Test Orientamento Università
Test Orientamento Università
I test di orientamento universitario offrono un valido supporto nella scelta del corso di laurea più adatto alle proprie attitudini e interessi.
Nel panorama accademico odierno, la scelta del percorso di laurea rappresenta non solo la prima decisione, ma spesso anche quella più importante per gli studenti.
Cos’è un Test di Orientamento Università?
È uno strumento progettato per aiutare gli studenti a individuare il percorso di studi più adatto ai propri obiettivi.
Questi test, generalmente basati su questionari e prove attitudinali, sono strutturati per valutare le competenze cognitive, le preferenze personali e le inclinazioni professionali dei futuri studenti.
Test di Orientamento Universitario
Vantaggi del test di orientamento universitario
I test di orientamento universitario offrono numerosi vantaggi agli studenti, tra cui:
- Consapevolezza delle proprie capacità: Si svolgono test logici, matematici e verbali, utili per misurare le capacità di ragionamento e problem-solving. In tal modo, si acquisisce una maggiore consapevolezza delle proprie abilità e competenze, elemento fondamentale per fare scelte informate.
- Preferenze personali e inclinazioni professionali: tali questionari esplorano gli interessi personali, le passioni dei partecipanti e anche le aspirazioni di carriera, al fine di individuare le aree di studio più congeniali.
- Riduzione dello stress: Sapere di aver scelto il percorso giusto riduce l’ansia legata al futuro accademico e professionale.
- Ottimizzazione del percorso di studi: I test di orientamento università aiutano a individuare i corsi di laurea più in linea con le proprie attitudini, evitando cambi di facoltà e perdite di tempo.
Come e dove svolgerlo
I Tutor del polo La Dotta sono disponibili per eseguire un test di orientamento personalizzato, senza impegno e completamente gratuito.
Puoi contattarci per un test di orientamento universitario online gratuito.
Potremo orientarti tra 93 percorsi di laurea (di Unipegaso, Unimercatorum e San Raffaele Roma) con videolezioni sempre disponibili online.
Non solo, potrai anche provare gratuitamente il corso triennale che preferisci.
Numero Ufficio Tutor: 334 2892100, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 19:00.
Test per neodiplomati
I test di orientamento per neodiplomati o diplomandi hanno l’obiettivo di aiutare i giovani a scoprire i propri interessi, attitudini e potenzialità.
Le domande si concentrano sull’esplorazione delle opzioni e sulla scoperta di nuove possibilità.
Per un Neodiplomato (circa 20 anni):
- Quali sono le tue materie preferite a scuola e perché? Questa domanda aiuta a capire le aree di interesse principali dello studente.
- Quali attività extrascolastiche ti appassionano di più? Comprendere cosa piace fare nel tempo libero può rivelare talenti e passioni nascoste.
- Come immagini la tua giornata lavorativa ideale tra 5 anni? Ti proietta verso il futuro, aiutandoti a visualizzare i tuoi obiettivi professionali.
- Quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza? L’auto-consapevolezza è fondamentale per scegliere un percorso di studi adatto.
- Quali sono le tue aspettative riguardo all’università (ambiente, metodo di studio, opportunità)? Aiuta a capire cosa cerca nello specifico in un percorso di studi.
- Come reagisci di fronte a una sfida o un problema complesso? Indaga sulle capacità di problem-solving e sulla resilienza.
- Quale tipo di lavoro ti piacerebbe fare (creativo, analitico, pratico, sociale)? Esplora le preferenze professionali per indirizzare verso il settore più adatto.
- Quanto è importante per te l’aspetto economico nella scelta del tuo futuro lavoro? Considera le priorità dello studente riguardo alla stabilità finanziaria.
- Ti vedi più come un leader o come un membro di un team? Valuta le predisposizioni al lavoro di gruppo e alla leadership.
- Saresti disposto a trasferirti in un’altra città o paese per studiare o lavorare? Misura la flessibilità e l’apertura verso nuove esperienze.
Test per adulti lavoratori
Per i lavoratori con esperienza l’obiettivo è supportare la riqualificazione professionale, la crescita di carriera o la transizione verso un nuovo settore.
Il test mira a valorizzare le competenze acquisite, identificare nuove opportunità e definire obiettivi professionali a lungo termine.
Per un Lavoratore Adulto (30-40 anni):
- Qual è la tua attuale professione e quali sono gli aspetti che ti piacciono di meno? Aiuta a capire cosa cerca di cambiare o migliorare attraverso gli studi (info).
- Quali sono le tue competenze e conoscenze acquisite nel mondo del lavoro che potrebbero essere utili nel percorso universitario? Valorizza l’esperienza pregressa e le competenze trasferibili.
- Quali sono i tuoi obiettivi professionali a lungo termine e come pensi che una laurea possa aiutarti a raggiungerli? Definisce le motivazioni e gli obiettivi specifici 2.
- Quanto tempo puoi dedicare allo studio ogni settimana, considerando i tuoi impegni lavorativi e familiari? Valuta la fattibilità del percorso universitario in base al tempo disponibile.
- Qual è il tuo budget disponibile per l’istruzione universitaria (rette, libri, trasporti)? Considera le risorse finanziarie disponibili per pianificare gli studi.
- Quale metodo di studio preferisci (online, tradizionale, blended) e quali sono le tue esigenze di flessibilità? Esplora le opzioni di apprendimento più adatte alle esigenze di un adulto lavoratore.
- Quali sono le tue principali preoccupazioni riguardo al ritorno sui libri (difficoltà di apprendimento, mancanza di tempo, paura del fallimento)? Affronta le paure e le incertezze per fornire supporto e rassicurazione.
- In quali settori o discipline ti senti più motivato e interessato a specializzarti? Identifica le aree di studio che suscitano maggiore interesse e passione.
- Come pensi di conciliare studio, lavoro e vita personale? Aiuta a sviluppare strategie per gestire al meglio il tempo e le energie.
- Sei disposto a investire tempo ed energie per acquisire nuove competenze e conoscenze, anche al di fuori del tuo settore attuale? Misura l’impegno e la determinazione nel perseguire un cambiamento di carriera.
Prova il nostro test di orientamento università gratuito
Puoi contattare i nostri Tutor per fissare un colloquio gratuito con test di orientamento personalizzato.
Nel frattempo, abbiamo creato per tutti un quiz di Orientamento Universitario, a cui puoi accedere subito e gratuitamente.
Ti invitiamo a rispondere sinceramente alle seguenti domande del Test università da scegliere, selezionando l’opzione che meglio ti rappresenta.
- Quale attività ti appassiona di più nel tempo libero?
- a) Leggere libri o articoli su argomenti specifici.
- b) Lavorare a progetti creativi (arte, scrittura, musica, ecc.).
- c) Risolvere problemi o enigmi logici.
- d) Organizzare eventi o attività di gruppo.
- e) Aiutare gli altri e offrire supporto.
- In quale materia scolastica ti senti più a tuo agio?
- a) Materie umanistiche (storia, filosofia, letteratura).
- b) Arte e discipline creative (musica, disegno, teatro).
- c) Matematica e scienze (fisica, chimica, biologia).
- d) Scienze sociali (sociologia, psicologia, economia).
- e) Lingue straniere e comunicazione.
- Qual è l’aspetto più importante per te in un lavoro?
- a) Avere la possibilità di approfondire le mie conoscenze.
- b) Esprimere la mia creatività e originalità.
- c) Trovare soluzioni innovative a problemi complessi.
- d) Lavorare in team e avere un impatto positivo sulla società.
- e) Comunicare con persone diverse e viaggiare.
- Come preferisci studiare?
- a) Leggendo e prendendo appunti individualmente.
- b) Attraverso progetti pratici e laboratori.
- c) Risolvendo esercizi e problemi.
- d) Discutendo e confrontandomi con altri studenti.
- e) Guardando video e partecipando a corsi online interattivi.
- Quale delle seguenti professioni ti attrae di più?
- a) Ricercatore/Professore universitario.
- b) Artista/Designer.
- c) Ingegnere/Programmatore.
- d) Medico/Assistente sociale.
- e) Interprete/Giornalista.
- Cosa ti interessa di più del mondo che ti circonda?
- a) La storia e le culture del passato.
- b) Le nuove tendenze e le forme d’espressione artistica.
- c) Il funzionamento della tecnologia e dell’innovazione.
- d) Le dinamiche sociali e il benessere delle persone.
- e) La comunicazione tra culture diverse e i viaggi.
- Qual è il tuo approccio di fronte a una sfida?
- a) Analizzo a fondo la situazione e cerco informazioni dettagliate.
- b) Trovo un modo creativo e originale per affrontarla.
- c) Scompongo il problema in parti più piccole e cerco soluzioni logiche.
- d) Cerco il supporto di altre persone e lavoro in squadra.
- e) Mi adatto rapidamente ai cambiamenti e cerco nuove opportunità.
- Quale di queste qualità ti descrive meglio?
- a) Curioso e riflessivo
- b) Creativo e originale
- c) Logico e analitico
- d) Empatico e collaborativo
- e) Comunicativo e aperto
Interpretazione dei Risultati:
- Maggioranza di risposte A: Potresti essere interessato a facoltà umanistiche come Lettere, Filosofia, Storia, Archeologia.
- Maggioranza di risposte B: Potresti essere interessato a facoltà artistiche come Architettura, Design, Belle Arti, Moda, Musica.
- Maggioranza di risposte C: Potresti essere interessato a facoltà scientifiche come Ingegneria, Informatica, Matematica, Fisica, Biologia.
- Maggioranza di risposte D: Potresti essere interessato a facoltà sociali come Medicina, Psicologia, Sociologia, Scienze Politiche, Giurisprudenza.
- Maggioranza di risposte E: Potresti essere interessato a facoltà linguistiche o di comunicazione come Lingue Straniere, Scienze della Comunicazione, Marketing, Turismo.
Disclaimer: Questo è solo un quiz di orientamento generale e semplificato.
Per una scelta più accurata, è consigliabile consultare un nostro tutor e approfondire la conoscenza dei corsi di laurea offerti dalle diverse università.
Numero Ufficio Tutor: 334 2892100, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 19:00.
Orientamento Universitario
Orientamento Universitario
Sempre più spesso si parla di orientamento universitario: la scelta del corso di laurea e dell’ateneo è un momento cruciale perché può determinare il proprio futuro professionale e personale.
Se ti stai diplomando / sei appena diplomato, adesso devi decidere se continuare a studiare oppure trovare subito un lavoro oppure cercare di fare entrambi.
Se, invece, hai terminato gli studi da anni e già lavori, è possibile che stai seriamente pensando di iscriverti all’Università, ma non hai idea da dove iniziare!
Innanzitutto, perché la fase di orientamento è fondamentale per scegliere l’Università?
L’orientamento universitario è un processo di scoperta e valutazione delle proprie attitudini, interessi e obiettivi, al fine di individuare il percorso di studi più adatto. Affrontare questo processo con consapevolezza permette di:
- Evitare scelte sbagliate: un’attenta valutazione previene l’iscrizione a corsi di laurea che non soddisfano le proprie aspettative, con conseguente perdita di tempo e risorse.
- Massimizzare il successo accademico: scegliere un percorso in linea con le proprie passioni e interessi aumenta la motivazione e l’impegno, favorendo il raggiungimento di risultati positivi.
Tuttavia, conoscere gli effettivi sbocchi professionali fisserà le giuste aspettative lavorative. - Pianificare il futuro professionale: L’orientamento aiuta a definire gli obiettivi di carriera e a individuare le competenze necessarie per raggiungerli.
Orientamento universitario gratuito
Quando e come iniziare il processo di orientamento
A differenza di quanto molti pensano, iniziare un percorso di laurea non ha limiti temporali.
È possibile iscriversi all’Università anche a 30, 40, 50 anni.
Per i più giovani, invece, il momento ideale per iniziare a pensare alla scelta universitaria è durante gli ultimi due anni delle scuole superiori. Questo permette di avere il tempo necessario per:
- Informarsi sui diversi corsi di laurea: esplorare le materie di studio, la presenza o meno di test di ammissione, gli sbocchi professionali e le caratteristiche di ciascun corso.
- Valutare le proprie capacità e interessi: riflettere sulle materie preferite, le attività che danno maggiore soddisfazione e le aspirazioni future.
- Partecipare a eventi di orientamento: open day, seminari e workshop offerti dalle università sono occasioni preziose per conoscere da vicino l’ambiente universitario e parlare con docenti e studenti.
L’orientamento universitario è un processo attivo che richiede impegno e partecipazione, indipendentemente dall’età.
Ecco alcuni passi fondamentali da seguire:
- Autoanalisi:
- Interessi: Quali sono le tue passioni? In quali attività ti senti più coinvolto?
- Valori: Cosa è importante per te nel lavoro? Cerchi stabilità, creatività, guadagno, sfida intellettuale o altro?
- Competenze: In quali materie scolastiche eccelli o prediligevi da studente? Quali sono le tue doti naturali?
- Personalità: Sei una persona introversa o estroversa? Preferisci lavorare in team o in autonomia?
- Ricerca delle Opzioni:
- Corsi di Laurea: Esplora i diversi corsi di laurea offerti dalle università, prestando attenzione ai piani di studio, agli sbocchi professionali e ai requisiti di ammissione.
- Università: Informati sulla reputazione degli atenei, la qualità della didattica, i servizi offerti agli studenti, borse di studio e opportunità di scambio internazionale, come ERASMUS+
In questo articolo abbiamo parlato delle Università telematiche in Italia >> LINK - Test di Orientamento universitario gratuito: Svolgi test di orientamento online o presso centri specializzati per ottenere un quadro più preciso delle tue attitudini e interessi.
- Esperienze Pratiche:
- Open Day: Partecipa agli incontri organizzati dalle università per visitare le strutture, assistere a presentazioni dei corsi di laurea e parlare con docenti e studenti.
- Prova il corso: in alcuni casi è possibile iscriversi ad un corso “di prova”, studiare una materia attinente al corso di laurea preferito e rendersi conto se quell’area tematica sia effettivamente di proprio interesse.
- Stage e Tirocini: Svolgi stage o tirocini in settori che ti interessano per acquisire esperienza pratica e capire se quel tipo di lavoro fa per te.
- Colloqui con consulenti e professionisti: Incontra professionisti che lavorano nei settori che ti attraggono per conoscere le loro esperienze e chiedere consigli.
- Decisione Finale:
- Valutazione: Analizza tutte le informazioni raccolte e valuta attentamente le diverse opzioni.
- Priorità: Definisci le tue priorità, cioè cerca di comprendere cosa è più importante per te nella scelta del corso di laurea e dell’università.
- Scelta: Prendi la decisione finale tenendo conto delle tue aspirazioni, delle tue capacità e delle opportunità offerte dal mercato del lavoro.
Ricorda: c’è per tutti una seconda chance quindi, anche nel caso in cui ti rendessi conto che la scelta non è stata ottimale, nulla ti impedirà di cambiare rotta e riprovare con un altro percorso.
Strumenti e risorse
Esistono numerosi strumenti e risorse che possono supportare il processo di orientamento universitario:
- Siti web universitari: I siti web degli atenei offrono informazioni dettagliate sui corsi di laurea, i piani di studio, i requisiti di ammissione e i servizi offerti agli studenti.
- Test di orientamento online: Numerosi siti web offrono test di orientamento gratuiti per aiutare gli studenti a individuare i propri interessi e attitudini.
- Saloni dello studente: I saloni dello studente sono eventi in cui le università presentano i propri corsi di laurea e offrono consulenza agli studenti.
- Centri di orientamento universitari: Molte università dispongono di centri di orientamento che offrono servizi di consulenza individuale e di gruppo agli studenti.
Ad esempio, per le tre Università telematiche riconosciute dal MIUR come Università pegaso, Mercatorum e San Raffaele di Roma, il polo La Dotta è un centro accreditato che segue (gratuitamente) gli studenti fin dalla fase di orientamento e successiva iscrizione.
Puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti - Professionisti dell’orientamento ed ex studenti: Psicologi e counselor specializzati in orientamento possono aiutare gli studenti a fare chiarezza sui propri obiettivi e a individuare il percorso di studi più adatto. Allo stesso modo, una chiacchierata con chi sta già frequentando o e già laureato, può risultare estremamente utile.
- Prova o demo del corso: Varie Università consentono di provare gratuitamente il corso di interesse e/o la piattaformas di studio.
Questa opportunità è consentita da Universtità Pegaso e da Unimercatorum > CLICCA QUI - PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento): Il 62,3% dei diplomati si dichiara soddisfatto delle attività svolte nell’ambito dei PCTO, specialmente i diplomati professionali (82,5%), seguiti dai tecnici (73,3%) e dai liceali (52,3%). Le attività più svolte includono la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (63,0%) e lo stage (50,5%)
- Attività di orientamento organizzate dalla scuola: L’80,0% dei diplomati svolge attività di orientamento organizzate dalla scuola per la scelta post-diploma. Il 45,8% dei diplomati ritiene che queste attività siano rilevanti nella scelta post-diploma. Clicca qui per maggiori dettagli.
Consigli pratici sulla scelta del corso di laurea
- Non farti influenzare dalle mode: scegli un corso di laurea che ti appassiona veramente, non solo perché è popolare o sembra offrire maggiori opportunità di lavoro.
- Considera le tue materie preferite: se ti piace studiare matematica, fisica o chimica, un corso di laurea scientifico potrebbe essere la scelta giusta per te. Se preferisci le materie umanistiche, valuta corsi di laurea in lettere, filosofia, storia o scienze sociali.
- Informati sugli sbocchi professionali: scopri quali sono le professioni che potresti svolgere con una determinata laurea, quali sono le competenze richieste dal mercato del lavoro, quali sono i tassi di occupazione nazionale e nella tua Regione.
- Parla con studenti e professionisti: chiedi consiglio a studenti che frequentano il corso di laurea che ti interessa e a professionisti che lavorano nel settore che ti attrae.
- Visita e/o informati sulle Università: partecipa agli open day in presenza e online per conoscere da vicino l’ambiente universitario e parlare con docenti e studenti.
Puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti
Orientamento universitario: errori da evitare
- Scegliere un corso di laurea solo per fare contenti i genitori: la scelta del percorso di studi deve essere personale e basata sui propri interessi e aspirazioni.
- Sottovalutare l’importanza dell’orientamento: Affrontare il processo di orientamento con superficialità può portare a scelte sbagliate e a delusioni.
- Avere paura di cambiare idea: Se ti rendi conto di aver sbagliato corso di laurea, non aver paura di cambiare. È meglio ricominciare da capo piuttosto che continuare a studiare qualcosa che non ti piace.
- Non informarsi sulle alternative: Le università telematiche rappresentano una valida alternativa per chi desidera conciliare studio e lavoro o ha difficoltà a frequentare le lezioni in presenza.
A tal proposito, ricordiamo che gli 11 atenei riconosciuti dal MIUR e che rilasciano titoli validi legalmente, offrono:
- Flessibilità: La possibilità di seguire le lezioni online e studiare in qualsiasi momento e luogo.
- Personalizzazione: Un’offerta formativa ampia e diversificata, con corsi di laurea e master specifici per le esigenze del mercato del lavoro.
- Tecnologia: Piattaforme didattiche avanzate, strumenti di collaborazione online e supporto costante da parte dei docenti.
Per conoscere come funzionano lo studio e gli esami nelle Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele, puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti
Certificazioni informatiche digitali
Focus sulle certificazioni informatiche
Lavoro, concorsi, scuola e università, GPS: nell’era digitale, le competenze informatiche sono diventate indispensabili in ogni ambito, dall’istruzione al mondo del lavoro.
Sia per chi studia che per chi già lavora, acquisire una o più certificazioni informatiche digitali può rappresentare un vantaggio significativo nel proprio percorso accademico e professionale.
Il polo La Dotta ha approfondito in questo blog post l’argomento relativo alle certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR.
Certificazioni informatiche
Competenze IT oggi
Le competenze informatiche possono essere suddivise in due categorie principali: hardware e software.
Le competenze hardware si riferiscono alla capacità di interagire con le componenti fisiche di un computer, come ad esempio la capacità di risolvere problemi legati a guasti di componenti o cavi.
Le competenze software, invece, riguardano la capacità di utilizzare programmi e applicazioni.
In molti casi, i datori di lavoro danno per scontata la conoscenza di base di alcuni software, come quelli inclusi nel pacchetto Office.
Fin dai primi anni di scuola, infatti, gli studenti fanno un largo uso di PC, tablet e altri dispositivi, nonchè software e programmi specifici, per lo studio.
Quindi, perchè non cercare di conseguire un attestato ufficiale che testimonia la propria conoscenza informatica?
Per chi lavora, ma anche per chi ancora frequenta la scuola o è già iscritto all’Università, i vantaggi sono molteplici:
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Miglioramento del curriculum accademico – Le certificazioni informatiche arricchiscono il curriculum vitae degli studenti, dimostrando un impegno concreto verso l’acquisizione di competenze specialistiche.
Questo può fare la differenza quando si compete per borse di studio, ammissioni a master o tirocini. -
Sviluppo di competenze pratiche – Le certificazioni non si limitano alla teoria; spesso includono corsi pratici e prove di verifica. Questo permette agli studenti di acquisire competenze reali, spendibili successivamente nel mondo del lavoro.
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Maggiore fiducia in sé – Ottenere una certificazione riconosciuta aumenta la fiducia nelle proprie capacità informatiche. Sapere di possedere competenze certificate può incoraggiare gli studenti a partecipare a progetti più complessi e a cercare opportunità di carriera più ambiziose.
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Preparazione al mondo del lavoro – Le aziende cercano sempre più spesso candidati con competenze digitali certificate. Avere una certificazione può aprire le porte a posizioni lavorative interessanti e ben retribuite.
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Convalida di esami universitari – In molti Atenei, la presentazione di un certificato informatico consente di ottenere la convalida dell’esame di informatica, ove previsto, così da poter sostenere anche un esame in meno come idoneità.
Utilità delle certificazioni informatiche
Negli ultimi decenni, con l’avvento del digitale, sono nate numerose professioni che richiedono competenze informatiche specifiche.
Pensiamo ad esempio al digital specialist o al social media manager, figure professionali che fino a qualche tempo fa non esistevano e che oggi devono saper utilizzare strumenti complessi come Google Analytics per gestire il marketing di un’azienda.
Inoltre, esistono competenze ancora più specifiche richieste a programmatori e sviluppatori, che devono conoscere i linguaggi di programmazione per poter svolgere il loro lavoro.
Per dimostrare di possedere determinate competenze informatiche, è possibile conseguire delle certificazioni, riconosciute a livello nazionale o internazionale.
Tali attestati ufficiali rivestono un’importanza significativa per:
- Bandi e concorsi pubblici, per i quali conferiscono punteggio ulteriore per i Docenti, personale ATA, Sanità, concorsi Militari, bandi INPS, bandi comunali e regionali;
- Scuola e Università, per la convalida di esami informatici universitari ed eventuale esonero di stage/tirocinio, ove previsto;
- Aggiornamento professionale, per il curriculum Europass, il modello di CV europeo maggiormente diffuso e utilizzato, in cui è prevista una voce specifica “Competenze digitali”.
Certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR
Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) riconosce alcuni Enti che erogano certificazioni informatiche.
Di seguito citiamo le tipologie di certificazioni più richieste e diffuse:
- EIPASS di Certipass: le certificazioni informatiche EIPASS (European Informatics Passport) sono riconosciute a livello internazionale e risultano fondamentali per lo sviluppo di competenze digitali professionalmente spendibili, anche nella scuola – sito ufficiale: https://it.eipass.com/certificazioni-informatiche/;
- ECDL/ICDL: è la European Computer Driving Licence (ECDL), che nel 2019 è diventata International Computer Digital Literacy (ICDL);
- Pekit: La certificazione Pekit o Permanent Education and Knowledge on Information Technology, è un progetto di Fondazione Onlus Sviluppo Europa che, come le altre certificazioni TIC (Testing, Ispezione e Certificazione) riconosciute dal MIUR, attesta le competenze tecnologiche e informatiche (ICT);
- UniCarif: ente di formazione italiano che eroga certificazioni utili principalmente per i concorsi scuola e GPS;
- ITIL®: è la certificazione IT più diffusa al mondo rilasciata da Axelos. Non tutti i livelli sono disponibili in lingua italiana.
Certificazioni informatiche per docenti e GPS
Nei concorsi pubblici per la scuola è spesso utile avere una o più certificazioni informatiche.
In particolare, le certificazioni valide per i concorsi GPS (Graduatorie Provinciali Supplenti) possono variare a seconda del bando. In generale, sono accettate le certificazioni rilasciate dagli enti accreditati dal MIUR, tra cui quelle EIPASS, di cui il polo La Dotta è un centro accreditato.
Secondo le tabelle di valutazione titoli GPS, per ogni certificazione informatica sono riconosciuti 0,5 punti.
Potranno essere presentate massimo quattro certificazioni per un totale di 2 punti.
LE CERTIFICAZIONI EIPASS SONO VALIDE PER I CONCORSI GPS >> LEGGI QUI
Certificazioni informatiche per personale ATA (CIAD)
Per diventare Personale ATA (ad eccezione del Collaboratore Scolastico) il requisito di accesso preliminare è la Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
Con la firma del CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca il 18/01/2024, sono stati definiti i requisiti di questa certificazione.
Nella Dichiarazione Congiunta n.5 si specifica che quest’ultima deve essere:
- Rilasciata da un Ente accreditato ad Accredia (Certipass è ente accreditato)
- In linea con le normative europee in materia (eCF e DigComp);
- La certificazione deve essere registrata ad Accredia.
Alla luce di quanto stabilito la certificazione EIPASS registrata ad Accredia è la 7 Moduli Standard.
Allo stesso tempo, è possibile per tutti i possessori di 7 Moduli User 5.0 e 6.0 integrare un modulo riconosciuto da Accredia tramite esame da remoto, per conseguire tale certificazione di Alfabetizzazione Digitale.
Nei mesi scorsi si è chiuso l’aggiornamento delle Graduatorie ATA 2024 di terza fascia valido per il triennio 2024-2027: tutti coloro che non sono ancora in possesso dell’importante Certificazione digitale hanno dovuto flaggare la relativa casella, impegnandosi a conseguirla entro il termine stabilito, cioè il 30 aprile 2025.
Il polo La Dotta è un centro autorizzato EIPASS e organizza gli esami online per conseguire la certificazione CIAD riconosciuta da ACCREDIA.
Per maggiori informazioni e iscrizione: formazione@pololadotta.it
NOTA: per aumentare il punteggio ATA, sono utili anche una certificazione informatica e l’attestato di Dattilografia.
Università online per Forze Armate
Università online per Forze Armate e Forze dell'Ordine
Il titolo di studio universitario è ormai un requisito essenziale per chi vuole fare carriera nel mondo del lavoro, anche in un ambito pubblico e specifico come quello militare, legato alle Forze Armate.
In linea generale, chi lavora nell’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale, Aeronautica, Esercito, ecc. può fare carriera anche partecipando ai bandi interni.
La maggior parte delle persone entra in uno dei suddetti Corpi tramite concorso pubblico e con almeno un diploma di scuola superiore.
Successivamente, tuttavia, molti giovani e meno giovani ambiscono ad un avanzamento di carriera: per guadagnare posizioni nella gerarchia militare sono indispensabili i meriti, l’anzianità di servizio, ma anche i titoli di studio.
Corsi di laurea per le Forze Armate
Per entrare a far parte dei Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, ecc., è necessario partecipare ad un concorso pubblico Forze Armate, le cui informazioni sono disponibili nei vari siti:
– per Esercito, Aeronautica, Marina
– per Guardia di Finanza
– per Carabinieri
– per Polizia di Stato
– per Polizia Penitenziaria
ecc.
In questo articolo non entreremo nel dettaglio dei requisiti di accesso ad ogni Forza Armata, ma forniremo le informazioni principali sui percorsi di studio più gettonati.
Ricordiamo anche che molti appartenenti alle FFAA/FFOO frequentano i corsi ad hoc delle scuole di specializzazione o Accademie previste, le quali rilasciano spesso un titolo equiparato ad una laurea triennale o magistrale.
Partiamo dal primo livello, cioè da coloro che lavorano nelle Forze Armate o Forze dell’Ordine ma possiedono solo il titolo di diploma di scuola superiore di II livello.
Cosa devono studiare per aspirare ad un avanzamento professionale?
Il primo passaggio è il conseguimento di una laurea triennale di I livello, pari a 180 CFU.
La scelta ricade spesso sui corsi di area giuridico-economica, tra questi citiamo:
- Scienze Giuridiche L-14
- Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione L-16
- Economia aziendale L-18
- Scienze Politiche L-36
Il secondo step, per chi lo desidera, è completare il percorso accademico conseguendo anche la laurea magistrale biennale:
- Relazioni Internazionali LM-52
- Scienze economiche LM56
- Management LM-77
- Giurisprudenza LMG-01, magistrale a ciclo unico di 5 anni
Oltre a queste lauree, possono essere molto apprezzate anche lauree specifiche, ad es. Ingegneria (indirizzo informatico, gestionale, meccanico, civile e ambientale, delle telecomunicazioni, ecc.), Informatica, Cybersecurity, ecc.
Come polo di orientamento e iscrizione di Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele di Roma, incontriamo quotidianamente appartenenti alle Forze Armate e dell’Ordine che desiderano iscriversi all’Università telematica per studiare online e sfruttare il vantaggio di tale modalità altamente flessibile.
Vuoi capire meglio come funziona lo studio online di una Università telematica?
Contattaci e/o leggi le informazioni principali qui >> https://www.pololadotta.it/come-funziona/
Convenzioni per Forze Armate e Forze dell'Ordine
Chi appartiene alle Forze Armate e Forze dell’Ordine può usufruire di una convenzione specifica nel caso di iscrizione ad un corso di laurea universitario.
Non solo, per l’anno accademico 2024-25 è attiva una PROMOZIONE in Università Pegaso e Mercatorum per immatricolazione entro il 31 luglio 2025.
La promozione prevede una retta agevolata pari a 1.500€ annuali, rateizzabile in 4 o 8 rate senza interessi.
Per maggiori dettagli sulle convenzioni e promozioni, rimandiamo a questo articolo >> https://www.pololadotta.it/agevolazioni-per-forze-armate-e-forze-dellordine/
Lauree più "brevi" con convalida di CFU
Gli studenti lavoratori delle Forze Armate e dell’Ordine, a seconda del corso di laurea scelto, possono avere la convalida di CFU (crediti formativi universitari) grazie al ruolo ricoperto, all’esperienza professionale e a eventuali corsi frequentati.
In particolare, la maggior parte degli Atenei riconosce solitamente il percorso militare convertendolo in uno o più esami convalidati, quindi il corso di laurea diventa più breve ed è possibile, di conseguenza, laurearsi anche in anticipo.
Ad esempio, un Carabiniere che si iscrive al corso triennale L-14 Scienze Giuridiche di Università Mercatorum, non dovrà sostenere l’esame di Diritto Costituzionale che sarà convalidato come “abilità professionale”.
Per le conoscenze e le abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, infatti, è possibile un riconoscimento fino a un massimo di 12 CFU.
Non solo, eventuali stage e tirocini possono essere esonerati grazie alla propria occupazione.
Infine, dal 2024-25, grazie al DM 931/2024, è possibile la convalida di ulteriori esami tramite il riconoscimento delle attività extracurriculari.
Presentando una certificazione a norma di legge rilasciata dall’ente e/o dalla struttura presso cui sono state svolte (o un’autocertificazione), al momento dell’immatricolazione o anche in itinere, i Carabinieri, Finanzieri, Poliziotti, ecc. possono ambire ad avere il riconoscimento di esami, fino a 48 CFU per i corsi di laurea triennale e laurea a ciclo unico e fino a 24 CFU per i corsi di laurea magistrale biennale.
Leggi l’articolo dedicato a questo tema >> https://www.pololadotta.it/riconoscimento-crediti-formativi-universitari/
Laurea giuridica per Forze Armate
Qual è la laurea più richiesta dagli appartenenti alle Forze Armate e dell’Ordine?
Non abbiamo alcun dubbio!
In base alla nostra esperienza, il corso di laurea preferito è la laurea triennale in Scienze Giuridiche L-14, la quale consente anche di proseguire gli studi intregrando gli ultimi due anni di Giurisprudenza come laurea magistrale.
Abbiamo approfondito le caratteristiche e i vantaggi della laurea L-14 di Università Mercatorum in questo articolo >>
https://www.pololadotta.it/l-14-scienze-giuridiche/
Vuoi conoscere il piano di studi in Giurisprudenza di Università Pegaso?
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L-14 Scienze Giuridiche
Laurea in Scienze Giuridiche L-14
Il Corso di Laurea Triennale in Scienze Giuridiche L-14 è il primo passo per chi desidera intraprendere una carriera nel mondo del diritto, della giustizia e delle professioni legali.
Il corso di laurea, erogato da Università Mercatorum, è la scelta ideale per chi vuole comprendere a fondo il funzionamento delle istituzioni giuridiche e desidera prepararsi per un ampio ventaglio di opportunità professionali nel settore pubblico e privato.
In questo articolo il Polo la Dotta ti illustrerà i punti principali del corso in L-14 Scienze Giuridiche.
Perchè scegliere gli studi in Scienze Giuridiche?
Scegliere di intraprendere un percorso triennale in Scienze Giuridiche (L-14) significa investire in una preparazione accademica altamente trasversale, aprendo la strada a opportunità in vari settori, dal pubblico al privato, e permettendo di operare in un contesto globale in continua evoluzione.
Gli studi giuridici effettuati durante il triennio consentono di entrare nel mondo del lavoro molto rapidamente, acquisendo competenze pratiche che permettono ai laureati di operare nel settore in breve tempo, nelle Pubbliche Amministrazioni, nelle imprese private, sindacati, associazioni, soprattutto in area contabile, legale, amministrativa, finanziaria.
Inoltre, questo percorso lascia anche spazio per un futura specializzazione, permettendo di proseguire gli studi in Giurisprudenza o in altra magistrale biennale attinente all’area giuridico-economica.
Differenza tra Giurisprudenza e Scienze dei servizi giuridici
La differenza principale riguarda la durata del corso di laurea:
– la Laurea in Giurisprudenza è un corso magistrale a ciclo unico di 5 anni, con conseguimento di 300 CFU (crediti formativi universitari), con codice di laurea LMG/01;
– la Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici o Scienze Giuridiche è un corso triennale, che prevede 180 CFU, con codice ministeriale L-14.
Sia Giurisprudenza che Scienze Giuridiche sono ad accesso libero.
Numerose materie di Diritto (IUS) e non solo, sono in comune tra i due indirizzi: semplificando, possiamo dire che il corso L-14 è la triennale di LMG/01.
Queste caratteristiche fanno del percorso triennale in Scienze Giuridiche una scelta interessante per chi vuole avere subito un titolo accademico nel èproprio curriculum (in soli 3 anni) e, quindi, un rapido accesso al mercato del lavoro, senza rinunciare alla possibilità di specializzarsi successivamente secondo le proprie tempistiche ed esigenze.
La Laurea Magistrale in Giurisprudenza, invece, garantisce una formazione più approfondita ed articolata delle istituzioni giuridiche, anche a livello internazionale. Solo dopo tale laurea sarà possibile intraprendere i percorsi per diventare avvocato, notaio, magistrato.
Cosa si studia in Scienze Giuridiche L-14?
Il corso di laurea triennale in Scienze Giuridiche di Mercatorum ha un programma didattico ricco e articolato che copre tutte le principali aree del diritto. Durante il triennio, gli studenti acquisiranno competenze teoriche e pratiche in diverse discipline giuridiche, tra cui:
- Diritto Privato: Analisi delle norme che regolano i rapporti tra i privati, come contratti, proprietà e obbligazioni.
- Diritto Pubblico: Studio delle leggi che disciplinano l’organizzazione e il funzionamento degli enti pubblici, incluse le amministrazioni locali e centrali.
- Diritto Penale: Approfondimento delle norme relative ai reati, alle pene e alla giustizia penale.
- Diritto Costituzionale: Esame dei principi e delle regole che fondano l’ordinamento dello Stato e delle sue istituzioni.
In particolare, il corso di laurea prevede tre indirizzi tra cui scegliere:
- Profilo statutario
- Profilo Scienze giuridiche per la criminologia, l’investigazione e la sicurezza
- Profilo sicurezza
Laurea in Scienze Giuridiche: le opportunità professionali
I laureati in Scienze Giuridiche (L-14) posso avere numerose opportunità professionali, sia nel settore pubblico che in quello privato. Essi possono accedere a una vasta gamma di sbocchi lavorativi:
- Settore pubblico: Le competenze giuridiche sono molto richieste in ambito statale e locale, dove si può lavorare come funzionario pubblico, amministrazioni locali, tribunali, ministeri, INPS, Agenzia delle Entrate, ecc..
Tale laurea è molto richiesta anche dalle Forze Armate e Forse dell’Ordine, ad es., dagli appartenenti ai Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale, Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza. - Settore privato: Le conoscenze acquisite possono essere applicate in ambiti aziendali, come la gestione delle risorse umane, la consulenza in diritto societario, commerciale e fiscale. È possibile anche praticare come consulente legale per aziende, come consulente del lavoro, come giurista d’impresa, grazie alle conoscenze anche di diritto contrattuale, societario e relazioni sindacali.
Dalle rilevazioni di Almalaurea risulta che a 1 anno dal conseguimento del titolo triennale in Scienze Giuridiche, il tasso occupazionale è del 78,1%.
Per completezza, segnaliamo che il corso di laurea offre anche la possibilità di proseguire gli studi con:
- Master di I livello – sono disponibili master ad hoc erogati da Università Pegaso, che consentono la convalida di esami a chi si iscrive successivamente a Giurusprudenza, anche con accesso diretto al V e ultimo anno;
- Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, erogata da Unipegaso, ampliando ulteriormente le prospettive professionali.
Chi opta di proseguire da L-14 a LMG/01 è spesso ammesso al IV anno del corso magistrale, dovendo studiare solo per gli ultimi due anni del corso.
Il tuo futuro inizia qui: contatta il polo La Dotta
Scegliere il percorso di laurea in Scienze Giuridiche L-14 di Università Mercatorum permette di acquisire una vasta gamma di competenze trasversali e di creare un ampio ventaglio di opportunità lavorative nell’ambito delle professioni legali.
Contatta il Polo La Dotta per scoprire l’iter universitario più vantaggioso per te e avvia la tua carriera nel settore che ami!
Come diventare Educatore
Come diventare Educatore
Vuoi intraprendere una carriera nel settore sociale e educativo e vorresti sapere come diventare educatore professionale?
In Italia l’educazione professionale si articola in due figure distinte: quelle operanti nel campo socio-sanitario e quelle nell’ambito socio-pedagogico.
In questo articolo, noi del polo La Dotta ti spiegheremo cosa fa l’educatore socio-pedagogico, quale corso di laurea intraprendere per diventare un educatore, gli aggiornamento normativi e quanto guadagna un educatore.
Buona lettura!
Come diventare Educatore
Le differenze tra educatore socio-pedagogico e socio-sanitario
Cosa fa un educatore socio-pedagogico?
Un esempio: l’educatore di asilo nido
Requisiti di accesso all’albo degli educatori
Quanto guadagna un educatore professionale socio-pedagogico?
Qual è la differenza tra un educatore e un insegnante di sostegno?
Differenze tra educatore socio-pedagogico e socio-sanitario
L’educatore professionale socio-sanitario generalmente lavora in contesti socio-assistenziali, sanitari e socio-educativi, mentre l’educatore socio-pedagogico tende a operare principalmente nei servizi educativi e formativi, come ad esempio nelle scuole, nelle cooperative, nel settore terziario, ecc.
La prima distinzione significativa riguarda il percorso formativo. Le due professioni richiedono due percorsi di studi distinti:
- L’educatore professionale socio-sanitario deve conseguire una laurea triennale in Educazione Professionale, parte delle professioni sanitarie della riabilitazione (L/SNT2).
- L’educatore socio-pedagogico deve ottenere una laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19), sia presso atenei tradizionali o anche presso una delle università telematiche riconosciute dal MIUR come Università Pegaso.
Le mansioni di un educatore professionale socio-sanitario includono la pianificazione e l’attuazione di interventi educativi e riabilitativi, lavorando in strutture come ospedali, comunità terapeutiche e centri di riabilitazione.
Invece, l’educatore socio-pedagogico tende a operare principalmente nelle strutture pubbliche o private di carattere socio-educativo, socio-assistenziale, formativo, culturale e ambientale nonché socio sanitario, per quest’ultimo limitatamente agli aspetti educativi, e può svolgere attività didattica e di sperimentazione nello specifico ambito professionale.
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Cosa fa un educatore socio-pedagogico?
L’educatore socio-pedagogico opera principalmente nell’ambito educativo, formativo e pedagogico.
Si dedica alla progettazione, organizzazione e gestione di progetti e servizi educativi per persone in situazioni di svantaggio o fragilità.
Il suo obiettivo primario è favorire lo sviluppo completo e l’integrazione o reintegrazione sociale di soggetti come:
– minori,
– famiglie,
– persone con dipendenze da sostanze, alcol,
– detenuti,
– disabili,
– pazienti psichiatrici
– anziani
– ecc.
L’educatore supporta anche persone in situazioni di disagio, lavorando per il loro reinserimento sociale e il recupero della quotidianità.
Inizialmente, l’educatore si impegna nell’individuare le principali esigenze della comunità in cui opera, conducendo analisi dei dati e delle fonti per identificare i bisogni locali.
Una volta delineate le principali sfide, procede alla mappatura delle risorse disponibili per affrontare tali bisogni, creando così una rete territoriale per promuovere iniziative educative e riabilitative nell’ambito in modo coerente ed efficace.
Tra i suoi compiti rientrano anche la gestione delle pratiche amministrative, l’organizzazione del team di lavoro, la progettazione e l’implementazione di interventi educativi o di reinserimento sociale, nonché la valutazione (sia finale che in corso d’opera) delle iniziative avviate.
La professione di educatore professionale socio-pedagogico può essere esercitata in forma autonoma o con rapporto di lavoro subordinato.
Un esempio: l'educatore di asilo nido
Gli educatori/educatrici di asilo nido si occupano dei bambini dai 3 mesi ai 3 anni, mentre le maestre d’asilo lavorano con i bambini dai 3 ai 6 anni.
L’obiettivo dell’educatore o educatrice di asilo nido è assistere ed educare i bambini, fornendo stimoli che favoriscano lo sviluppo dell’autonomia e dell’indipendenza nelle interazioni con altri bambini e adulti.
Quali sono le mansioni di un educatore?
Il ruolo dell’educatore è quindi quello di promuovere le capacità di socializzazione dei bambini e di supportare le famiglie nel loro compito educativo. Le sue mansioni includono:
- Igiene, alimentazione e cura dei bambini: l’educatore deve cambiare i pannolini, somministrare i pasti e, se necessario, lavare i bambini. Deve anche garantire che l’ambiente sia sempre pulito e conforme alle norme di sicurezza.
- Progettazione e organizzazione di attività stimolanti, come giochi e esercizi linguistici.
- Relazione con i genitori in modo collaborativo e aperto, stabilendo un rapporto di mutuo supporto.
È fondamentale che l’educatore abbia l’attitudine e la capacità di relazionarsi con i bambini, mantenendo la calma e gestendo i progetti educativi in modo professionale e responsabile.
L’ingresso all’asilo nido rappresenta spesso per i bambini il primo contatto con un ambiente esterno alla famiglia, e richiede pertanto delicatezza, comprensione e pazienza.
Inoltre, a seconda dell’età, ogni educatore può prendersi cura di un numero massimo di bambini: fino a 6 bambini tra i 3 e i 12 mesi, 8 bambini tra 1 e 2 anni, e 10 bambini tra i 2 e i 3 anni.
Per lavorare in un asilo nido, è essenziale avere nervi saldi per gestire le emozioni in situazioni delicate e stressanti.
Legge 55 del 15 aprile 2024
L’8 maggio 2024 è entrata in vigore la Legge 15 aprile 2024 n. 55 con la quale il settore delle professioni pedagogiche ed educative in Italia subisce una significativa trasformazione.
La legge punta a valorizzare e riconoscere chi lavora in tali settori, istituendo albi professionali specifici e delineando chiaramente i requisiti per l’esercizio di queste professioni.
Viene definito con precisione il ruolo e le funzioni del:
– Pedagogista
– Educatore professionale socio-pedagogico (e educatore nei servizi educativi per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65),
assegnando loro compiti di consulenza, progettazione, gestione, e valutazione in vari ambiti educativi e formativi.
Importante novità è l’istituzione di albi professionali per entrambe le categorie, garantendo così un controllo più efficace sulla qualificazione dei professionisti e sulla qualità dei servizi offerti.
Un altro punto di rilievo è la creazione di Ordini regionali delle professioni pedagogiche ed educative, enti pubblici per la tutela degli interessi legati all’esercizio professionale.
Questo organismo avrà il compito di amministrare gli albi, regolamentare le attività e svolgere funzioni consultive e di vigilanza.
L’Ordine è articolato su base regionale e, limitatamente alle province autonome di Trento e di Bolzano, su base provinciale.
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, il presidente del tribunale dei capoluoghi delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, ha nominato un commissario, scelto tra i magistrati in servizio, che deve provvedere alla formazione degli albi dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici.
Sui siti dei tribunali si possono reperire informazioni su nomine, iscrizioni e tempistiche.
Requisiti di accesso all'albo degli educatori
Secondo l’articolo 4 della L. 55/2024, i requisiti principali per l’iscrizione all’albo degli educatori socio-pedagogici includono:
– il possesso di una laurea triennale abilitante, come la L-19 (Scienze dell’Educazione e della Formazione), previo accertamento delle competenze professionali acquisite con il tirocinio previsto dal corso di studi (in Unipegaso è disponibile attualmente un tirocinio da 12 CFU per un totale di 300 ore, ndr).
La prova valutativa delle competenze professionali acquisite con il tirocinio svolto presso una struttura sarà sostenuta alla presenza di un componente designato dall’Ordine professionale. La prova valutativa è svolta prima della discussione della tesi di laurea, nell’ambito dell’esame finale per il conseguimento del titolo di studio abilitante all’esercizio della professione di educatore professionale socio-pedagogico;
oppure
– il possesso di qualifiche specifiche riconosciute dalla L. 205/2017. Queste qualifiche includono la laurea L-19 senza tirocinio o altri titoli riconosciuti dalle normative regionali.
La legge prevede anche un regime transitorio (da maggio 2024 al momento in cui verranno istituiti gli Ordini e albi a partire dal 2025), che consente a chi ha acquisito una qualifica di educatore entro determinate scadenze di iscriversi all’albo.
I requisiti transitori di accesso all’albo degli educatori professionali socio-pedagogici sono definiti all’articolo 11 della Legge 55 del 2024.
Possono accedere all’albo:
- I laureati in scienze dell’educazione L19 (o ex classe 18),
- coloro che hanno conseguito la qualifica professionale di educatore professionale socio-pedagogico ad esito del corso da 60 cfu ai sensi del comma 597.
La Legge 205 prevedeva che requisito professionali dal 01.01.2018 fosse la qualifica professionale acquisita con laurea in Scienze dell’educazione e con un corso qualificante da 60 cfu che andava intrapreso entro il 31.12.2020. - coloro che hanno conseguito la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico per servizio ai sensi del comma 598.
La Legge 205/2017 consentiva di acquisire la qualifica professionale di educatore professionale socio-pedagogico ai sensi del comma 598 a coloro che il 01.01.2018 erano a tempo indeterminato e a quella data potevano autocertificare 20 anni di servizio o 10 anni di servizio avendo a quella data 50 anni di età. - coloro che sono in possesso dei requisiti per esercitare la professione di educatore nei servizi educativi dell’infanzia di cui al Decreto Legislativo 65/2017.
Il Decreto 65 ha previsto che per operare come educatore nella fascia 0-6 anni fosse necessaria la laurea + un corso di indirizzo infanzia da 55 cfu (o la magistrale in formazione primaria + anno di specializzazione).Tale corso da 55 CFU era chiamato corso ESEI in Università Pegaso ed è stato possibile iscriversi fino a luglio 2024.
Nel momento in cui scriviamo (dicembre 2024, ndr) non escludiamo la possibilità di un nuovo corso presto disponibile per chi deve abilitarsi alla professione.CONTATTA I TUTOR DEL POLO LA DOTTA PER INFORMAZIONI SUL CORSO DI LAUREA L-19 E LM-85 >> CLICCA QUI
Quanto guadagna un educatore professionale socio-pedagogico?
Lo stipendio mensile di un educatore varia notevolmente a seconda del tipo di contratto e del contesto socio-economico in cui opera.
Nel settore pubblico, gli stipendi oscillano generalmente tra i 1100 e i 1600 euro. Ad esempio, un educatore con un contratto di categoria C in un asilo nido può aspettarsi uno stipendio di circa 1260 euro al mese.
Anche nel settore privato gli stipendi variano in base al contratto e alla seniority dell’educatore, e bisogna fare riferimento al CCNL delle cooperative sociali.
Un educatore con un livello D2 riceve uno stipendio lordo di circa 1500 euro al mese, che corrisponde a circa 1100 euro netti.
Un’educatrice di asilo nido con 10-20 anni di esperienza guadagna mediamente 1400 euro netti al mese. Alla fine della carriera, con oltre 20 anni di esperienza, lo stipendio medio aumenta a circa 1470 euro netti mensili.
Qual è la differenza tra un educatore e un insegnante di sostegno?
Un educatore è un professionista che si dedica all’educazione e allo sviluppo di persone in difficoltà in vari contesti.
Crea e mette in pratica programmi educativi per favorire lo sviluppo di competenze e strategie in tutte le aree della vita (sociale, emotiva, cognitiva).
Un insegnante di sostegno, invece, lavora con studenti che hanno bisogni educativi speciali, come disabilità intellettive, fisiche o emotive.
Si focalizza sull’adattamento dei materiali didattici e sull’utilizzo di metodi di apprendimento specifici. In breve, l’educatore si occupa principalmente di reintegrazione sociale, mentre l’insegnante di sostegno si concentra su attività legate all’apprendimento.
Diventa Educatore con la migliore università telematica
Se desideri diventare educatrice\educatore in un asilo nido ma non hai ancora le idee chiare, o hai dubbi su quale corso di laurea scegliere, ti invitiamo a compilare il form di contatto.
Un tutor del polo La Dotta, ti ricontatterà al più presto per fornirti ulteriori dettagli su tutti i corsi disponibili e ti orienterà verso la scelta della migliore università telematica per te.
Ricorda che i punti di forza della modalità di studio telematica includono la flessibilità, l’accessibilità e la possibilità di conciliare studio e lavoro.
Per orientamento, valutazione e iscrizione con ASSISTENZA GRATUITA, contatta il polo La Dotta, tra i primi centri accreditati del gruppo Multiversity.
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Università online in Italia
Università online:
quali sono e come funzionano
Ogni anno aumenta l’interesse verso le Università online in Italia: i numeri ci indicano + 39% delle iscrizioni ai corsi di laurea digitali registrato nella prima metà del 2024 e +59% delle richieste di informazioni.
Soprattutto negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom di immatricolazioni online: Ingegneria, Psicologia ed Economia sono gli indirizzi più popolari.
Approfondiamo il mondo delle Università online e delle loro caratteristiche, costi e funzionamento.
Università telematiche
Dati e statistiche
Secondo gli ultimi dati ufficiali del MIUR (1), nel 2022-23 in Italia si sono immatricolati 334.885 studenti (di cui 186.092 sono donne) che, sommandosi alle persone già iscritte, fanno arrivare il numero degli studenti universitari a 1.909.360.
I laureati nel 2022-23 sono stati 366.061.
È utile conoscere anche alcuni dati percentuali dei laureati italiani, aggiornati al 2023 (2):
– i laureati in corso sono il 61,5%
– le donne rappresentano il 60% dei laureati in Italia
– i laureati di primo livello che proseguono gli studi iscrivendosi alla laurea di secondo livello sono il 67,5%
– Tasso di occupazione a 1 anno dalla laurea oltre il 74%
In cosa si laureano gli studenti? Riportiamo i numeri dei laureati 2023 per area disciplinare:
- 32,8% area economica, giuridica e sociale
- 27,8% STEM (science, technology, engineering and mathematics)
- 21,2% artistica, letteraria, educazione
- 18,3% sanitaria e agro-veterinaria
(1) Fonte: https://ustat.mur.gov.it/dati/didattica/italia/atenei
(2) Fonte: https://www.almalaurea.it/i-dati/tutti-i-dati
Quale università scegliere?
In Italia ci sono decine e decine di Università in cui studiare, ognuna con la propria offerta formativa post-diploma.
In questo articolo ci focalizziamo sugli atenei digitali, sono 11 quelli riconosciuti dal MIUR:
Università telematica degli studi IUL
Università telematica eCampus
Università telematica Giustino Fortunato
Università telematica Guglielmo Marconi
Università telematica internazionale Uninettuno
Università telematica Leonardo da Vinci
Università telematica Niccolò Cusano
Università telematica Pegaso
Università telematica San Raffaele
Università telematica Unitelma Sapienza
Università telematica Universita Mercatorum
Ci sono diversi parametri di cui tenere conto per scegliere il giusto Ateneo, tra cui:
- La varietà dei corsi di laurea, master e alta formazione
- Il numero delle sedi di esame e localizzazione
- L’importo delle rette annuale, agevolazioni, tasse aggiuntive
- La classifica di preferenza degli studenti
- La classifica ufficiale dell’ANVUR – Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca
Ogni università ha le sue specifiche caratteristiche e modalità organizzative, quindi consigliamo di informarsi direttamente sui siti web delle università che interessano o presso i centri di orientamento ufficiali.
Il polo La Dotta è centro accreditato di orientamento e iscrizione di Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele.
Puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti
Come funziona l'università online
In questa sezione illustreremo il funzionamento generale degli Atenei digitali.
Per dettagli su Università Pegaso, Mercstorum e San Raffaele Roma, puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti
ISCRIZIONE
- Come iscriversi: La maggior parte delle procedure di iscrizione è semplice, veloce e avviene interamente online.
È consigliato sempre affidarsi ad un tutor ufficiale evitando il FAI DA TE.
Il referente chiederà una valutazione, eventuale convalida di CFU, individuerà la retta e rateizzazione più vantaggiosi, si occuperà della parte burocratica. - Tempi: Le iscrizioni sono generalmente aperte per tutto l’anno, ma è consigliabile informarsi sui periodi di apertura dei singoli corsi per eventuali agevolazioni o scadenze.
- Requisiti: I requisiti di accesso variano a seconda del corso di laurea scelto e dell’università.
In linea di massima, è richiesto il diploma di scuola superiore per le lauree triennali ed una laurea triennale per le lauree magistrali biennali.
STUDIO
- Piattaforme e-learning: L’apprendimento avviene attraverso piattaforme online dedicate, con lezioni prevalentemente registrate, incontri di didattica interattiva, testi e dispense, forum e chat online.
- Flessibilità: Puoi studiare quando vuoi e dove vuoi, purché tu abbia una connessione a Internet.
- Autonomia: Avrai una maggiore autonomia nella gestione del tuo tempo e dei tuoi ritmi di studio.
ESAMI
- Modalità: Gli esami si svolgono in presenza nelle sedi di esame (e attualmente anche online tramite piattaforme dedicate o videochiamata, fino all’anno 2024-25).
- Tipologia: Possono essere scritti, orali o pratici, a seconda del corso di laurea e della materia.
- Calendario: Gli appelli d’esame sono solitamente frequenti, per permettere agli studenti di organizzarsi al meglio.
Puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti
Costi università online
Scegliere un percorso di studi universitario online è una decisione che offre numerosi vantaggi, tra cui la flessibilità e la possibilità di conciliare gli impegni lavorativi. Ma quanto costa una laurea telematica?
A differenza delle università tradizionali, dove le rette possono variare in base all’ISEE e reddito familiare, le università telematiche offrono solitamente una tariffa fissa che di solito oscilla tra i 1.500€ e i 5.000€ all’anno.
Uno dei vantaggi più apprezzati delle università online è la disponibilità di tutto il materiale didattico in formato digitale. Questo significa niente più spese per l’acquisto di libri, per trasferte e vitto / alloggio e un notevole risparmio sul lungo termine.
A seconda della formula prevista da ogni ateneo, nella retta annuale sono inclusi o meno:
- Tutte le lezioni e i materiali didattici
- Prove di esame
- Servizi di supporto, segreteria, certificati, tassa regionale, ecc.
Come pagare?
Per facilitare la gestione economica, molte università telematiche offrono la possibilità di rateizzare il pagamento della retta annuale in comode soluzioni mensili.
Per conoscere le rette e le agevolazioni di Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele, puoi contattarci qui: www.pololadotta.it/contatti
Il Valore delle Certificazioni Linguistiche
Certificazioni linguistiche
Le certificazioni linguistiche sono un requisito sempre più richiesto nel mondo del lavoro e della formazione.
Contribuiscono a rendere più autorevole un curriculum presso un’azienda privata e aumentano anche il punteggio nei concorsi pubblici.
In questo articolo, il polo La Dotta approfondirà l’argomento relativo alle certificazioni linguistiche riconosciute dal MIUR.
Certificazioni linguistiche:
quali scegliere e perchè sono importanti
I vantaggi delle certificazioni linguistiche
Il conseguimento delle certificazioni linguistiche comporta molteplici vantaggi ed è quindi un vero e proprio investimento sul proprio futuro.
Riepiloghiamo i motivi principali per cui è consigliato puntare su questo titolo:
- migliori opportunità di lavoro, perché le certificazioni linguistiche sono un ottimo biglietto da visita per le aziende e arrichiscono un curriculum capace di distinguere il candidato;
- maggiore punteggio in concorsi e graduatorie pubbliche, perché le certificazioni sono spesso incluse tra i titoli che attribuiscono punti in graduatoria;
- possibilità di ottenere borse di studio e bonus, perché molti enti scolastici offrono tali premi a chi dimostra di avere una certificazione come requisito di accesso;
- accesso a corsi di formazione e master, perchè alcune scuole e università richiedono una certificazione linguistica ufficiale qualora si voglia iscriversi a corsi in lingua straniera;
- residenza e viaggi all’estero, perché per ottenere un visto o permesso di soggiorno può essere richiesta una certificazione linguistica internazionale.
Quali sono le certificazioni linguistiche riconosciute dal MIUR?
Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) riconosce una vasta gamma di certificazioni linguistiche, rilasciate da enti accreditati a livello internazionale.
Riportiamo le tipologia più diffuse e richieste:
- Cambridge Assessment English: Offre una serie di certificazioni, dal livello base al proficiency, che attestano le competenze linguistiche in tutte le abilità (lettura, scrittura, ascolto e conversazione).
- IELTS: International English Language Testing System, molto utilizzato per l’accesso alle università e per l’immigrazione in paesi di lingua inglese.
- TOEFL: Test of English as a Foreign Language, un esame molto diffuso a livello internazionale, soprattutto per l’ambito accademico.
È stato pubblicato il DPIT n. 2813 del 21-11-2024 con cui è stato costituito il nuovo elenco dei soggetti qualificati per il rilascio delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico.
L’elenco degli Enti certificatori ha validità per un periodo di 3 anni ed è efficace a partire dall’anno scolastico 2024/2025:
- FRANCESE
- Ente certificatore: FRANCE EDUCATION INTERNATIONAL
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – DELF A1
- A2 – DELF A2
- B1 – DELF B1
- B2 – DELF B2
- C1 – DALF C1
- C2 – DALF C2
INGLESE
- Ente certificatore: BRITISH INSTITUTES
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – BI Level A1 Certificate in ESOL International (A1 CEFR)
- A2 – BI Level A2 Certificate in ESOL International (A2 CEFR)
- B1 – BI Level B1 Certificate in ESOL International (B1 CEFR)
- B2 – BI Level B2 Certificate in ESOL International (B2 CEFR)
- C1 – BI Level C1 Certificate in ESOL International (C1 CEFR)
- C2 – BI Level C2 Certificate in ESOL International (C2 CEFR)
- Ente certificatore: CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS & ASSESSMENT
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 Cambridge English Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 1)
- A2 Cambridge English Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 2)
- B1 Cambridge English Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 3)
- B2 Cambridge English Level 1 Certificate in ESOL International (First)
- C1 Cambridge English Level 2 Certificate in ESOL International (Advanced)
- C2 Cambridge English Level 3 Certificate in ESOL International (Proficiency)
- Ente certificatore: EDUCATIONAL TESTING SERVICE (ETS)
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- B1 – TOEFL Ibt
- B2 – TOEFL Ibt
- C1 – TOEFL Ibt
- C2 – TOEFL Ibt
- Ente certificatore: PEARSON EDUCATION LIMITED
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – Pearson Edexcel Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 1) (CEFR A1) (English International Certificate)
- A2 – Pearson Edexcel Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 2) (CEFR A2) (English International Certificate)
- B1 – Pearson Edexcel Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 3) (CEFR B1) (English International Certificate)
- B2 – Pearson Edexcel Level 1 Certificate in ESOL International (CEFR B2) (English International Certificate)
- C1 – Pearson Edexcel Level 2 Certificate in ESOL International (CEFR C1) (English International Certificate)
- C2 – Pearson Edexcel Level 3 Certificate in ESOL International (CEFR C2) (English International Certificate)
- Ente certificatore: TRINITY COLLEGE LONDON
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – ISE A1 Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 1)
- A2 – ISE FOUNDATION TCL Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 2)
- B1 – ISE I TCL Entry Level Certificate in ESOL International (Entry 3)
- B2 – ISE II TCL Level 1 Certificate in ESOL International
- C1 – ISE III TCL Level 2 Certificate in ESOL International
- C2 – ISE IV TCL Level 3 Certificate in ESOL International
SPAGNOLO
- Ente certificatore: INSTITUTO CERVANTES
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – DELE NIVEL A1
- A2 – DELE NIVEL A2
- B1 – DELE NIVEL B1
- B2 – DELE NIVEL B2
- C1 – DELE NIVEL C1
- C2 – DELE NIVEL C2
TEDESCO
- Ente certificatore: GOETHE INSTITUT
- Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative:
- A1 – GOETHE-ZERTIFIKAT A1: START DEUTSCH 1
- A2 – GOETHE-ZERTIFIKAT A2
- B1 – GOETHE-ZERTIFIKAT B1
- B2 – GOETHE-ZERTIFIKAT B2
- C1 – GOETHE-ZERTIFIKAT C1
- C2 – GOETHE-ZERTIFIKAT C2: GROSSES DEUTSCHES SPRACHDIPLOM
Quali sono i livelli di certificazione?
Le certificazioni linguistiche sono strutturate su diversi livelli, che corrispondono al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). I livelli più comuni sono:
- A1: Livello base, comprensione di frasi semplici e di espressioni quotidiane.
- A2: Livello elementare, capacità di comunicare in situazioni semplici e familiari.
- B1: Livello intermedio, capacità di comprendere i punti principali di testi chiari e in lingua standard, e di interagire con una certa scioltezza in situazioni di routine.
- B2: Livello intermedio avanzato, capacità di comprendere il contenuto essenziale di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, e di interagire con una certa spontaneità e fluidità.
- C1: Livello avanzato, capacità di comprendere testi complessi e lunghi, di produrre un discorso chiaro e ben strutturato su argomenti astratti e di usare la lingua in modo flessibile ed efficace in situazioni sociali e professionali.
- C2: Livello di maestria, capacità di comprendere praticamente tutto ciò che si legge o si sente, di riassumere informazioni da diverse fonti scritte e orali, e di esprimersi in modo spontaneo, fluente e preciso.
Quali sono le certificazioni valide per le GPS?
Per partecipare ai concorsi pubblici, è spesso richiesta una certificazione linguistica di un determinato livello.
Le certificazioni valide per i concorsi GPS (Graduatorie Provinciali Supplenti) possono variare a seconda del bando.
In generale, sono accettate le certificazioni rilasciate dagli enti accreditati dal MIUR e che attestino un livello B2 o superiore.
Quanti punti vale una certificazione linguistica?
Il punteggio di una certificazione è indicata nel bando di riferimento.
Per docente e aspiranti tali, il possesso di una certificazione linguistica viene riconosciuto come punteggio nelle Graduatorie Provinciali (GPS).
In particolare, i punteggi per le GPS sono i seguenti (agg. dicembre 2024):
– certificazione B2 conferisce 3 punti
– certificazione C1 conferisce 4 punti
– certificazione C2 conferisce 6 punti
DA SAPERE – Chi è interessato al mondo dell’insegnamento nelle Scuole può aumentare ulteriormente il punteggio in graduatoria conseguendo anche il corso CLIL, acronimo di Content and Language Integrated Learning.
Il corso CLIL vale 1 punto, ma può essere abbinato ad una certificazione linguistica ottendendo i seguenti punteggi:
– CLIL + certificazione B2 conferisce 6 punti
– CLIL + certificazione C1 conferisce 7 punti
– CLIL + certificazione C2 conferisce 9 punti
Come si svolgono gli esami?
Per ottenere una certificazione linguistica è necessario sostenere una prova presso un ente certificatore accreditato.
Gli esami per le certificazioni linguistiche si compongono solitamente di una prova scritta e di una prova orale.
La prova scritta valuta le competenze nella comprensione, ascolto e produzione scritta, mentre la prova orale è una conversazione che mira a valutare le capacità di comprensione e produzione orale.
Gli esami linguistici sono generalmente strutturati in quattro parti:
- ascolto (listening), per testare la capacità di capire conversazioni di vario tipo, ad es. notizie, presentazioni e conversazioni quotidiane
- lettura (reading and use of language), per dimostrare le proprie abilità grammaticali e di vocabolario
- scrittura (writing), per verificare la capacità di produrre differenti tipi di testi, fra cui lettere, report, recensioni
- parlato (speaking), per testare l’abilità di comunicare in maniera efficace in varie situazioni.
La durata della prova è variabile da ente a ente e da livello a livello, ma generalmente si prevede un impegno temporale da 2 ore e fino a 4 ore.
Le certificazioni linguistiche hanno una scadenza?
Le certificazioni linguistiche non hanno una scadenza, ma è possibile che un ente certificatore decida di indicare una scadenza ben precisa o che un bando preveda di ritenere valida una certificazione conseguita non oltre un certo periodo di tempo.
Quindi, a parte specifiche eccezioni, non c’è un limite di validità e il certificato rilasciato riporta una data di emissione senza alcuna data di scadenza.
Qual è il costo delle certificazioni linguistiche?
I costi delle certificazioni linguistiche variano a seconda dell’ente certificatore, del livello e della sede d’esame.
Le certificazioni di lingua inglese, maggiormente diffuse e richieste, sono quelle che offrono i prezzi più contenuti.
Le certificazioni di lingue come francese, spagnolo, tedesco, cinese o altre lingue straniere, prevedono solitamente importi più alti.
In generale, i prezzi di una certificazione di inglese partono dai 200€ in su.
LM-77 Management: principali sbocchi professionali
LM-77 Management: principali sbocchi professionali
Le lauree in ambito economico sono da sempre tra quelle più apprezzate e richieste nel mercato del lavoro.
Tra esse, la laurea in Management LM-77 conta un crescente numero di studenti iscritti.
La laurea Magistrale in Management LM-77 Mercatorum e San Raffaele di Roma fornisce una conoscenza avanzata di gestione di un’impresa pubblica o privata, grazie allo sviluppo di competenze specialistiche e interdisciplinari di tipo aziendale, economico, giuridico e statistico.
In questo articolo il Polo la Dotta ti illustrerà i punti principali del corso in LM-77 Management.
Perchè scegliere gli studi in Management?
Il corso di laurea magistrale in Management (LM77) offre una formazione completa e approfondita per chi desidera acquisire le competenze necessarie per operare con successo nel mondo aziendale e imprenditoriale.
Il laureato in Management è una delle figure più ricercate nelle Aziende, sia pubbliche che private.
Ecco alcuni dei principali motivi per cui scegliere questo percorso:
- Capacità decisionali: imparerai ad analizzare dati, valutare rischi e opportunità, e prendere decisioni strategiche in contesti complessi
- Leadership: acquisirai le competenze per guidare team, motivare collaboratori e raggiungere obiettivi comuni
- Problem solving: sarai in grado di affrontare e risolvere problemi complessi, anche in situazioni di incertezza
- Comunicazione efficace: svilupperai abilità comunicative sia scritte che orali, fondamentali per interagire con interlocutori diversi
- Lavoro di gruppo: imparerai a collaborare efficacemente all’interno di team multiculturali
Non solo, avrai modo si approfondire tematiche fondamentali:
- Strategia aziendale: studierai le principali teorie e strumenti per formulare e implementare strategie di successo
- Marketing: apprenderai le tecniche per analizzare i mercati, sviluppare prodotti e servizi innovativi, e comunicare efficacemente con i clienti
- Finanza: acquisirai le conoscenze necessarie per gestire il bilancio aziendale, valutare investimenti e prendere decisioni finanziarie
- Organizzazione aziendale: studierai i modelli organizzativi più efficaci e imparerai a progettare e gestire processi aziendali
- Risorse umane: apprenderai le tecniche per selezionare, formare e gestire il personale.
Cosa si studia in Management LM77?
Ogni Ateneo stila il proprio piano di studi. Di seguito indichiamo i piani di studio proposti dalle Università Mercatorum e San Raffaele di Roma:
LM -77 Mercatorum
Sono disponibili i seguenti indirizzi:
1. Statutario in collaborazione con Sole 24 Ore
2. Management e Innovazione
LM-77 Università San Raffaele di Roma
Sono disponibili i seguenti indirizzi:
1. Management e consulenza aziendale
2. Economia e Management della Sanità e dell’Innovazione Tecnologica
3. Banking and Finance
4. Economia e Management delle organizzazioni sportive
Non solo, sono disponibili anche Master di I livello in Management, accessibili ai laureati almeno con titolo triennale, non necessariamente provenienti dall’ambito economico.
Per completezza, ricordiamo che è disponibile anche un ulteriore corso magistrale di area economica, cioè LM-56 Economia, Digital Data Analysis, Pubbliche Amministrazioni di Università Pegaso.
In generale, la differenza riguarda il fatto che la magistrale LM-56 è maggiormente focalizzata su materie affini al settore dell’economia, mentre le magistrali LM-77 danno maggiore spazio al settore degli studi aziendali.
Laurea in Management: le opportunità professionali
Laurearsi in Economia e Management permette di ricoprire moltissimi ruoli all’interno di istituzioni e imprese di varie settori e a livello locale e globale.
Gli ambiti principali sono:
- istituzioni pubbliche
- imprese private di diverse dimensioni
- società di consulenza aziendale
- banche e istituti finanziari
- pubblica amministrazione
Il laureato in Management LM-77 Mercatorum e San Raffaele Roma potrà accedere all’Esame di Stato per la professione di Dottore commercialista, inscrivendosi all’albo A.
Vediamo nel dettaglio le principali professioni alle quali si può aspirare:
PROJECT MANAGER
PRODUCT MANAGER
DATA ANALYST
BRAND MANAGER
MARKETING MANAGER
ACCOUNT MANAGER
SALES MANAGER
FINANCE MANAGER
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO
IMPIEGATO DI BANCA
CONSULENTE AZIENDALE
ANALISTA DI MERCATO
IMPRENDITORI IN AZIENDE DI DIVERSE DIMENSIONI E CONTESTI DI MERCATO
COMMERCIALISTA
In particolare, nelle grandi aziende il laureato LM-77 Management può inserirsi tanto nelle diverse funzioni specialistiche aziendali (marketing, finanza, produzione, strategia competitiva, gestione, elaborazione delle informazioni, sistema informativo, gestione del personale) quanto in ruoli che richiedono conoscenza interfunzionale e attitudine al cambiamento: attività tipicamente di staff e di supporto alla Direzione generale.
Chi, invece, è interessato ad una PMI (piccola-media impresa), può svolgere ruoli di assistenza agli imprenditori e ai responsabili funzionali.
Nelle società di consulenza aziendale il laureato è impiegato tipicamente nei ruoli di business analyst e assistant consultant.
Non solo, la partecipazione a concorsi pubblici costituisce un’altra possibilità significativa per i laureati in possesso di un titolo magistrale in Managament LM77, potendo concorrere per posizioni in enti pubblici, istituzioni finanziarie o organizzazioni governative.
Dalle rilevazioni di Almalaurea risulta che a 1 anno dal conseguimento del titolo magistrale in Scienze dell’economia il tasso di occupazione è del 73%, mentre per il corso in Scienze economico-aziendali è superiore al 76%.
Come diventare docente nella scuola secondaria
Per gli aspiranti al ruolo di docente di scuola superiore, ricordiamo che con la laurea LM-77 Management si può insegnare in diverse classi di concorso, in particolare:
A-21 (ex A039 ) – Geografia
A-45 (ex A017 ) – Scienze economico-aziendali
A-46 (ex A019 ) – Scienze giuridico-economiche
A-47 (ex A048 A049 ) – Scienze matematiche applicate
Dopo la laurea, sarà indispensabile seguire il percorso abilitante da 60 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche, metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche, acquisite tramite apposito percorso formativo (60 CFU/CFA) o con percorsi alternativi di 30 o 36 CFU per chi ha già esperienza nel settore scolastico.
È possibile anche iscriversi alla nostra newsletter dei corsi abilitanti tramite questo MODULO >> https://forms.gle/WZACq3b5vegLbRSV7 per rimanere sempre aggiornati sull’apertura dei bandi e iscrizioni!
Il tuo futuro inizia qui: contatta il polo La Dotta
Scegliere un percorso di laurea economica come Management LM-77 Mercatorum o San Raffaele di Roma permette di acquisire una vasta gamma di competenze trasversali.
In linea generale, la formazione econimica in Management consente di approfondire temi relativi alla gestione aziendale, alla finanza, alla contabilità, alle analisi di mercato e alla gestione del personale. Ciò apre un grande ventaglio di possibilità di carriera.
Contatta il Polo La Dotta per scoprire l’iter universitario più vantaggioso per te e avvia la tua carriera nel settore che ami!
Come diventare Psicologo
Come diventare Psicologo
Il percorso, che attira da sempre tante persone, richiede una laurea triennale seguita da una laurea magistrale, con successiva iscrizione all’albo professionale di riferimento.
È un cammino accademico lungo, in cui è essenziale avere una forte motivazione personale.
Non solo, la figura dello psicologo è molto delicata, poiché implica una naturale inclinazione ad aiutare gli altri, oltre a un ampio insieme di competenze specifiche.
Nella pratica quotidiana, inoltre, ti troverai ad affrontare situazioni complesse come le dipendenze, la depressione, le difficoltà nei rapporti interpersonali e molto altro.
Diventare psicologo rappresenta una vera e propria scelta di vita, un aspetto che è importante considerare attentamente prima di intraprendere il percorso formativo.
Come diventare Psicologo:dal corso di laurea all'abilitazione
Differenza tra psicologo e psicoterapeuta
Come diventare psicologo: il ruolo cruciale del Tirocinio Pratico Valutativo
Come diventare psicologo: L’importanza della Prova Pratica Valutativa (PPV)
Differenza tra Psicologia del Lavoro e Psicologia Clinica
Percorso di studi online per Psicologi presso l’Università Mercatorum
Chi è lo Psicologo?
Prima di capire come diventare psicologo dobbiamo definire chi è lo psicologo.
Lo psicologo è un professionista specializzato nel campo della mente e del comportamento umano. Si occupa dello studio dei processi mentali, emotivi e comportamentali, nonché delle interazioni tra gli individui e l’ambiente che li circonda.
La figura dello psicologo è cruciale in molteplici contesti, che vanno dal campo clinico a quello lavorativo, dall’istruzione alla ricerca scientifica.
I compiti dello psicologo possono variare notevolmente a seconda della specializzazione e dell’ambito in cui operano.
In sintesi, lo psicologo è un professionista altamente qualificato che lavora per comprendere, sostenere e migliorare la salute mentale e il benessere psicologico delle persone. Con competenza, empatia e rispetto, lo psicologo accompagna i propri clienti lungo il percorso che lo dovrebbe condurre verso una vita più equilibrata, soddisfacente e significativa.
Differenza tra Psicologo e Psicoterapeuta
Nel linguaggio comune i termini psicologo, psichiatra, psicanalista e psicoterapeuta vengono spesso erroneamente utilizzati come interscambiabili, ma così non è.
- Lo psicologo: Lo psicologo non è un medico. È un professionista della salute laureato in Psicologia. Dal 2023-24 il laureato in LM51 è anche abilitato alla professione poiché durante la laurea si svolge sia il tirocinio che la Prova Pratica Valutativa, in tal modo potendo accedere all’iscrizione dell’Albo Professionale.
Lo scopo principale del lavoro dello psicologo è la prevenzione del disagio o dei disturbi psicologici, la promozione del benessere della persona e il recupero dello stesso, tramite un’attenzione focalizzata al funzionamento della mente. - Lo psicoterapeuta: Quello di “psicoterapeuta” è un titolo legale aggiuntivo rispetto a quello di psicologo o medico, che garantisce una specifica formazione. Tale titolo deriva infatti da un percorso di studi di 4 anni di specializzazione post-lauream, presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente. Lo psicoterapeuta – a differenza dello psicologo – è dunque il professionista indicato nella cura dei disturbi psicopatologici.
Il titolo di psicoterapeuta non abilita comunque alla prescrizione di farmaci, se non si è un medico. - Lo psichiatra: Nell’ordinamento italiano lo psichiatra è un laureato in medicina e chirurgia con specializzazione in psichiatria. Quindi, è prima di tutto un medico: può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci e richiedere e valutare esami clinici. Lo psichiatra, in quanto medico, può anche avere una formazione psicoterapeutica. In tal caso avrà il titolo aggiuntivo di psichiatra e psicoterapeuta.
Gli ambiti della psicologia
Gli psicologi lavorano in una vasta gamma di contesti e ambiti, applicando le loro conoscenze per comprendere, spiegare e migliorare il funzionamento individuale e sociale.
La disciplina è in continua evoluzione per affrontare le sfide emergenti e soddisfare le esigenze della società moderna. Gli psicologi lavorano in una vasta gamma di contesti, contribuendo al benessere individuale e collettivo attraverso la costante ricerca e pratica.
Di seguito sono elencati alcuni dei principali ambiti della psicologia:
Psicologia Clinica: Questo ambito si concentra sulla diagnosi, la valutazione e il trattamento dei disturbi psicologici e delle disfunzioni emotive e comportamentali. Gli psicologi clinici lavorano con individui di tutte le età e background, fornendo terapia e supporto per una vasta gamma di problemi, tra cui depressione, ansia, disturbi alimentari, dipendenze e disturbi della personalità
Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni: Questo ambito si concentra sullo studio del comportamento umano all’interno del contesto lavorativo. Gli psicologi del lavoro e delle organizzazioni si occupano di selezione del personale, formazione, sviluppo organizzativo, gestione delle risorse umane, leadership, motivazione e benessere dei dipendenti.
Psicologia Scolastica e dell’Istruzione: Gli psicologi scolastici si dedicano alla comprensione e al miglioramento dei processi educativi e dello sviluppo dei bambini e degli adolescenti. Si occupano di valutazioni psicologiche, consulenza agli studenti, supporto ai genitori e interventi per promuovere l’apprendimento e il benessere emotivo all’interno delle istituzioni scolastiche
Come diventare Psicologo
Diventare psicologo è un percorso gratificante e impegnativo che richiede una combinazione di formazione accademica, esperienza pratica e competenze interpersonali. Se sei interessato a intraprendere questa carriera, ecco una panoramica generale su come puoi raggiungere il tuo obiettivo:
- Educazione Universitaria: Il primo passo per diventare psicologo è ottenere una laurea triennale (laurea di primo livello) in psicologia o in un campo correlato. Durante il corso di laurea, si acquisisce una solida base di conoscenze teoriche e pratiche nella disciplina, che include aree come psicologia generale, statistica, metodologia di ricerca e psicologia dello sviluppo.
- Laurea Magistrale: Dopo aver completato la laurea triennale, molti aspiranti psicologi scelgono di proseguire gli studi ottenendo una laurea magistrale. Questo livello di istruzione offre l’opportunità di specializzarsi in un ambito specifico della psicologia.
- Tirocinio e Esperienza Pratica: Durante il percorso universitario, è fondamentale acquisire esperienza pratica attraverso un tirocinio abilitante TPV. Questa esperienza offre l’opportunità di applicare le conoscenze teoriche acquisite in aula, sviluppare competenze pratiche e ottenere una comprensione più approfondita del lavoro dello psicologo.
- Specializzazione e Pratica Professionale: Dopo aver ottenuto la licenza, puoi scegliere di specializzarti ulteriormente in un ambito specifico della psicologia, come psicoterapia, neuropsicologia, psicologia forense, psicologia scolastica o counseling. Puoi praticare in una varietà di contesti, tra cui cliniche private, ospedali, istituti scolastici, organizzazioni senza scopo di lucro o agenzie governative.
Il ruolo cruciale del Tirocinio Pratico Valutativo
Il percorso per il conseguimento dell’abilitazione di psicologo è arricchito e reso completo attraverso il tirocinio pratico valutativo (TPV), un elemento fondamentale all’interno del percorso universitario, che offre un’esperienza pratica essenziale per l’esercizio della professione.
Durante il tirocinio pratico valutativo, gli studenti hanno l’opportunità di applicare le conoscenze teoriche acquisite a situazioni reali e complesse. Attraverso la supervisione di esperti del settore, gli studenti imparano a condurre valutazioni psicologiche approfondite utilizzando una varietà di strumenti e metodologie standardizzati. Questo processo non solo consente agli studenti di affinare le proprie competenze di osservazione e valutazione, ma anche di sviluppare la capacità di formulare diagnosi accurate e di fornire raccomandazioni appropriate per il trattamento e il supporto dei pazienti.
Oltre all’aspetto formativo, il TPV svolge un ruolo cruciale nell’ottenimento dell’abilitazione necessaria per esercitare la professione di psicologo. Per poter ottenere l’abilitazione è necessario infatti aver svolto un tirocinio di 750 ore complessive.
In conclusione, il tirocinio pratico valutativo è un elemento chiave nel percorso di formazione degli psicologi, offrendo non solo un’opportunità di apprendimento pratico e significativo, ma anche un passaggio fondamentale verso l’ingresso nella professione.
L’importanza della Prova Pratica Valutativa (PPV)
In base ai nuovi ordinamenti didattici abilitanti, coloro che conseguono la laurea magistrale in psicologia e che hanno svolto il TPV, si abiliteranno alla professione di psicologo attraverso una prova pratica valutativa (PPV), in sostituzione dell’esame di Stato.
La prova è unica e verte sull’attività svolta durante il TPV e sui legami tra teorie/modelli e pratiche professionali, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale. La valutazione ha ad oggetto le competenze relative alla capacità di mettere in evidenza i legami tra teorie/modelli e alla pratica svolta durante il tirocinio, sulla conoscenza del codice deontologico degli psicologi.
La valutazione prevede una votazione massima di 100 punti e l’abilitazione è conseguita con una votazione di almeno 60/100.
Differenza tra psicologia del lavoro e psicologia clinica
Mentre la psicologia del lavoro si concentra sulle dinamiche organizzative e sul benessere dei dipendenti nelle situazioni lavorative, la psicologia clinica si occupa della diagnosi, trattamento e prevenzione dei disturbi mentali e emotivi. Gli psicologi clinici lavorano spesso in cliniche, ospedali o pratiche private, fornendo supporto terapeutico a individui, coppie o gruppi.
Come posso ottenere l’abilitazione in Psicologia Clinica se ho una laurea magistrale in Psicologia del Lavoro?
Per legge, qualsiasi psicologo può lavorare in ambito clinico, a prescindere dall’indirizzo di laurea che ha intrapreso.
Coloro che sono in possesso di una laurea magistrale in psicologia del lavoro ma desiderano esercitare la professione nel campo della psicologia clinica, possono intraprendere diverse strade.
Una delle opzioni più comuni è quella di considerare corsi di specializzazione post-laurea in psicologia clinica. Tali corsi offrono un approfondimento mirato ai principi e alle pratiche della psicologia clinica, consentendo di acquisire competenze specifiche nel trattamento e nella gestione dei disturbi mentali ed emotivi.
In alternativa, è possibile valutare la possibilità di frequentare corsi di formazione continua o workshop specifici in ambito clinico. Questi corsi possono fornire un’introduzione rapida e focalizzata agli approcci terapeutici più recenti, alle tecniche di valutazione e alle strategie di intervento, consentendovi di aggiornare le vostre competenze e di ampliare le vostre prospettive professionali.
Infine, se avete già una solida formazione in psicologia del lavoro e desiderate espandere le vostre competenze verso la psicologia clinica, potete considerare l’opzione di sostenere gli esami di abilitazione necessari per ottenere la certificazione come psicologo clinico. Questo percorso richiede uno studio autonomo e una preparazione accurata, ma può offrire un accesso diretto alla pratica clinica una volta completato con successo.
Percorso di studi online per psicologi presso l’Università Mercatorum
Chi preferisce studiare in un ateneo telematico, può intraprendere i corsi di laurea dell’Università Mercatorum.
Il percorso da noi consigliato prevede la formula 3+2, ovvero:
- corso di laurea online triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche – L24
- corso di laurea magistrale biennale in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni – LM51
Al momento il tirocinio pratico valutativo è così suddiviso:
– 250 ore nel percorso Triennale
– 500 ore nel percorso Magistrale
Prima del conseguimento del titolo finale LM51, gli studenti sosterranno la Prova Pratica Valutativa e, successivamente, l’esame di laurea.
L’Università Mercatorum metterà a disposizione degli studenti una lista di strutture convenzionate presso cui svolgere il TPV ed, eventualmente, sarà anche possibile convenzionare delle strutture ex novo.
Non solo, tramite il polo didattico LA DOTTA, sono disponibili anche i seguenti MASTER:
– Psicologia Organizzativa e delle istituzioni di Unimercatorum, in collaborazione con Sole 24 Ore Formazione
– Coaching umanistico e programmazione neuro-linguistica in Università Pegaso
– Coaching blended o Business Coaching in Unimercatorum
– Neuropsicologia dell’età evolutiva di Unipegaso (master di II livello)
Cosa fare dopo il Liceo Linguistico
Cosa fare dopo il Liceo Linguistico
Tra tutti i titoli conseguiti nelle scuole secondarie italiane, il diploma di liceo linguistico è uno dei più apprezzati e richiesti sul mercato del lavoro. Questo è dovuto al fatto che il curriculum di studi, caratterizzato da un approccio multidisciplinare e un’ampia prospettiva internazionale, offre numerose opportunità in ambito professionale, rendendo disponibili diverse carriere anche per coloro che si fermano al diploma.
Quindi, cosa fare dopo il liceo linguistico? Chi desidera ampliare ulteriormente le proprie opportunità lavorative ha la possibilità di proseguire gli studi, iscrivendosi a un corso universitario. Se ti stai interrogando su quali strade intraprendere dopo aver conseguito il diploma di liceo linguistico, troverai in questa guida una risposta dettagliata e comprensiva alle tue domande.
Cosa fare dopo il liceo linguistico:
corsi di laurea e sbocchi occupazionali
Lavorare dopo il liceo linguistico senza Laurea
Durante il quinquennio di studi del liceo linguistico, gli studenti ricevono una formazione multidisciplinare, con un’attenzione preponderante alle lingue straniere, ma che abbraccia anche altri ambiti del sapere.
Le lingue studiate nel corso di questo percorso formativo sono tre: la prima lingua è invariabilmente l’inglese, mentre le altre due possono essere scelte tra lingue europee, come lo spagnolo, il francese o il tedesco, oppure lingue più esotiche, come l’arabo, il russo o il cinese.
In un contesto globalizzato come quello attuale, la conoscenza delle lingue straniere rappresenta una competenza essenziale, molto apprezzata nel mercato del lavoro. Per questo motivo, i diplomati al liceo linguistico possono trovare opportunità lavorative anche senza proseguire gli studi universitari. Tuttavia, le possibilità di impiego variano in base alle lingue conosciute: optare per una scuola che offre la possibilità di studiare una lingua meno comune può risultare vantaggioso per il futuro professionale.
I settori nei quali si può lavorare con il diploma di liceo linguistico sono numerosi e comprendono, ad esempio:
- Il settore turistico: si può lavorare nell’ambito della ricettività turistica, in hotel, resort, villaggi turistici, e così via, oltre che come hostess o steward, sia di volo che di terra.
- Il settore della formazione: con il diploma di liceo linguistico, si può operare come tutor o insegnante in scuole di lingue private o offrire lezioni private.
- Il settore commerciale: tutte le aziende che intrattengono rapporti con l’estero necessitano di persone competenti che possano gestire le comunicazioni con clienti e fornitori stranieri.
- Il settore dei servizi: in questo caso, si può lavorare in segreteria, in uffici amministrativi esteri con contatti internazionali, oppure al front office, se si interagisce con persone straniere.
Per coloro che desiderano entrare nel mondo del lavoro subito dopo il diploma, le certificazioni linguistiche rappresentano un’importante risorsa. Aggiungere al proprio curriculum una certificazione riconosciuta, che attesti un livello di conoscenza molto buono o eccellente di una o più lingue straniere, è un ottimo biglietto da visita per potenziali datori di lavoro.
Dopo il diploma, si può anche considerare di trascorrere un periodo all’estero, partecipando a programmi di studio o lavoro. Anche questa esperienza contribuisce ad arricchire il curriculum vitae e può facilitare la ricerca di impiego.
Quali corsi di laurea scegliere dopo il liceo linguistico
Dopo aver conseguito il diploma di liceo linguistico, è possibile iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria. I percorsi universitari che rappresentano una naturale prosecuzione per i diplomati del liceo linguistico comprendono:
- I corsi di laurea in lingue e letterature straniere
- Le scuole di interpretariato e traduzione;
- I corsi di laurea in mediazione linguistica.
Una formazione universitaria, come per esempio la laurea triennale L12 in Lingue e Mercati di UniMercatorum, apre numerose opportunità professionali: dall’insegnamento nelle scuole secondarie (previo superamento del concorso) al lavoro come interprete e traduttore, fino alla figura del mediatore linguistico.
Altri percorsi di laurea di primo e secondo livello, caratterizzati da una visione internazionale, pur non essendo focalizzati direttamente sull’uso e lo studio delle lingue straniere, sono quelli in scienze politiche e relazioni internazionali.
Tali corsi consentono di operare in ambito diplomatico, nel settore della cooperazione internazionale o nella formazione.
È possibile considerare anche altri corsi di laurea nel campo umanistico o nell’area della comunicazione.
Chi opta per queste strade può aspirare a lavorare in agenzie di comunicazione internazionale o nell’editoria, come editor o in redazioni specializzate in tematiche internazionali, come la Laurea triennale L36 in Scienze Politiche e relazioni internazionali sempre di Universitas Mercatorum.
Una volta ottenuta la laurea triennale o magistrale, si possono intraprendere le professioni più diverse. Oltre a poter lavorare in azienda, mirando a posizioni meglio retribuite rispetto a quelle accessibili con il solo diploma, si possono esplorare altre carriere.
Tra le professioni disponibili per chi possiede un diploma linguistico e una laurea di primo livello c’è quella di guida turistica. Per diventare guida turistica, è necessario superare un esame di abilitazione e iscriversi all’elenco nazionale delle guide turistiche.
Altre professioni accessibili ai laureati includono quelle di interprete e traduttore. Mentre il traduttore lavora su testi scritti o su supporti audio e video, l’interprete traduce discorsi in tempo reale o differito. Questa qualifica consente di operare come libero professionista o come dipendente di enti pubblici, multinazionali o agenzie di traduzione.
Nella scelta del percorso universitario ideale, è importante considerare sia le possibilità di carriera offerte da ciascun corso sia le proprie aspirazioni personali. Chi cerca un corso di laurea ben strutturato, fruibile anche a distanza, può valutare l’offerta formativa dell’Università telematica Mercatorum.
Infine, tra i corsi di laurea più gettonati dai diplomati al liceo linguistico ci sono anche quelli in Lettere, Sapere Umanistico e Formazione, per chi è più orientato verso le discipline umanistiche, oppure in Scienze Turistiche, per chi desidera intraprendere una delle molteplici professioni nel settore turistico, entrambi disponibili in UniPegaso.
Svolgere uno stage all'estero
Per coloro che desiderano ottenere un’esperienza pratica nell’ambito delle lingue straniere, un’opzione da considerare è lo svolgimento di uno stage all’estero. Gli stage all’estero offrono esperienze di lavoro rilevanti in settori come la traduzione, l’interpretariato, l’insegnamento delle lingue o la comunicazione interculturale.
Opportunità di lavoro all'estero
Per i diplomati del liceo linguistico, lavorare all’estero offre una straordinaria opportunità di mettere in pratica le competenze linguistiche acquisite e di immergersi in una nuova cultura. Grazie a competenze linguistiche consolidate, si aprono molteplici prospettive professionali globali, tra cui insegnamento delle lingue, attività di traduzione, interpretariato, impiego nel settore turistico e in multinazionali.
Lavorare all’estero permette non solo di ampliare le proprie prospettive professionali, ma anche di crescere personalmente attraverso nuove esperienze e incontri culturali. I cittadini italiani possono lavorare in tutti i Paesi dell’Unione Europea e in alcuni Paesi extraeuropei grazie al programma Working Holiday Visa, che consente di studiare e lavorare all’estero per un periodo fino a 12 mesi.
Dubbi su cosa fare dopo il liceo linguistico? Contatta il Polo La Dotta!
Se ancora non hai le idee chiare su cosa fare dopo il liceo linguistico contatta il Polo La Dotta e richiedi un orientamento gratuito! I nostri tutor sono a tua disposizione per aiutarti a scegliere il corso di laurea perfetto per te. Cosa aspetti? Clicca sul form.
Come diventare Esperto di Marketing
Come diventare Esperto di Marketing
Come diventare esperto di Marketing?
Viviamo nell’era digitale in cui marketing e comunicazione, soprattutto sui social media, rivestono un ruolo centrale nel mondo degli affari, della politica, delle aziende e dell’intrattenimento.
Il web marketing è essenziale per la formazione di specialisti nel coordinamento dei processi di innovazione nella comunicazione interna ed esterna d’impresa, gestione delle campagne di marketing, nuove tecnologie multimediali e strategie aziendali.
Che si tratti di promuovere prodotti e servizi o costruire un proprio brand, l’abilità di muoversi magistralmente in queste intricate reti di social media è fondamentale per chiunque abbia ambizioni professionali eccelse in cui si svolgerà.
Se vuoi iniziare a studiare per lavorare in questa emozionante professione, continua a leggere per capire come diventare un esperto in marketing, comunicazione e social media.
Noi tutor del polo La Dotta possiamo aiutarti a costruire il percorso di studi perfetto per te per raggiungere i tuoi obiettivi e diventare esperto di marketing, comunicazione e social media.
Come diventare esperto di marketing, comunicazione e social media
Cosa fa chi si occupa di marketing e comunicazione?
Diventare esperto di marketing e della comunicazione vuol dire occuparsi di promuovere e pubblicizzare prodotti, servizi o brand per raggiungere determinati obiettivi aziendali.
Le attività di marketing e comunicazione possono includere:
- Indagine di mercato: esame dei trend di mercato, dei concorrenti per identificare il pubblico di interesse e potenziali opportunità di crescita aziendale.
- Sviluppo della strategia di marketing: definizione di obiettivi, identificazione del target di riferimento, pianificazione di attività e risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati.
- Creazione di contenuti: Produzione di materiale pubblicitario, promozionale e informativo, come annunci pubblicitari, brochure, post sui social media, articoli sul blog e altro ancora.
- Gestione delle relazioni pubbliche: Creazione e mantenimento di rapporti con i media, organizzazione di eventi aziendali, gestione delle crisi di reputazione e diffusione di comunicati stampa.
- Pianificazione e gestione delle campagne pubblicitarie: selezione di canali pubblicitari efficaci, impostazione del budget pubblicitario e monitoraggio delle performance delle campagne.
- Marketing digitale: utilizzo di strumenti e piattaforme online per promuovere prodotti e servizi, come SEM (marketing sui motori di ricerca) e SEO (ottimizzazione dei motori di ricerca), social media, email marketing e content creator.
- Analisi e monitoraggio dei risultati: valutazione delle performance delle attività di marketing e comunicazione attraverso l’analisi di dati e metriche, come il traffico del sito web, le interazioni sui social media, le conversioni e altro ancora.
- Organizzazione di eventi: stabilire il tema e la finalità dell’evento, la sua promozione, la gestione logistica e ricerca di fornitori e partner.
Queste attività richiedono una competenza multidisciplinare per ampliare le capacità analitico-decisionali e rafforzare il problem-solving, in risposta alla crescente complessità degli scenari competitivi.
Cosa fa un social media manager?
Un social media manager (SSM) è una persona responsabile della gestione e dell’amministrazione delle attività sui social media per conto di un’azienda, un marchio o un individuo.
Infatti, il SSM svolge una serie di compiti per gestire e migliorare la presenza online di un’azienda, un marchio o un individuo sui social media.
Questi compiti includono:
Sviluppo della strategia
Prima di tutto, il social media manager sviluppa una strategia di social media che si allinea agli obiettivi generali di marketing e comunicazione dell’azienda o del cliente.
Gestione dei profili
Inoltre, creazione e gestione di profili aziendali su varie piattaforme social, come Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn, ecc.
Creazione e pubblicazione di contenuti
Creazione di contenuti originali, come post, immagini, video, sondaggi, ecc., per condividere sulle piattaforme social. Questi contenuti devono essere rilevanti per il pubblico di riferimento e supportare gli obiettivi della strategia di social media.
Interazione e coinvolgimento
Rispondere ai commenti, alle domande e ai messaggi degli utenti, incoraggiare il coinvolgimento e la partecipazione della community, gestire le interazioni in modo proattivo e reattivo.
Monitoraggio delle metriche
Anche utilizzare strumenti di analisi per monitorare le metriche di performance, come il coinvolgimento degli utenti, il traffico web generato dai social media, le conversioni, ecc.
Analisi dei risultati
Naturalmente, analizzare i dati raccolti per valutare l’efficacia delle attività sui social media, identificare tendenze, opportunità e aree di miglioramento.
Gestione degli annunci pubblicitari
In aggiunta, creare e gestire campagne pubblicitarie sui social media per raggiungere specifici obiettivi di marketing, come aumentare la consapevolezza del marchio, generare lead o vendite.
Collaborazione con altri dipartimenti
Collaborare con il team di marketing, il team creativo e altri dipartimenti per garantire una coerenza e un’integrazione efficace delle attività sui social media con altre iniziative di marketing e comunicazione.
Cosa studiare per lavorare nel marketing
Per diventare un professionista di marketing e social media, è consigliabile ottenere una laurea triennale o magistrale in marketing, comunicazione, pubblicità o discipline correlate.
Il corso di laurea triennale di Università Mercatorum di Comunicazione e Multimedialità (Classe L-20) offre ai suoi laureati una solida base culturale e competenze avanzate nell’analisi delle informazioni e dei dati, specialmente nell’ambito di una società in continua trasformazione dovuta alla digitalizzazione dei processi comunicativi.
Gli studenti che completano questo corso sono preparati ad entrare nei vari settori della comunicazione, sia pubblici che privati, lavorando per istituzioni, associazioni, aziende, editoria, media, agenzie creative, organizzatori di eventi culturali, centri media e concessionarie pubblicitarie.
Il programma di studi integra discipline umanistiche, sociologiche e massmediologiche, promuovendo un approccio interdisciplinare per fornire una visione completa della comunicazione contemporanea.
Il programma di Laurea Magistrale online di Università Mercatorum in Comunicazione Digitale e Marketing (Classe LM-59) è un corso di laurea magistrale che forma esperti nella gestione dei processi di innovazione legati alla comunicazione aziendale, sia interna che esterna, e nella conduzione di strategie di marketing utilizzando le più recenti tecnologie multimediali, con un’enfasi particolare sulle tattiche digitali e sociali.
L’obiettivo principale è quello di formare professionisti in grado di creare e gestire contenuti comunicativi attraverso i mezzi digitali.
Il Digital Communication Manager è un esperto nel coordinare team multidisciplinari per sviluppare, implementare e gestire prodotti comunicativi digitali.
Questo professionista possiede una formazione che integra conoscenze ICT con aspetti legali, creazione di contenuti, analisi di mercato e utilizzo di Big Data.
Cosa fare dopo la laurea in marketing
Dopo aver conseguito una laurea in marketing, ci sono diverse opzioni che puoi considerare per avviare la tua carriera o continuare il percorso accademico.
È consigliabile cercare opportunità di stage o posizioni entry-level presso agenzie di marketing, aziende o organizzazioni che offrono esperienza pratica nel settore.
Infatti, questo ti permetterà di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli studi e di costruire una solida base di esperienza lavorativa.
Se hai una buona idea imprenditoriale o sei interessato a lavorare in proprio, potresti considerare di avviare la tua agenzia di marketing o consulenza. Puoi specializzarti in un settore specifico o offrire servizi di marketing generale a piccole imprese e start-up.
Desideri approfondire le tue conoscenze in un’area specifica del marketing o acquisire competenze più avanzate?
Allora ti consigliamo di frequentare un master o corsi di specializzazione.
Questi programmi possono fornire una formazione più approfondita su argomenti come il marketing digitale, la gestione del marchio, l’analisi dei dati, e altro ancora.
Il Master in Digital Marketing, Social Media Communication & eCommerce Management (MA1716, ed. 2024-25) di UniPegaso mira a formare professionisti del marketing capaci di sviluppare una strategia digitale efficace, pianificare e gestire campagne pubblicitarie, ottimizzare la visibilità sui motori di ricerca (SEO), implementare strategie di Content Marketing e utilizzare la Marketing Automation.
I partecipanti acquisiranno competenze per promuovere una cultura aziendale orientata ai dati, alla crescita e alla sperimentazione attraverso l’applicazione del Growth Hacking, al fine di migliorare continuamente la strategia digitale e raggiungere gli obiettivi di business.
Indipendentemente dalla strada che sceglierai, sarà importante continuare a sviluppare le tue competenze attraverso l’esperienza pratica, la formazione continua e il networking con professionisti del settore.
Quanto guadagna un esperto di marketing?
Il salario medio di un esperto in marketing, comunicazione e social media varia in base all’esperienza, alla posizione geografica e al settore di appartenenza.
Tuttavia, in media, un professionista con esperienza può guadagnare tra i 40.000 e i 70.000 € all’anno, con possibilità di incremento salariale in base all’avanzamento di carriera e all’acquisizione di competenze specialistiche.
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In conclusione, diventare un esperto in marketing, comunicazione e social media richiede un impegno costante nello studio, nell’apprendimento continuo e nello sviluppo di competenze pratiche e trasversali.
Con una solida preparazione universitaria grazie al polo La Dotta, Ei Point accreditato di UniPegaso, UniMercatorum e Università San Raffaele di Roma, sarai ben equipaggiato per affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte da questo affascinante settore, e raggiungere il successo professionale che desideri.
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Come diventare Insegnante di Sostegno
Come diventare Insegnante di sostegno
Settembre 2024
L’insegnante di sostegno è un professionista specializzato nel fornire assistenza agli studenti con disabilità che affrontano particolari difficoltà nell’apprendimento.
Per diventare insegnante di sostegno, è necessario seguire un percorso di studi specifico e conseguire una specializzazione attraverso il TFA (Tirocinio Formativo Attivo).
Tra le principali responsabilità di questa figura, mirate a garantire il benessere e il progresso educativo degli alunni, l’incoraggiamento continuo è di fondamentale importanza, così come la promozione della socialità e del processo di apprendimento.
In questo articolo esploreremo il ruolo dell’insegnante di sostegno per garantire un’educazione inclusiva, analizzando le competenze necessarie, le sfide e le opportunità di questa professione cruciale.
Come diventare Insegnante di Sostegno
Insegnante di sostegno: chi è e cosa fa
Come si diventa insegnante di sostegno?
Quali sono i requisiti per il TFA? Come funziona il TFA Sostegno?
Quanto costa un corso per diventare insegnante di sostegno?
Come funziona il concorso per insegnanti di sostegno
Quanto guadagna mediamente un insegnante di sostegno?
Insegnante di sostegno: chi è e cosa fa
L’insegnante di sostegno è un docente con un ruolo essenziale nel supporto agli studenti con disabilità fisiche o psichiche. Questo compito, tuttavia, non si limita all’assistenza individuale, ma si estende all’intera classe, favorendo l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).
Il ruolo dell’insegnante di sostegno non è esclusivamente didattico, poiché interagisce con gli studenti anche a livello affettivo e relazionale, diventando un punto di riferimento significativo nel loro sviluppo.
Inoltre, questa figura collabora strettamente con gli altri docenti e partecipa attivamente ai consigli di classe e agli incontri con i genitori, con l’obiettivo di sviluppare un percorso educativo inclusivo che soddisfi le esigenze degli studenti.
L’insegnante di sostegno:
- Sviluppa progetti personalizzati per studenti e classi.
- Crea un ambiente di apprendimento positivo e sociale.
- Partecipa ai consigli di classe e agli incontri con i genitori.
- Può anche tenere lezioni alla classe.
Come si diventa insegnante di sostegno?
Per diventare insegnante di sostegno i passaggi da compiere sono simili a quelli per diventare insegnanti, con una differenza in merito all’abilitazione per l’insegnamento da conseguire attraverso il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) sostegno.
Per diventare insegnante di sostegno, è necessario seguire un percorso specifico a seconda del livello scolastico:
- Scuola primaria: Bisogna completare il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria o avere un diploma di liceo magistrale (conseguito entro l’a.s. 2001/02) o un titolo estero equivalente. Poi, si può accedere al Tirocinio Formativo Attivo (TFA).
- Scuola secondaria: È necessario avere una laurea triennale, poi una laurea magistrale che consente l’accesso a una classe di concorso per l’insegnamento. Anche qui, bisogna passare per il TFA.
Un altro modo per diventare insegnante di sostegno è inviare la Messa A Disposizione (MAD) alle scuole, senza bisogno di titoli specifici. Quindi come si diventa insegnante di sostegno senza laurea?
Se possiedi un diploma che ti permette di accedere alle classi di concorso ITP, puoi diventare insegnante di sostegno senza una laurea tramite la Messa a Disposizione (MAD). Questo metodo prevede l’invio della tua candidatura ai vari istituti scolastici per svolgere supplenze brevi.
Chi desidera lavorare a stretto contatto con i bambini può iscriversi al corso di laurea a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis), che alla data di pubblicazione di questo articolo è l’unico corso di laurea abilitante all’insegnamento nelle scuole primaria e dell’infanzia.
Quali sono i requisiti per il TFA? Come funziona il TFA Sostegno?
Per accedere al Tirocinio Formativo Attivo (TFA), bisogna:
- Essere già abilitati all’insegnamento.
- Avere una laurea magistrale con classe di concorso o un diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, più 24 CFU in area socio-psico-pedagogica.
- Avere una laurea e tre anni di servizio negli ultimi cinque anni.
- Avere un diploma tecnico o professionale che dà accesso alla classe di concorso.
I 24 CFU sono necessari per garantire la qualità didattica. Dal 2025, per i professori di sostegno, diventeranno 30.
Il TFA dura 8 mesi e si svolge in ambiente scolastico. Durante questo periodo, i candidati accumulano 60 CFU tramite lezioni, laboratori e prove. Per accedere al TFA, bisogna superare:
- Un test pre-selettivo con 60 domande a scelta multipla.
- Una prova scritta con domande aperte.
- Un colloquio orale.
Chi supera tutte le prove, ma non rientra nella graduatoria, può chiedere di essere inserito in quella di un’altra università con posti disponibili. Dopo il TFA, si può partecipare al concorso per insegnanti di sostegno.
Sono esentati dalla prova pre-selettiva coloro che hanno svolto almeno 3 anni di insegnamento negli ultimi 5 anni o coloro in possesso di specifici titoli abilitanti.
Chi ha insegnato per almeno 3 anni negli ultimi 5 anni o possiede una laurea in Scienze della formazione primaria o un altro titolo abilitante all’insegnamento nella scuola primaria o dell’infanzia può accedere direttamente al TFA sostegno senza sostenere la prova pre-selettiva. Anche coloro che hanno ottenuto 24 CFU in ambito pedagogico e psicologico (30 CFU dal 2025) sono esonerati dalla prova pre-selettiva.
Quanto costa un corso per diventare insegnante di sostegno?
Il corso per diventare insegnanti di sostegno costa circa 2.500 – 3.000 euro. Nel bando TFA di ogni Università che organizza i corsi, sono indicate tutte le informazioni sui percorsi formativi, compresi i costi.
È importante specificare che, tra le spese, non ci sono solo quelle per l’accesso al corso, ma anche il costo dell’iscrizione e altre spese aggiuntive.
Come funziona il concorso per insegnanti di sostegno
Per diventare insegnante di sostegno di ruolo, viene indetto un concorso a livello nazionale, che coinvolge tutte le regioni del Paese. L’organizzazione del concorso è suddivisa per regione, il che significa che ogni regione si occupa di gestire e coordinare le procedure specifiche per i candidati del proprio territorio.
Il processo di selezione comprende due prove principali:
- La prima è una prova scritta, che richiede ai candidati di rispondere a un totale di 50 domande a risposta multipla. Questo significa che per ciascuna domanda viene fornito un elenco di possibili risposte, e il candidato deve scegliere quella corretta.
- La seconda parte dell’esame è una prova orale: un colloquio o un’interrogazione diretta, in cui viene richiesto di esporre idee, risolvere problemi o discutere su argomenti specifici legati alle mansioni dell’insegnante di sostegno.
Quanto guadagna mediamente un insegnante di sostegno?
La retribuzione dei docenti di sostegno è stabilita dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto scuola, che viene periodicamente rinnovato. Il nuovo contratto del 2024 prevede un aumento salariale, grazie ai fondi stanziati nella Legge di Bilancio 2024.
Secondo il contratto in vigore fino al 2023, gli stipendi variano tra 21.000 e 35.000 euro lordi annui. In media, un docente di sostegno percepisce circa 1.400 euro al mese, ma questo può variare a seconda della scuola e dell’anzianità di servizio.
L’anzianità di servizio è il principale fattore che incide sullo stipendio. All’inizio della carriera, un docente di sostegno può guadagnare poco più di 1.000 euro netti al mese, ma dopo 10 anni di servizio, lo stipendio medio sale a circa 1.400 euro mensili. Con oltre 20 anni di esperienza, si può arrivare a guadagnare circa 1.600 euro al mese, e fino a 1.800 euro a fine carriera.
Il tipo di scuola in cui si insegna influisce anch’esso sulla retribuzione. In generale, i docenti di sostegno nella scuola primaria guadagnano meno rispetto a quelli della scuola secondaria. I professori delle scuole secondarie di secondo grado percepiscono gli stipendi più alti.
Il titolo di studio è un altro fattore determinante. Il CCNL differenzia infatti tra docenti diplomati e laureati, con retribuzioni più elevate per questi ultimi.
Una sentenza recente della Cassazione ha stabilito che non ci devono essere differenze di stipendio tra docenti precari e di ruolo.
L’orario di lavoro dei docenti di sostegno
L’impegno settimanale dei docenti di sostegno varia a seconda del livello scolastico:
- Scuola dell’infanzia: l’orario settimanale è di 25 ore.
- Scuole primarie: l’orario è di 22 ore settimanali, con l’aggiunta di 2 ore per la programmazione delle attività.
- Scuole secondarie: si lavora 18 ore a settimana.
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Sole 24 Ore Formazione
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In linea di massima le aree più richieste sono:
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Sole 24 Ore Formazione: Programmi Universitari e Corsi Brevi
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In genere, i programmi dei Master Sole 24 Ore sono progettati per fornire un valore aggiunto immediato e misurabile alla tua carriera, perchè sono progettati da esperti di settore.
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La qualità della formazione è al centro dell’offerta di Sole 24 Ore Formazione.
I corsi sono tenuti da docenti universitari di fama internazionale, imprenditori di successo, manager esperti e giornalisti del Sole 24 Ore. Questa combinazione unica di esperti offre una formazione completa e aggiornata, che spazia dalle ultime tendenze di mercato alle normative più recenti.
Grazie ad opzioni in presenza, in streaming e online, puoi scegliere il formato che meglio si adatta alle tue esigenze e al tuo stile di apprendimento. Non importa dove ti trovi o quanto sia denso il tuo programma quotidiano, perchè hai la possibilità di accedere a contenuti di alta qualità e a un’esperienza formativa senza compromessi.
Formazione Adatta ai Tuoi Tempi con Sole 24 ore Formazione
Tanto per cominciare, l’approccio pragmatico di Sole 24 Ore Formazione garantisce che ogni corso non sia solo teorico, ma altamente applicabile. Grazie alla partecipazione dei giornalisti de Il Sole 24 Ore, i corsi offrono una visione critica e aggiornata dei mercati e delle normative, arricchendo i contenuti accademici con esperienze aziendali concrete.
Per questo i percorsi formativi sono costruiti in base alle esigenze delle aziende e dei professionisti, con programmi personalizzati che si adattano alle competenze da trasferire e ai profili da formare. Tra l’altro questa flessibilità ti permette di scegliere il percorso più adatto per raggiungere i tuoi obiettivi professionali.
Networking e Placement: La Tua Chiave per il Futuro
Come si può notare, uno degli aspetti più preziosi di Sole 24 Ore Formazione è la rete di contatti che puoi costruire. Durante i corsi, avrai l’opportunità di entrare in contatto con aziende partner e top player di settore, facilitando col tempo proficue collaborazioni e aprendo porte a nuove opportunità professionali.
Naturalmente le community formate durante i corsi sono ambienti ideali per sviluppare relazioni professionali durature. Inoltre, l’accesso al programma Alumni di Sole 24 Ore Formazione ti consente di rimanere aggiornato e connesso con la rete professionale anche dopo la conclusione del tuo percorso di studi.
Lauree in collaborazione con Sole 24 Ore Formazione
In particolare, a partire dal 2024-25, Universitas Mercatorum ha istituito una nuova serie di Corsi di Laurea e Master in collaborazione con Sole 24 Ore Formazione, la business school de Il Sole 24 Ore.
Questa partnership ha come obiettivo la creazione di programmi di studio d’eccellenza nei settori economico, finanziario e manageriale, oltre ad essere arricchiti dalla partecipazione di giornalisti e professionisti di alto profilo.
Nello specifico, Universitas Mercatorum ha avviato la cooperazione con Sole 24 Ore Formazione per sviluppare piani di studio dedicati ai seguenti corsi di laurea:
- L18 Laurea triennale in Gestione di Impresa – Piano di studi in Management con Sole 24 Ore Formazione
- LM77 Laurea Magistrale in Management – Piano di studi in Management con Sole 24 Ore Formazione
- L16 Laurea triennale in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione – in collaborazione con Sole 24 Ore Formazione
Inoltre, l’offerta di UniMercatorum combinata include anche sette Master di primo e secondo livello.
Sei un'azienda? Diventa Partner di Sole 24 ore Formazione
Il Sole 24 Ore Formazione è un’eccellenza italiana per la formazione aziendale, professionale e post-universitaria. Oltre ai servizi educativi, offre ai Partner l’accesso a un ecosistema esclusivo.
Questo sistema facilita il più possibile il contatto diretto con gli studenti, promuove il networking e la collaborazione, garantendo anche una maggiore visibilità. Un’opportunità unica per chi desidera crescere e connettersi!
Sole 24 Ore Formazione offre tre livelli di Partnership per supportare la crescita aziendale:
- Basic
- Premium
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Inoltre con queste partnership, puoi portare la tua azienda in aula, attivare stage, project work e partecipare alla co-creazione del percorso formativo. Ogni servizio è pensato per coinvolgere al massimo gli studenti del gruppo Multiversity in partnership con Sole 24 Ore Formazione. Per di più, i Partner ottengono visibilità sui canali di comunicazione e agli eventi organizzati, aumentando il riconoscimento del brand.
- Unisciti alla community, in modo da promuovere stage e reclutare talenti!
- Ottieni visibilità extra attraverso i canali e gli eventi di Sole 24 Ore Formazione. Utilizza anche la sede istituzionale per i tuoi eventi aziendali.
- Partecipa attivamente con sessioni di orientamento, testimonianze in aula, project work personalizzati e ospita lezioni direttamente in azienda.
L’obiettivo? Creare valore per tutti!
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In sintesi Sole 24 Ore Formazione rappresenta una scelta eccellente per chi desidera investire nel proprio futuro professionale.
Con corsi di alta qualità e un approccio pratico, ti forniscono tutto ciò che serve per fare il salto di carriera che hai sempre sognato. Non perdere l’opportunità di diventare un leader del futuro.
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Come diventare Insegnante: le classi di concorso, i 60 CFU e quanto guadagna in media
Come diventare Insegnante:
le classi di concorso, i 60 CFU e quanto guadagna in media
Come diventare insegnanti? Ciò che definisce un vero educatore è la sua abilità nel comunicare la conoscenza agli altri e, per i migliori docenti, nel trasmettere la passione per la propria disciplina.
Non dimentichiamo che l’insegnamento è una scienza.
Di conseguenza, un insegnante deve avere una solida formazione nei metodi didattici e nelle più recenti modalità di apprendimento.
L’insegnamento si fonda su queste tecniche, che si evolvono costantemente per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni di studenti.
La carriera da docente rappresenta una professione ricca di stimoli e gratificazioni, tuttavia ad oggi ottenere il tanto agognato status di docente di ruolo può risultare un percorso complesso e articolato.
L’abilitazione è un passaggio fondamentale per diventare insegnante, richiedendo il superamento di concorsi e il possesso dei titoli necessari.
In questo articolo, noi del polo La Dotta faremo luce sulle più frequenti domande che riguardano il mondo scuola, esploreremo in dettaglio i requisiti, le procedure e gli step necessari per intraprendere una carriera nell’ambito dell’istruzione e ottenere la tanto ambita posizione di docente a tempo indeterminato.
Tra i requisiti specifici, analizzeremo quelli per la scuola dell’infanzia e primaria, inclusi i titoli di studio e i concorsi pubblici richiesti.
Continua a leggere e scopri come diventare insegnante!
Come diventare Insegnante
60 CFU insegnamento: i percorsi abilitanti per diventare insegnante
Con le nuove disposizioni, il percorso per diventare insegnanti prevede i seguenti passaggi:
- Ottenere una laurea che abilita all’insegnamento.
- Partecipare a un percorso formativo 60 CFU insegnamento, abilitante.
- Superare un concorso di insegnamento.
- Svolgere un anno di prova in servizio, con relativo esame e valutazione finale.
L’adozione dei 60 Crediti Formativi Universitari è una delle principali novità introdotte dal Decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022. I 60 CFU insegnamento Pegaso, sono concepiti per offrire una preparazione solida nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche.
Questi crediti costituiscono percorsi universitari che abilitano alla professione docente, sostituendo i precedenti 24 CFU stabiliti dal decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017, i quali erano un requisito essenziale per partecipare ai concorsi ordinari per l’insegnamento.
Dal 2025, anche per il TFA sostegno, sarà richiesta la certificazione dei 60 CFU.
Il percorso formativo standard richiede l’acquisizione di almeno 60 CFU/CFA. Tuttavia, ci sono anche percorsi alternativi da 30 o 36 crediti, destinati a coloro che hanno già prestato servizio scolastico per almeno tre anni o che hanno conseguito i precedenti 24 CFU/CFA secondo le regole precedenti e/o che sono vincitori di concorso.
È possibile iscriversi a tali programmi anche se si è già iscritti a un corso di laurea.
Maggiori informazioni sui PERCORSI ABILITANTI sono disponibili QUI!
Quali titoli bisogna avere per diventare Insegnante?
Se sei un laureando oppure un neolaureato che aspira ad una carriera nella docenza, o se invece sei un professionista che aspira a un cambio di settore, i primi passi da seguire sono il possesso di un titolo idoneo (come ad esempio la Laurea Magistrale o il Diploma Magistrale abilitante) in base alla classe di concorso prescelta e l’ottenimento dell’abilitazione con il corso da 60 CFU di UniPegaso.
Per insegnare alle scuole dell’infanzia e primaria, ci vogliono alcuni e determinati titoli di studio, come il Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o la Laurea in Scienze della formazione primaria oppure il Diploma Magistrale abilitante, conseguito entro il 2000/2001.
Per le scuole secondarie di I e II grado i titoli sono quelli della Laurea Magistrale.
Come integrare i CFU mancanti per la classe di concorso
Prima di tutto bisogna verificare di possedere i CFU richiesti dalla classe di concorso alla quale si aspira.
Se non si è sicuri di possedere tali requisiti si può chiedere aiuto al polo La Dotta, che prevede un servizio gratuito di valutazione, basta compilare il form.
Una volta calcolati i CFU mancanti, i nostri Atenei, Pegaso e Mercatorum, offrono diverse soluzioni per recuperarli. Una modalità è attraverso i Master di completamento del piano di studi con il conseguente accesso diretto alla classe di concorso, e l’attribuzione di 1 punto in graduatoria GPS (secondo il valore tabellare Miur attualmente in vigore)
Oppure il recupero dei CFU può avvenire attraverso l’iscrizione a corsi singoli.
Quali e quanti tipi di graduatorie esistono?
Esistono diversi tipi di graduatorie ed è utile conoscerle se si vuole diventare insegnanti di ruolo.
Vediamo le principali:
Graduatorie Provinciali Scolastiche (GPS):
Le GPS sono utilizzate per le supplenze annuali (fino al 31 agosto) e sino al termine delle attività didattiche (30 giugno).
Sono suddivise in due fasce:
- Prima fascia: per i docenti abilitati.
- Seconda fascia: per i non abilitati.
Le GPS includono classi di concorso specifiche per la scuola primaria, l’infanzia e la scuola secondaria.
Per esempio, nella seconda fascia per la scuola secondaria, vi sono docenti che hanno il titolo di accesso prescritto per la classe di concorso o che sono già inseriti nelle graduatorie d’istituto per la stessa classe di concorso.
Le graduatorie d’istituto sono utilizzate per le supplenze brevi, come quelle per maternità o malattia.
Che cos'è la classe di concorso?
Le classi di concorso possono essere paragonate a dei codici che ci aiutano a comprendere quali materie possano essere insegnate e quali titoli di studio servono per farlo. Ogni titolo di studio permette di insegnare alcune materie.
Per esempio un laureato in Linguistica Moderna (LM-39) avrà accesso alle classi di concorso letterarie come ad esempio la nuova A12, la classe per l’insegnamento di italiano storia e geografia negli istituti superiori di primo e secondo grado.
Queste classi di concorso cambiano anche a seconda della scuola in cui vogliamo insegnare.
Sono importanti per partecipare ai concorsi che indice MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e per essere inseriti nelle graduatorie delle scuole.
Che cosa sono le MAD? le domande di messa a disposizione
Le domande di messa a disposizione (MAD) rappresentano un’opportunità per coloro che desiderano offrire la propria disponibilità a coprire temporaneamente come insegnanti o personale ATA presso le scuole. Attraverso le MAD, è possibile manifestare interesse per incarichi di varia durata, sia brevi che prolungati, anche in assenza di inserimento nelle graduatorie.
La MAD (messa a disposizione) è la dichiarazione informale della possibilità di prestare servizio nella scuola nella quale la stessa è presentata. Per compilare correttamente la MAD occorre seguire le istruzioni dedicate alla compilazione sul sito della singola scuola selezionata. Ed oggi è possibile inviare la MAD anche avendo conseguito un percorso triennale.
Esistono diverse tipologie di domande di messa a disposizione (MAD):
- La MAD classica, che consiste nella candidatura per materie correlate al proprio titolo di studio.
- La MAD per il sostegno, dedicata a coloro che intendono offrire il proprio supporto nell’insegnamento a studenti con bisogni educativi speciali.
- La MAD per il personale ATA, rivolta a coloro che desiderano svolgere incarichi amministrativi, tecnici o ausiliari nelle scuole.
Quanto guadagna un Insegnante?
Lo stipendio netto di un insegnante della scuola dell’infanzia appena assunto è di circa 1.300 euro al mese, cifra che dopo una decina d’anni di servizio aumenta a circa 1.700 euro netti mensili.
Un insegnante diplomato della scuola secondaria di secondo grado guadagna inizialmente circa 1.300 euro netti al mese, somma che sale a circa 1.700 euro dopo dieci anni di servizio.
Lo stipendio netto di un insegnante di scuola media (scuola secondaria di primo grado) è di circa 1.500 euro al mese all’inizio della carriera, aumentando a circa 1.800 euro netti mensili dopo dieci anni di servizio.
Un insegnante laureato della scuola superiore (scuola secondaria di secondo grado) percepisce inizialmente circa 1.500 euro netti al mese, cifra che sale a circa 1.800 euro dopo dieci anni e si avvicina ai 2.000 euro netti mensili dopo quindici anni di servizio.
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