Come diventare Insegnante:
le classi di concorso, i 60 CFU e quanto guadagna in media
Come diventare insegnanti? Ciò che definisce un vero educatore è la sua abilità nel comunicare la conoscenza agli altri e, per i migliori docenti, nel trasmettere la passione per la propria disciplina.
Non dimentichiamo che l’insegnamento è una scienza.
Di conseguenza, un insegnante deve avere una solida formazione nei metodi didattici e nelle più recenti modalità di apprendimento.
L’insegnamento si fonda su queste tecniche, che si evolvono costantemente per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni di studenti.
La carriera da docente rappresenta una professione ricca di stimoli e gratificazioni, tuttavia ad oggi ottenere il tanto agognato status di docente di ruolo può risultare un percorso complesso e articolato.
L’abilitazione è un passaggio fondamentale per diventare insegnante, richiedendo il superamento di concorsi e il possesso dei titoli necessari.
In questo articolo, noi del polo La Dotta faremo luce sulle più frequenti domande che riguardano il mondo scuola, esploreremo in dettaglio i requisiti, le procedure e gli step necessari per intraprendere una carriera nell’ambito dell’istruzione e ottenere la tanto ambita posizione di docente a tempo indeterminato.
Tra i requisiti specifici, analizzeremo quelli per la scuola dell’infanzia e primaria, inclusi i titoli di studio e i concorsi pubblici richiesti.
Continua a leggere e scopri come diventare insegnante!
Come diventare Insegnante
60 CFU insegnamento: i percorsi abilitanti per diventare insegnante
Con le nuove disposizioni, il percorso per diventare insegnanti prevede i seguenti passaggi:
- Ottenere una laurea che abilita all’insegnamento.
- Partecipare a un percorso formativo 60 CFU insegnamento, abilitante.
- Superare un concorso di insegnamento.
- Svolgere un anno di prova in servizio, con relativo esame e valutazione finale.
L’adozione dei 60 Crediti Formativi Universitari è una delle principali novità introdotte dal Decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022. I 60 CFU insegnamento Pegaso, sono concepiti per offrire una preparazione solida nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche.
Questi crediti costituiscono percorsi universitari che abilitano alla professione docente, sostituendo i precedenti 24 CFU stabiliti dal decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017, i quali erano un requisito essenziale per partecipare ai concorsi ordinari per l’insegnamento.
Dal 2025, anche per il TFA sostegno, sarà richiesta la certificazione dei 60 CFU.
Il percorso formativo standard richiede l’acquisizione di almeno 60 CFU/CFA. Tuttavia, ci sono anche percorsi alternativi da 30 o 36 crediti, destinati a coloro che hanno già prestato servizio scolastico per almeno tre anni o che hanno conseguito i precedenti 24 CFU/CFA secondo le regole precedenti.
È possibile iscriversi a tali programmi anche se si è già iscritti a un corso di laurea.
Quali titoli bisogna avere per diventare Insegnante?
Se sei un laureando oppure un neolaureato che aspira ad una carriera nella docenza, o se invece sei un professionista che aspira a un cambio di settore, i primi passi da seguire sono il possesso di un titolo idoneo (come ad esempio la Laurea Magistrale o il Diploma Magistrale abilitante) in base alla classe di concorso prescelta e l’ottenimento dell’abilitazione con il corso da 60 CFU di UniPegaso.
Per insegnare alle scuole dell’infanzia e primaria, ci vogliono alcuni e determinati titoli di studio, come il Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o la Laurea in Scienze della formazione primaria oppure il Diploma Magistrale abilitante, conseguito entro il 2000/2001.
Per le scuole secondarie di I e II grado i titoli sono quelli della Laurea Magistrale.
Come integrare i CFU mancanti per la classe di concorso
Prima di tutto bisogna verificare di possedere i CFU richiesti dalla classe di concorso alla quale si aspira.
Se non si è sicuri di possedere tali requisiti si può chiedere aiuto al polo La Dotta, che prevede un servizio gratuito di valutazione, basta compilare il form.
Una volta calcolati i CFU mancanti, i nostri Atenei, Pegaso e Mercatorum, offrono diverse soluzioni per recuperarli. Una modalità è attraverso i Master di completamento del piano di studi con il conseguente accesso diretto alla classe di concorso, e l’attribuzione di 1 punto in graduatoria GPS (secondo il valore tabellare Miur attualmente in vigore)
Oppure il recupero dei CFU può avvenire attraverso l’iscrizione a corsi singoli.
Quali e quanti tipi di graduatorie esistono?
Esistono diversi tipi di graduatorie ed è utile conoscerle se si vuole diventare insegnanti di ruolo.
Vediamo le principali:
Graduatorie Provinciali Scolastiche (GPS):
Le GPS sono utilizzate per le supplenze annuali (fino al 31 agosto) e sino al termine delle attività didattiche (30 giugno).
Sono suddivise in due fasce:
- Prima fascia: per i docenti abilitati.
- Seconda fascia: per i non abilitati.
Le GPS includono classi di concorso specifiche per la scuola primaria, l’infanzia e la scuola secondaria.
Per esempio, nella seconda fascia per la scuola secondaria, vi sono docenti che hanno il titolo di accesso prescritto per la classe di concorso o che sono già inseriti nelle graduatorie d’istituto per la stessa classe di concorso.
Le graduatorie d’istituto sono utilizzate per le supplenze brevi, come quelle per maternità o malattia.
Che cos'è la classe di concorso?
Le classi di concorso possono essere paragonate a dei codici che ci aiutano a comprendere quali materie possano essere insegnate e quali titoli di studio servono per farlo. Ogni titolo di studio permette di insegnare alcune materie.
Per esempio un laureato in Linguistica Moderna (LM-39) avrà accesso alle classi di concorso letterarie come ad esempio la nuova A12, la classe per l’insegnamento di italiano storia e geografia negli istituti superiori di primo e secondo grado.
Queste classi di concorso cambiano anche a seconda della scuola in cui vogliamo insegnare.
Sono importanti per partecipare ai concorsi che indice MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e per essere inseriti nelle graduatorie delle scuole.
Che cosa sono le MAD? le domande di messa a disposizione
Le domande di messa a disposizione (MAD) rappresentano un’opportunità per coloro che desiderano offrire la propria disponibilità a coprire temporaneamente come insegnanti o personale ATA presso le scuole. Attraverso le MAD, è possibile manifestare interesse per incarichi di varia durata, sia brevi che prolungati, anche in assenza di inserimento nelle graduatorie.
La MAD (messa a disposizione) è la dichiarazione informale della possibilità di prestare servizio nella scuola nella quale la stessa è presentata. Per compilare correttamente la MAD occorre seguire le istruzioni dedicate alla compilazione sul sito della singola scuola selezionata. Ed oggi è possibile inviare la MAD anche avendo conseguito un percorso triennale.
Esistono diverse tipologie di domande di messa a disposizione (MAD):
- La MAD classica, che consiste nella candidatura per materie correlate al proprio titolo di studio.
- La MAD per il sostegno, dedicata a coloro che intendono offrire il proprio supporto nell’insegnamento a studenti con bisogni educativi speciali.
- La MAD per il personale ATA, rivolta a coloro che desiderano svolgere incarichi amministrativi, tecnici o ausiliari nelle scuole.
Quanto guadagna un Insegnante?
Lo stipendio netto di un insegnante della scuola dell’infanzia appena assunto è di circa 1.300 euro al mese, cifra che dopo una decina d’anni di servizio aumenta a circa 1.700 euro netti mensili.
Un insegnante diplomato della scuola secondaria di secondo grado guadagna inizialmente circa 1.300 euro netti al mese, somma che sale a circa 1.700 euro dopo dieci anni di servizio.
Lo stipendio netto di un insegnante di scuola media (scuola secondaria di primo grado) è di circa 1.500 euro al mese all’inizio della carriera, aumentando a circa 1.800 euro netti mensili dopo dieci anni di servizio.
Un insegnante laureato della scuola superiore (scuola secondaria di secondo grado) percepisce inizialmente circa 1.500 euro netti al mese, cifra che sale a circa 1.800 euro dopo dieci anni e si avvicina ai 2.000 euro netti mensili dopo quindici anni di servizio.
Diventare Insegnante è il tuo sogno? Contatta il polo La Dotta!
Se desideri diventare insegnante ma non hai ancora le idee chiare, o hai dubbi su quale corso di laurea scegliere, o sulla classe di concorso ti invitiamo a contattare un tutor del polo La Dotta.
Appena ricevuta la tua richiesta, ti ricontatterà al più presto per fornirti ulteriori dettagli su tutti i corsi disponibili e ti orienterà verso la scelta della migliore università telematica per te.
Per orientamento, valutazione e iscrizione con ASSISTENZA GRATUITA, contatta il polo LA DOTTA, tra I primi centri accreditati del gruppo Multiversity.