicazione e social media.
Come diventare esperto di marketing, comunicazione e social media
Cosa fa chi si occupa di marketing e comunicazione?
Diventare esperto di marketing e della comunicazione vuol dire occuparsi di promuovere e pubblicizzare prodotti, servizi o brand per raggiungere determinati obiettivi aziendali.
Le attività di marketing e comunicazione possono includere:
- Indagine di mercato: esame dei trend di mercato, dei concorrenti per identificare il pubblico di interesse e potenziali opportunità di crescita aziendale.
- Sviluppo della strategia di marketing: definizione di obiettivi, identificazione del target di riferimento, pianificazione di attività e risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati.
- Creazione di contenuti: Produzione di materiale pubblicitario, promozionale e informativo, come annunci pubblicitari, brochure, post sui social media, articoli sul blog e altro ancora.
- Gestione delle relazioni pubbliche: Creazione e mantenimento di rapporti con i media, organizzazione di eventi aziendali, gestione delle crisi di reputazione e diffusione di comunicati stampa.
- Pianificazione e gestione delle campagne pubblicitarie: selezione di canali pubblicitari efficaci, impostazione del budget pubblicitario e monitoraggio delle performance delle campagne.
- Marketing digitale: utilizzo di strumenti e piattaforme online per promuovere prodotti e servizi, come SEM (marketing sui motori di ricerca) e SEO (ottimizzazione dei motori di ricerca), social media, email marketing e content creator.
- Analisi e monitoraggio dei risultati: valutazione delle performance delle attività di marketing e comunicazione attraverso l’analisi di dati e metriche, come il traffico del sito web, le interazioni sui social media, le conversioni e altro ancora.
- Organizzazione di eventi: stabilire il tema e la finalità dell’evento, la sua promozione, la gestione logistica e ricerca di fornitori e partner.
Queste attività richiedono una competenza multidisciplinare per ampliare le capacità analitico-decisionali e rafforzare il problem-solving, in risposta alla crescente complessità degli scenari competitivi.
Cosa fa un social media manager?
Un social media manager (SSM) è una persona responsabile della gestione e dell’amministrazione delle attività sui social media per conto di un’azienda, un marchio o un individuo.
Infatti, il SSM svolge una serie di compiti per gestire e migliorare la presenza online di un’azienda, un marchio o un individuo sui social media.
Questi compiti includono:
Sviluppo della strategia
Prima di tutto, il social media manager sviluppa una strategia di social media che si allinea agli obiettivi generali di marketing e comunicazione dell’azienda o del cliente.
Gestione dei profili
Inoltre, creazione e gestione di profili aziendali su varie piattaforme social, come Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn, ecc.
Creazione e pubblicazione di contenuti
Creazione di contenuti originali, come post, immagini, video, sondaggi, ecc., per condividere sulle piattaforme social. Questi contenuti devono essere rilevanti per il pubblico di riferimento e supportare gli obiettivi della strategia di social media.
Interazione e coinvolgimento
Rispondere ai commenti, alle domande e ai messaggi degli utenti, incoraggiare il coinvolgimento e la partecipazione della community, gestire le interazioni in modo proattivo e reattivo.
Monitoraggio delle metriche
Anche utilizzare strumenti di analisi per monitorare le metriche di performance, come il coinvolgimento degli utenti, il traffico web generato dai social media, le conversioni, ecc.
Analisi dei risultati
Naturalmente, analizzare i dati raccolti per valutare l’efficacia delle attività sui social media, identificare tendenze, opportunità e aree di miglioramento.
Gestione degli annunci pubblicitari
In aggiunta, creare e gestire campagne pubblicitarie sui social media per raggiungere specifici obiettivi di marketing, come aumentare la consapevolezza del marchio, generare lead o vendite.
Collaborazione con altri dipartimenti
Collaborare con il team di marketing, il team creativo e altri dipartimenti per garantire una coerenza e un’integrazione efficace delle attività sui social media con altre iniziative di marketing e comunicazione.
Cosa studiare per lavorare nel marketing
Per diventare un professionista di marketing e social media, è consigliabile ottenere una laurea triennale o magistrale in marketing, comunicazione, pubblicità o discipline correlate.
Il corso di laurea triennale di Università Mercatorum di Comunicazione e Multimedialità (Classe L-20) offre ai suoi laureati una solida base culturale e competenze avanzate nell’analisi delle informazioni e dei dati, specialmente nell’ambito di una società in continua trasformazione dovuta alla digitalizzazione dei processi comunicativi.
Gli studenti che completano questo corso sono preparati ad entrare nei vari settori della comunicazione, sia pubblici che privati, lavorando per istituzioni, associazioni, aziende, editoria, media, agenzie creative, organizzatori di eventi culturali, centri media e concessionarie pubblicitarie.
Il programma di studi integra discipline umanistiche, sociologiche e massmediologiche, promuovendo un approccio interdisciplinare per fornire una visione completa della comunicazione contemporanea.
Il programma di Laurea Magistrale online di Università Mercatorum in Comunicazione Digitale e Marketing (Classe LM-59) è un corso di laurea magistrale che forma esperti nella gestione dei processi di innovazione legati alla comunicazione aziendale, sia interna che esterna, e nella conduzione di strategie di marketing utilizzando le più recenti tecnologie multimediali, con un’enfasi particolare sulle tattiche digitali e sociali.
L’obiettivo principale è quello di formare professionisti in grado di creare e gestire contenuti comunicativi attraverso i mezzi digitali.
Il Digital Communication Manager è un esperto nel coordinare team multidisciplinari per sviluppare, implementare e gestire prodotti comunicativi digitali.
Questo professionista possiede una formazione che integra conoscenze ICT con aspetti legali, creazione di contenuti, analisi di mercato e utilizzo di Big Data.
Cosa fare dopo la laurea in marketing
Dopo aver conseguito una laurea in marketing, ci sono diverse opzioni che puoi considerare per avviare la tua carriera o continuare il percorso accademico.
È consigliabile cercare opportunità di stage o posizioni entry-level presso agenzie di marketing, aziende o organizzazioni che offrono esperienza pratica nel settore.
Infatti, questo ti permetterà di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli studi e di costruire una solida base di esperienza lavorativa.
Se hai una buona idea imprenditoriale o sei interessato a lavorare in proprio, potresti considerare di avviare la tua agenzia di marketing o consulenza. Puoi specializzarti in un settore specifico o offrire servizi di marketing generale a piccole imprese e start-up.
Desideri approfondire le tue conoscenze in un’area specifica del marketing o acquisire competenze più avanzate?
Allora ti consigliamo di frequentare un master o corsi di specializzazione.
Questi programmi possono fornire una formazione più approfondita su argomenti come il marketing digitale, la gestione del marchio, l’analisi dei dati, e altro ancora.
Il Master in Digital Marketing, Social Media Communication & eCommerce Management (MA1716, ed. 2024-25) di UniPegaso mira a formare professionisti del marketing capaci di sviluppare una strategia digitale efficace, pianificare e gestire campagne pubblicitarie, ottimizzare la visibilità sui motori di ricerca (SEO), implementare strategie di Content Marketing e utilizzare la Marketing Automation.
I partecipanti acquisiranno competenze per promuovere una cultura aziendale orientata ai dati, alla crescita e alla sperimentazione attraverso l’applicazione del Growth Hacking, al fine di migliorare continuamente la strategia digitale e raggiungere gli obiettivi di business.
Indipendentemente dalla strada che sceglierai, sarà importante continuare a sviluppare le tue competenze attraverso l’esperienza pratica, la formazione continua e il networking con professionisti del settore.
Quanto guadagna un esperto di marketing?
Il salario medio di un esperto in marketing, comunicazione e social media varia in base all’esperienza, alla posizione geografica e al settore di appartenenza.
Tuttavia, in media, un professionista con esperienza può guadagnare tra i 40.000 e i 70.000 € all’anno, con possibilità di incremento salariale in base all’avanzamento di carriera e all’acquisizione di competenze specialistiche.
Chiedi un orientamento ai tutor del polo La Dotta
In conclusione, diventare un esperto in marketing, comunicazione e social media richiede un impegno costante nello studio, nell’apprendimento continuo e nello sviluppo di competenze pratiche e trasversali.
Con una solida preparazione universitaria grazie al polo La Dotta, Ei Point accreditato di UniPegaso, UniMercatorum e Università San Raffaele di Roma, sarai ben equipaggiato per affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte da questo affascinante settore, e raggiungere il successo professionale che desideri.
Per orientamento, valutazione e iscrizione con assistenza gratuita, contatta il polo La Dotta, tra I primi centri accreditati di Multiversity.
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Inaugurata la sede d’esami di Rimini: un nuovo capitolo per la formazione digitale in Romagna
Inaugurata la sede d’esami di Rimini:
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Il 7 giugno 2024 è stata inaugurata nella città di Rimini la nuova sede di esami UniPegaso e San Raffaele di Roma.
L’evento, tenuto in Corso Giovanni XXIII 6, ha segnato un importante passo avanti per lo sviluppo culturale e territoriale della regione.
La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione di illustri ospiti e protagonisti del mondo educativo e istituzionale. Inoltre ha rappresentato una straordinaria occasione per riflettere sulle potenzialità offerte dalla formazione digitale.
Formazione Digitale e Territorio: Un Nuovo Futuro per la Romagna
Il tema dell’evento, “Formazione Digitale e Territorio: Un Nuovo Futuro per la Romagna”, ha aperto un dibattito ricco di spunti di riflessione e di prospettive innovative che fanno ben sperare per il territorio romagnolo.
Emma Salerno, responsabile della sede d’esame delle Università Pegaso e San Raffaele di Roma e del centro di orientamento universitario polo La Dotta, ha dato il via alla serata con un’introduzione che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico e creare un’atmosfera di entusiasmo e partecipativa.
La referente del polo La Dotta ha sottolineato come la formazione digitale rappresenti una straordinaria opportunità di crescita culturale e istruzione per tutti coloro che desiderano migliorare la propria posizione professionale, acquisire nuove competenze e abilità digitali, o semplicemente soddisfare una passione personale per l’apprendimento.
Regione Emilia Romagna e Comune di Rimini all'inagurazione della nuova sede di esami Unipegaso e San Raffaele
Di grande rilevanza sono stati gli interventi del Comune di Rimini e della Regione Emilia Romagna, che hanno evidenziato il potenziale trasformativo della formazione digitale per la comunità locale.
Mattia Mario Morolli, Assessore del Comune di Rimini, ha parlato della nuova sede d’esami come di un vero e proprio motore di sviluppo territoriale ed economico.
Morolli ha poi sottolineato come questa iniziativa possa attrarre talenti e investimenti, creando un ecosistema favorevole alla crescita delle competenze digitali e allo sviluppo professionale. Ha inoltre evidenziato l’importanza di un’istruzione di qualità accessibile a tutti, come strumento per ridurre le disuguaglianze sociali e promuovere l’inclusione.
Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha ribadito l’importanza di rendere l’istruzione universitaria più accessibile e inclusiva. Ha parlato dell’importanza di superare le barriere logistiche e geografiche che tradizionalmente limitano l’accesso all’istruzione superiore. La Petitti ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un passo avanti verso una maggiore equità e inclusione sociale, permettendo a giovani, lavoratori e famiglie di accedere a un’istruzione di alta qualità senza doversi spostare dalle proprie città di residenza.
Il gruppo Multiversity mira a rivoluzionare il panorama educativo italiano
Paola Scolavino, rappresentante del gruppo Multiversity, ha illustrato il ruolo fondamentale che Multiversity ricopre a livello nazionale per la promozione della formazione online flessibile e inclusiva.
Con atenei come Pegaso, Mercatorum e San Raffaele di Roma, e grazie alla partnership con il Sole 24 Ore Formazione, il gruppo Multiversity sta contribuendo a rivoluzionare il panorama educativo italiano.
La rappresentante del gruppo Multiversity ha parlato delle numerose iniziative e dei programmi innovativi che il gruppo sta sviluppando per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Ha inoltre evidenziato come la formazione digitale possa rappresentare una straordinaria opportunità per il potenziamento delle competenze e delle abilità digitali, permettendo a tutti di essere più competenti e competitivi nel mondo del lavoro.
La nuova sede di esami Unipegaso e San Raffaele di Rimini non è solo un punto di riferimento per gli studenti della Regione Emilia-Romagna, ma un simbolo di una visione più ampia e innovativa dell’istruzione.
Questa iniziativa, infatti, si propone di aprire le porte dell’istruzione accademica a una platea sempre più vasta, coinvolgendo non solo i giovani ma anche i lavoratori, le aziende private e la Pubblica Amministrazione.
È un investimento sulle risorse umane, che mira a potenziare le competenze digitali e a promuovere la crescita culturale e professionale di tutta la comunità.
L’inaugurazione della nuova sede di esami Unipegaso e San Raffaele a Rimini segna un nuovo inizio per la formazione digitale in Romagna.
È un passo avanti verso un futuro in cui l’istruzione superiore è più accessibile, flessibile e inclusiva, offrendo a tutti la possibilità di migliorare la propria posizione professionale e di contribuire attivamente allo sviluppo del territorio.
La Romagna è pronta ad abbracciare questa nuova era di crescita e innovazione, con la consapevolezza che l’istruzione è la chiave per un futuro migliore.
Grazie alla formazione digitale, il futuro della Romagna si prospetta ricco di opportunità, con un’istruzione di qualità alla portata di tutti, pronta a rispondere alle sfide del mondo contemporaneo.
Ringraziamo per la gentile partecipazione all’inaugurazione della nuova nuova sede di esami Unipegaso e San Raffaele di Roma:
Comune di Rimini, Regione Emilia Romagna, Comune di Cattolica, Centro per l’impiego di Rimini, CNA formazione, ConfCommercio Imprese, Fondazione ANT Italia, Fondazione Di.re Uomo, Fondazione San Giuseppe.
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Come diventare Insegnante di Sostegno
Come diventare Insegnante di sostegno
L’insegnante di sostegno è un professionista specializzato nel fornire assistenza agli studenti con disabilità che affrontano particolari difficoltà nell’apprendimento.
Per diventare insegnante di sostegno, è necessario seguire un percorso di studi specifico e conseguire una specializzazione attraverso il TFA (Tirocinio Formativo Attivo).
Tra le principali responsabilità di questa figura, mirate a garantire il benessere e il progresso educativo degli alunni, l’incoraggiamento continuo è di fondamentale importanza, così come la promozione della socialità e del processo di apprendimento.
In questo articolo esploreremo il ruolo dell’insegnante di sostegno per garantire un’educazione inclusiva, analizzando le competenze necessarie, le sfide e le opportunità di questa professione cruciale.
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Insegnante di sostegno: chi è e cosa fa
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Quali sono i requisiti per il TFA? Come funziona il TFA Sostegno?
Quanto costa un corso per diventare insegnante di sostegno?
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Quanto guadagna mediamente un insegnante di sostegno?
Insegnante di sostegno: chi è e cosa fa
L’insegnante di sostegno è un docente con un ruolo essenziale nel supporto agli studenti con disabilità fisiche o psichiche. Questo compito, tuttavia, non si limita all’assistenza individuale, ma si estende all’intera classe, favorendo l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).
Il ruolo dell’insegnante di sostegno non è esclusivamente didattico, poiché interagisce con gli studenti anche a livello affettivo e relazionale, diventando un punto di riferimento significativo nel loro sviluppo.
Inoltre, questa figura collabora strettamente con gli altri docenti e partecipa attivamente ai consigli di classe e agli incontri con i genitori, con l’obiettivo di sviluppare un percorso educativo inclusivo che soddisfi le esigenze degli studenti.
L’insegnante di sostegno:
- Sviluppa progetti personalizzati per studenti e classi.
- Crea un ambiente di apprendimento positivo e sociale.
- Partecipa ai consigli di classe e agli incontri con i genitori.
- Può anche tenere lezioni alla classe.
Come si diventa insegnante di sostegno?
Per diventare insegnante di sostegno i passaggi da compiere sono simili a quelli per diventare insegnanti, con una differenza in merito all’abilitazione per l’insegnamento da conseguire attraverso il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) sostegno.
Per diventare insegnante di sostegno, è necessario seguire un percorso specifico a seconda del livello scolastico:
- Scuola primaria: Bisogna completare il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria o avere un diploma di liceo magistrale (conseguito entro l’a.s. 2001/02) o un titolo estero equivalente. Poi, si può accedere al Tirocinio Formativo Attivo (TFA).
- Scuola secondaria: È necessario avere una laurea triennale, poi una laurea magistrale che consente l’accesso a una classe di concorso per l’insegnamento. Anche qui, bisogna passare per il TFA.
Un altro modo per diventare insegnante di sostegno è inviare la Messa A Disposizione (MAD) alle scuole, senza bisogno di titoli specifici. Quindi come si diventa insegnante di sostegno senza laurea?
Se possiedi un diploma che ti permette di accedere alle classi di concorso ITP, puoi diventare insegnante di sostegno senza una laurea tramite la Messa a Disposizione (MAD). Questo metodo prevede l’invio della tua candidatura ai vari istituti scolastici per svolgere supplenze brevi.
Chi desidera lavorare a stretto contatto con i bambini può iscriversi al corso di laurea a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis), che alla data di pubblicazione di questo articolo è l’unico corso di laurea abilitante all’insegnamento nelle scuole primaria e dell’infanzia.
Quali sono i requisiti per il TFA? Come funziona il TFA Sostegno?
Per accedere al Tirocinio Formativo Attivo (TFA), bisogna:
- Essere già abilitati all’insegnamento.
- Avere una laurea magistrale con classe di concorso o un diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, più 24 CFU in area socio-psico-pedagogica.
- Avere una laurea e tre anni di servizio negli ultimi cinque anni.
- Avere un diploma tecnico o professionale che dà accesso alla classe di concorso.
I 24 CFU sono necessari per garantire la qualità didattica. Dal 2025, per i professori di sostegno, diventeranno 30.
Il TFA dura 8 mesi e si svolge in ambiente scolastico. Durante questo periodo, i candidati accumulano 60 CFU tramite lezioni, laboratori e prove. Per accedere al TFA, bisogna superare:
- Un test pre-selettivo con 60 domande a scelta multipla.
- Una prova scritta con domande aperte.
- Un colloquio orale.
Chi supera tutte le prove, ma non rientra nella graduatoria, può chiedere di essere inserito in quella di un’altra università con posti disponibili. Dopo il TFA, si può partecipare al concorso per insegnanti di sostegno.
Sono esentati dalla prova pre-selettiva coloro che hanno svolto almeno 3 anni di insegnamento negli ultimi 5 anni o coloro in possesso di specifici titoli abilitanti.
Chi ha insegnato per almeno 3 anni negli ultimi 5 anni o possiede una laurea in Scienze della formazione primaria o un altro titolo abilitante all’insegnamento nella scuola primaria o dell’infanzia può accedere direttamente al TFA sostegno senza sostenere la prova pre-selettiva. Anche coloro che hanno ottenuto 24 CFU in ambito pedagogico e psicologico (30 CFU dal 2025) sono esonerati dalla prova pre-selettiva.
Quanto costa un corso per diventare insegnante di sostegno?
Il corso per diventare insegnanti di sostegno costa circa 2.500 – 3.000 euro. Nel bando TFA di ogni Università che organizza i corsi, sono indicate tutte le informazioni sui percorsi formativi, compresi i costi.
È importante specificare che, tra le spese, non ci sono solo quelle per l’accesso al corso, ma anche il costo dell’iscrizione e altre spese aggiuntive.
Come funziona il concorso per insegnanti di sostegno
Per diventare insegnante di sostegno di ruolo, viene indetto un concorso a livello nazionale, che coinvolge tutte le regioni del Paese. L’organizzazione del concorso è suddivisa per regione, il che significa che ogni regione si occupa di gestire e coordinare le procedure specifiche per i candidati del proprio territorio.
Il processo di selezione comprende due prove principali:
- La prima è una prova scritta, che richiede ai candidati di rispondere a un totale di 50 domande a risposta multipla. Questo significa che per ciascuna domanda viene fornito un elenco di possibili risposte, e il candidato deve scegliere quella corretta.
- La seconda parte dell’esame è una prova orale: un colloquio o un’interrogazione diretta, in cui viene richiesto di esporre idee, risolvere problemi o discutere su argomenti specifici legati alle mansioni dell’insegnante di sostegno.
Quanto guadagna mediamente un insegnante di sostegno?
La retribuzione dei docenti di sostegno è stabilita dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto scuola, che viene periodicamente rinnovato. Il nuovo contratto del 2024 prevede un aumento salariale, grazie ai fondi stanziati nella Legge di Bilancio 2024.
Secondo il contratto in vigore fino al 2023, gli stipendi variano tra 21.000 e 35.000 euro lordi annui. In media, un docente di sostegno percepisce circa 1.400 euro al mese, ma questo può variare a seconda della scuola e dell’anzianità di servizio.
L’anzianità di servizio è il principale fattore che incide sullo stipendio. All’inizio della carriera, un docente di sostegno può guadagnare poco più di 1.000 euro netti al mese, ma dopo 10 anni di servizio, lo stipendio medio sale a circa 1.400 euro mensili. Con oltre 20 anni di esperienza, si può arrivare a guadagnare circa 1.600 euro al mese, e fino a 1.800 euro a fine carriera.
Il tipo di scuola in cui si insegna influisce anch’esso sulla retribuzione. In generale, i docenti di sostegno nella scuola primaria guadagnano meno rispetto a quelli della scuola secondaria. I professori delle scuole secondarie di secondo grado percepiscono gli stipendi più alti.
Il titolo di studio è un altro fattore determinante. Il CCNL differenzia infatti tra docenti diplomati e laureati, con retribuzioni più elevate per questi ultimi.
Una sentenza recente della Cassazione ha stabilito che non ci devono essere differenze di stipendio tra docenti precari e di ruolo.
L’orario di lavoro dei docenti di sostegno
L’impegno settimanale dei docenti di sostegno varia a seconda del livello scolastico:
- Scuola dell’infanzia: l’orario settimanale è di 25 ore.
- Scuole primarie: l’orario è di 22 ore settimanali, con l’aggiunta di 2 ore per la programmazione delle attività.
- Scuole secondarie: si lavora 18 ore a settimana.
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Inoltre, l’offerta di UniMercatorum combinata include anche sette Master di primo e secondo livello.
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Come diventare Insegnante: le classi di concorso, i 60 CFU e quanto guadagna in media
Come diventare Insegnante:
le classi di concorso, i 60 CFU e quanto guadagna in media
Come diventare insegnanti? Ciò che definisce un vero educatore è la sua abilità nel comunicare la conoscenza agli altri e, per i migliori docenti, nel trasmettere la passione per la propria disciplina.
Non dimentichiamo che l’insegnamento è una scienza.
Di conseguenza, un insegnante deve avere una solida formazione nei metodi didattici e nelle più recenti modalità di apprendimento.
L’insegnamento si fonda su queste tecniche, che si evolvono costantemente per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni di studenti.
La carriera da docente rappresenta una professione ricca di stimoli e gratificazioni, tuttavia ad oggi ottenere il tanto agognato status di docente di ruolo può risultare un percorso complesso e articolato.
L’abilitazione è un passaggio fondamentale per diventare insegnante, richiedendo il superamento di concorsi e il possesso dei titoli necessari.
In questo articolo, noi del polo La Dotta faremo luce sulle più frequenti domande che riguardano il mondo scuola, esploreremo in dettaglio i requisiti, le procedure e gli step necessari per intraprendere una carriera nell’ambito dell’istruzione e ottenere la tanto ambita posizione di docente a tempo indeterminato.
Tra i requisiti specifici, analizzeremo quelli per la scuola dell’infanzia e primaria, inclusi i titoli di studio e i concorsi pubblici richiesti.
Continua a leggere e scopri come diventare insegnante!
Come diventare Insegnante
60 CFU insegnamento: i percorsi abilitanti per diventare insegnante
Con le nuove disposizioni, il percorso per diventare insegnanti prevede i seguenti passaggi:
- Ottenere una laurea che abilita all’insegnamento.
- Partecipare a un percorso formativo 60 CFU insegnamento, abilitante.
- Superare un concorso di insegnamento.
- Svolgere un anno di prova in servizio, con relativo esame e valutazione finale.
L’adozione dei 60 Crediti Formativi Universitari è una delle principali novità introdotte dal Decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022. I 60 CFU insegnamento Pegaso, sono concepiti per offrire una preparazione solida nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche.
Questi crediti costituiscono percorsi universitari che abilitano alla professione docente, sostituendo i precedenti 24 CFU stabiliti dal decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017, i quali erano un requisito essenziale per partecipare ai concorsi ordinari per l’insegnamento.
Dal 2025, anche per il TFA sostegno, sarà richiesta la certificazione dei 60 CFU.
Il percorso formativo standard richiede l’acquisizione di almeno 60 CFU/CFA. Tuttavia, ci sono anche percorsi alternativi da 30 o 36 crediti, destinati a coloro che hanno già prestato servizio scolastico per almeno tre anni o che hanno conseguito i precedenti 24 CFU/CFA secondo le regole precedenti.
È possibile iscriversi a tali programmi anche se si è già iscritti a un corso di laurea.
Quali titoli bisogna avere per diventare Insegnante?
Se sei un laureando oppure un neolaureato che aspira ad una carriera nella docenza, o se invece sei un professionista che aspira a un cambio di settore, i primi passi da seguire sono il possesso di un titolo idoneo (come ad esempio la Laurea Magistrale o il Diploma Magistrale abilitante) in base alla classe di concorso prescelta e l’ottenimento dell’abilitazione con il corso da 60 CFU di UniPegaso.
Per insegnare alle scuole dell’infanzia e primaria, ci vogliono alcuni e determinati titoli di studio, come il Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o la Laurea in Scienze della formazione primaria oppure il Diploma Magistrale abilitante, conseguito entro il 2000/2001.
Per le scuole secondarie di I e II grado i titoli sono quelli della Laurea Magistrale.
Come integrare i CFU mancanti per la classe di concorso
Prima di tutto bisogna verificare di possedere i CFU richiesti dalla classe di concorso alla quale si aspira.
Se non si è sicuri di possedere tali requisiti si può chiedere aiuto al polo La Dotta, che prevede un servizio gratuito di valutazione, basta compilare il form.
Una volta calcolati i CFU mancanti, i nostri Atenei, Pegaso e Mercatorum, offrono diverse soluzioni per recuperarli. Una modalità è attraverso i Master di completamento del piano di studi con il conseguente accesso diretto alla classe di concorso, e l’attribuzione di 1 punto in graduatoria GPS (secondo il valore tabellare Miur attualmente in vigore)
Oppure il recupero dei CFU può avvenire attraverso l’iscrizione a corsi singoli.
Quali e quanti tipi di graduatorie esistono?
Esistono diversi tipi di graduatorie ed è utile conoscerle se si vuole diventare insegnanti di ruolo.
Vediamo le principali:
Graduatorie Provinciali Scolastiche (GPS):
Le GPS sono utilizzate per le supplenze annuali (fino al 31 agosto) e sino al termine delle attività didattiche (30 giugno).
Sono suddivise in due fasce:
- Prima fascia: per i docenti abilitati.
- Seconda fascia: per i non abilitati.
Le GPS includono classi di concorso specifiche per la scuola primaria, l’infanzia e la scuola secondaria.
Per esempio, nella seconda fascia per la scuola secondaria, vi sono docenti che hanno il titolo di accesso prescritto per la classe di concorso o che sono già inseriti nelle graduatorie d’istituto per la stessa classe di concorso.
Le graduatorie d’istituto sono utilizzate per le supplenze brevi, come quelle per maternità o malattia.
Che cos'è la classe di concorso?
Le classi di concorso possono essere paragonate a dei codici che ci aiutano a comprendere quali materie possano essere insegnate e quali titoli di studio servono per farlo. Ogni titolo di studio permette di insegnare alcune materie.
Per esempio un laureato in Linguistica Moderna (LM-39) avrà accesso alle classi di concorso letterarie come ad esempio la nuova A12, la classe per l’insegnamento di italiano storia e geografia negli istituti superiori di primo e secondo grado.
Queste classi di concorso cambiano anche a seconda della scuola in cui vogliamo insegnare.
Sono importanti per partecipare ai concorsi che indice MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e per essere inseriti nelle graduatorie delle scuole.
Che cosa sono le MAD? le domande di messa a disposizione
Le domande di messa a disposizione (MAD) rappresentano un’opportunità per coloro che desiderano offrire la propria disponibilità a coprire temporaneamente come insegnanti o personale ATA presso le scuole. Attraverso le MAD, è possibile manifestare interesse per incarichi di varia durata, sia brevi che prolungati, anche in assenza di inserimento nelle graduatorie.
La MAD (messa a disposizione) è la dichiarazione informale della possibilità di prestare servizio nella scuola nella quale la stessa è presentata. Per compilare correttamente la MAD occorre seguire le istruzioni dedicate alla compilazione sul sito della singola scuola selezionata. Ed oggi è possibile inviare la MAD anche avendo conseguito un percorso triennale.
Esistono diverse tipologie di domande di messa a disposizione (MAD):
- La MAD classica, che consiste nella candidatura per materie correlate al proprio titolo di studio.
- La MAD per il sostegno, dedicata a coloro che intendono offrire il proprio supporto nell’insegnamento a studenti con bisogni educativi speciali.
- La MAD per il personale ATA, rivolta a coloro che desiderano svolgere incarichi amministrativi, tecnici o ausiliari nelle scuole.
Quanto guadagna un Insegnante?
Lo stipendio netto di un insegnante della scuola dell’infanzia appena assunto è di circa 1.300 euro al mese, cifra che dopo una decina d’anni di servizio aumenta a circa 1.700 euro netti mensili.
Un insegnante diplomato della scuola secondaria di secondo grado guadagna inizialmente circa 1.300 euro netti al mese, somma che sale a circa 1.700 euro dopo dieci anni di servizio.
Lo stipendio netto di un insegnante di scuola media (scuola secondaria di primo grado) è di circa 1.500 euro al mese all’inizio della carriera, aumentando a circa 1.800 euro netti mensili dopo dieci anni di servizio.
Un insegnante laureato della scuola superiore (scuola secondaria di secondo grado) percepisce inizialmente circa 1.500 euro netti al mese, cifra che sale a circa 1.800 euro dopo dieci anni e si avvicina ai 2.000 euro netti mensili dopo quindici anni di servizio.
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